Capitolo 20- di nuovo insieme

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POV CAROLA
La settimana sta per finire e come sempre non poteva finire bene per me. Ieri ho passato tutta la notte a rigirarmi nel letto e pensare a cosa potessi fare per farmi perdonare da Lorenzo. Avevo pensato a fare qualcosa in grande, come andare dalla presidenza e parlare al megafono, ma l' idea venne bocciata subito. Dovevo fare qualcosa di piccolo ma che dimostrasse qualcosa di grande. Un gesto spontaneo che sarebbe bastato a farmi perdonare. Dovevo dimostrare a Lorenzo che non mi vergogno di lui e quella era la verità.

Una volta scesi a colazione non mi parla, ansi mi ignora come faceva giorni fa per l'accaduto con Ale. Mentre in classe, fortunatamente, rimase seduto vicino a me. Durante la lezione del prof Raina provo a parlargli, ma inutilmente.
<Lore ce l'hai ancora con me?>
<ascolta la lezione Carola> dice lui senza neanche guardarmi.
<non mi vergogno di te, hai frainteso tutto> provo a spiegare io mantenendo un tono di voce basso.
<ah, ora fraintendo pure ciò che dici. Fai bene a non volerti far vedere in giro con me> dice lui. Questo ragazzo ha seri problemi di apprendimento, non capisce alcune cose a quanto pare. 
<Lorenzo se riuscissi ad ascoltarmi per un momento> inizio a dire, ma questa volta vengo interrotta dal prof.
<signorina Nemi vuole intervenire nella mia spiegazione?>
<no, no mi scusi> dico io scusandomi e mettendomi ad ascoltare, davvero sta volta.

A fine della lezione veniamo portati a cambiarci e successivamente al campo da basket.
<che ti ha detto Lorenzo?> chiede Valentina.
<niente, non mi vuole parlare> dico io mettendomi i pantaloncini sportivi.
<dagli tempo> dice Maria Sofia.
<ma io non voglio aspettare, voglio stare con lui.> dico io.
<faglielo capì allora> si aggiunge Gaia.
<lo so, solo che devo trovare il momento giusto.>
<non esiste il momento giusto Carola, devi creartelo> dice Federica. E penso proprio che abbia ragione.

Stiamo giocando a basket, io e Lorenzo ci troviamo in due squadre diverse e dopo una partita alquanto imbarazzante, la mia squadra vince. Mi avvicino a Lorenzo che sta parlando con Raffaele.
<ei futura giocatrice di basket> mi saluta Raffaele e io ricambio il saluto, ma Lorenzo non sembra voler continuare a parlare.
<possiamo parlare ora?> dico io e Raffaele capendo la situazione si allontana lasciandoci soli.
Lui intanto rimane in silenzio, così prendo coraggio e faccio quello che avrei dovuto fare già da un po'. Mi ci avvicino e metto le mie mani intorno il suo collo per poi lasciare un bacio sulle sue labbra, che da stampo diventa sempre di più. Lo sento sorridere sulle mie labbra e quando ci stacchiamo, restando comunque vicini, mi rivolge finalmente la parola.
<e questo?> chiede lui
<non mi volevi parlare, così sono passata ai fatti.> dico io.
<e daje!> urla Alessandro correndoci incontro.
<e quando volevate dircelo?> dice Anastasia venendoci vicino, così come tutti.
Io e lei in questo ultimo periodo ci siamo unite, più che altro dopo il litigio che ha avuto con Rebecca e Matilde, che non mi sono mai state chissà quanto simpatiche.
<ragazzi però, ora mettetevi in fila che dovete andare a pranzo.> dice il prof provando a far tornare la calma.

<un applauso ai due innamorati!> grida Simone una volta entrati tutti in classe, aspettando l'entrata del prof che non tarda ad arrivare e ad iniziare le interrogazioni. Il primo ad essere chiamato è Davide che fa praticamente scena muta, prendendo un 3 ed uscendo dalla classe per sua scelta, seguito poco dopo da Gaia.

<a cosa era dovuto quel bacio?> chiede Lorenzo mentre siamo seduti sul divano nella sala relax.
<a farti capire che non mi vergogno di te> dico io dandogli un bacio a stampo.
<ci potrei fare l'abitudine.> dice lui mettendomi un braccio intorno alle spalle e avvicinandomi a se.
<mi fa piacere> dico io mettendo la testa sulla sua spalla e beandomi della nostra vicinanza e tranquillità.

La sera questa volta porta tranquillità al collegio, infatti veniamo portati fuori per fare una lezione di arte con il professor Carnevale. Dobbiamo disegnare cosa dimostra la notte per noi. Una volta aver finito tutti veniamo chiamati per commentare le nostre "opere". Il primo ad essere chiamato è Lorenzo che dimostra le sue poche capacità di esporre i sentimenti.
<io invece Penso che Lorenzo abbia delle emozioni, semplicemente ha paura di mostrarle> dico io quando il prof mi chiede cosa penso di ciò appena detto da Lorenzo.
<e con lei le dimostra queste emozioni?> chiede inaspettatamente il prof.
<c'è si, ma normale> non so che dire onestamente, ma fortunatamente il professore non si sofferma più di tanto e chiama Gaia ad esporre il suo disegno.

La serata continua tranquillamente e in poche ore ci ritroviamo al letto. Stanchi ma felici della giornata appena passata.

Un nuovo amore nel 1977  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora