<Mi chiamo Carola Nemi, ho 14 anni e vivo a Roma con i miei genitori e i miei due fratelli. Sono sempre stata la piccola di casa e quella a cui vengono date più attenzioni. Sono molto socievole e mi piace stare in mezzo alle persone, ma non voglio stare al centro dell'attenzione. Se c'è qualcosa che non mi sta bene lo dico tranquillamente senza fare scenate inutili, sono molto decisa e responsabile...>
Sto vedendo la mia presentazione del collegio quando mi accorgo di essere quasi arrivata e metto via sia il telefono che le cuffiette . <Sei emozionata Caro?>
<Un po' Mami, più che altro per le persone che staranno con me.>
<Te stai tranquilla e non farti cacciare, poi se c'è gente con cui non riesci a parlare non starci senza farne un dramma.> Così, parlando con i miei, passo gli ultimi dieci minuti di viaggio per poi scendere dalla macchina e dirigermi verso la struttura. Arrivo la davanti e vedo già un gruppo di ragazzi e ragazze al centro, mentre una con il cappello rosa fluo sta in disparte, probabilmente aspettando che qualcuno la chiami. <Ciao, mi chiamo Carola.> <Gaia> mi avvicino a lei e iniziano a parlare, scopro che anche lei è di Roma e ha lasciato la scuola da ormai due anni. Dopo un po' che parliamo solo noi due decidiamo di unirci al gruppo di ragazzi per provare a conoscerci meglio. <Ciao sono Rebecca> <Carola> quattordici anni e sembra averne diciassette, poi dici perché mi cala l'autostima. <Piacere Elisa> <Ciao sono Carola> lei sembra simpatica a primo impatto, insomma da conoscere meglio. Continuo il giro di presentazioni con le ragazze e poi passo ai ragazzi, ansi è uno di loro che si avvicina a me. <ciao, ci stiamo presentando tutti e volevo sapere il tuo nome. Io sono Alessandro>
<si stavo facendo il giro di presentazioni. Sono Carola.>
<di dove sei?>
<Di Roma, te?>
<Torino. Comunque ora che me lo dici ci faccio caso al tuo accento, non è forte come quello della ragazza in rosa però si capisce>
<per ragazza in rosa intendi Gaia? Ahahah> <probabile ahaha> così dopo aver parlato un po' con lui mi porta a presentarmi agli altri ragazzi e ne vedo uno che a primo impatto sembra troppo carino, solo che è girato di profilo e non riesco a vederlo bene. Così quando Alessandro mi porta da lui confermo quello detto prima, è veramente un bel ragazzo. Sembra tranquillo e non il classico toxic boy o quel tipo la. <oi fra lei è Carola. Carola lui è Lorenzo>
Lo saluto con un semplice ciao, troppo intenta a guardarlo negli occhi per elaborare una frase di senso compiuto. Fortunatamente è lui a rompere il ghiaccio. <vi conoscevate già?>
< no, no, ci siamo conosciuti poco fa, solo che la sto presentando un po' a tutti visto che da sola ci mette un secolo.>
<guarda che non è vero. Semplicemente alcune volte mi fermo a parlare e mi perdo nei discorsi.>
<appunto e quindi ci metti troppo tempo, devi abbreviare> così iniziamo a scherzare e si aggiunge anche Lorenzo. Saranno passati cinque minuti e noi stiamo ancora ridendo per un racconto di Alessandro, quando dalle porte del collegio arrivano i sorveglianti. Siamo pronti ad entrare quando dicono <possono entrare... i signori genitori.>
Rimaniamo tutti un attimo scioccati e tra battutine e finti saluti i genitori entrano dentro lasciando noi ragazzi fuori le porte. A me, Alessandro e Lorenzo si sono aggiunti anche Gaia, Valentina e Giovanni Junior. Così mentre parliamo di cosa ci piace fare, che scuola frequentiamo, programmi per l'estate ecc... sentiamo che qualcuno vuole entrare unendosi ai genitori. Ma nonostante provassero a convincere tutti sono entrati solo in due. <quelli so scemi.> sento dire da Alessandro nonostante stia trattenendo una risata <neanche so entrati e già se mettono nei casini> aggiunge Gaia. <quelli dentro so Davide e Edoardo giusto?>
<no Carol so Davide e Simone.>
<vabbè ci stavo>
<sei na sola con i nomi Ca> e mentre Gaia e Alessandro continuano a parlare della mia perfetta memoria con i nomi vediamo uscire solo Davide e ci spiega che Simone è stato fermato dalla sorvegliante. <mado io lo sapevo oh> impreca Alessandro e tutti noi pensiamo che per uno di noi il collegio sia finito ancor prima di iniziare. Ma quando lo vediamo uscire capiamo che in realtà non era andata secondo le nostre aspettative. Dopo un po' ci fanno finalmente entrare e ci andiamo a sedere dove c'è il nostro nome sulla sedia. Che l'avventura nel collegio 1977 abbia inizio...
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Un nuovo amore nel 1977
Teen FictionCarola Nemi e Lorenzo Sena, due quattordicenni che decidono di entrare al collegio in cerca di una nuova avventura, ma non sanno che troveranno anche qualcosa che si può definire Amore.