POV CAROLA
Arriva il momento della recita d'inglese e ci ritroviamo tutti dietro le quinte aspettando che arrivino i prof.
<ragazzi siete pronti? Ci sono tutti.> chiede la prof di inglese. Noi annuiamo, ma prima di entrare in scena è obbligatoria una cosa.
Ci mettiamo tutti in cerchio, mettendo le mani al centro.
<MERDA, MERDA, MERDA!> diciamo in coro e facciamo unire anche la prof.
Finalmente possiamo iniziare. Il sipario si apre e noi entriamo in scena. Devo interpretare Anastasia, la sorellastra di Cenerentola. Fortunatamente la prima scena viene bene, escludendo i nostri accenti a dir poco penosi, o almeno il mio. Ma dalla seconda scena in poi si scaturisce il caos totale.
Entrate in scena a caso,
Parrucche che cambiano testa ogni due per tre,
Cristiano che si finge Maria De Filippi,
Davide che fa l'orologio e spunta a caso da dietro le quinte,
Volano anche calci e schiaffi.
<no, però porella la prof. Dopo un po' ha iniziato a dispiacermi> io e Valentina ci stiamo cambiando per toglierci i vestiti di scena e nel mentre parliamo dell'accaduto.
<vabbè dai, l'abbiamo preso come un metodo di sfogo penso lo capisca.> mi risponde lei.
<speriamo.> e detto questo andiamo in cortile dagli altri.<ei.> mi siedo sulla panchina vicino a Rebecca.
<Matilde e Vincenzo?> chiedo alle altre ragazze non vedendoli in giro.
<stanno dal preside .> mi risponde proprio lei con aria scocciata.
<ma che c'hai?> le chiedo
<niente, sono nervosa ok?> dice lei alzandosi e andando dai ragazzi.
Rivoglio uno sguardo confuso alle altre e a rispondermi è Anastasia.
<ha litigato con Matilde. So solo questo.> tralasciamo da parte il discorso litigio e parliamo di tutt'altro.
<ma voi ci pensate che abbiamo quasi finito qua dentro?> dice Maria Sofia.
<ancora non ci credo.> dice Elisa.
<io sto ancora realizzando che tra meno di due settimane me ne starò a casa mia.> dico io
<si spera tra due settimane e non prima.> dice Anastasia ridendo.
<oddio mo famo le corna.> dico io grattandomi e facendo il simbolo delle corna.
<poco scaramantica dicevano.> aggiunge Elisa.
<il giusto.> rispondo io ridendo.
Finalmente dalla porta escono Matilde e Vincenzo con di nuovo addosso la cravatta rossa. Corriamo tutti ad abbracciarli, ma ne rimane ancora uno tra di noi senza cravatta. Una volta arrivati in sala relax anche Davide viene chiamato dalla sorvegliante. Ci saluta tutti come se se ne dovesse andare.
<secondo voi rimane?> chiede Edoardo.
<non penso.> dice Vincenzo.
Mentre noi parliamo dentro Matilde e Rebecca stanno litigando qua fuori.
<ecco il karmaaa.> dice Anastasia trattenentesi un sorrisino.
<ma dai porelle. Stanno pure a litiga in corsivo.> scherzo io. Apparte tutto, sono sempre state loro a causare litigi e vedere che ora siamo proprio loro ad avere una forte litigata è un po' comica come cosa.Alla fine a Davide viene data un'altra possibilità e può quindi tornare con noi.
<andiamo fuori?> propone qualcuno e siamo tutti d'accordo. Così prendiamo delle coperte da stendere a terra e scendiamo in silenzio. Arrivati giù stendiamo a terra tutte le coperte portate e c'è chi ci si siede, chi si sdraia, chi preferisce stare sulle panchine, chi balla o canta... insomma, ci divertiamo come non mai.
Io sono seduta a terra, con la schiena poggiata sul petto di Lore mentre cantiamo a squarciagola hit estive.Fortunatamente riusciamo a non svegliare il sorvegliante e tornate in camerata noi ragazze iniziamo il nostro solito momento di gossip.
Io, Elisa, Valentina e Maria Sofia siamo sedute su due letti e la nostra attenzione è tutta rivolta a Eli che mentre noi stavamo giù in cortile stava sola con Raffaele.
<si è dichiarato ragazze.> ci dice lei con il suo solito tono di voce calmo e dolce.
<ma è bellissimo, no?> dico io
<e te?> chiede Maria Sofia a Elisa
<io cosa?>
<te cosa hai detto?>
<che per me è importante comunque, ma niente c'è non ci siamo baciati.> dice lei abbassando lo sguardo e arrossendo un po'.
<Eli, non devi avere fretta. Tempo al tempo e quando te la sentirai darai il primo bacio.> dico io
<ha ragione Carola. E poi mica deve essere per forza con Raffaele, insomma sai quanti altri ne troverai.> dice Valentina.
<ma comunque, qualsiasi cosa sceglierai di fare, in generale, falla per te stessa. Perché deve essere una cosa che ti senti di fare, non che ti viene imposta.> aggiunge anche Maria Sofia. E la ragazza ci ringrazia, salutandoci e andando a letto. Gesto che seguiamo anche noi e in men che non si dica siamo tutte sotto le coperte a dormire.
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Un nuovo amore nel 1977
JugendliteraturCarola Nemi e Lorenzo Sena, due quattordicenni che decidono di entrare al collegio in cerca di una nuova avventura, ma non sanno che troveranno anche qualcosa che si può definire Amore.