POV CAROLA
Alla fine delle lezioni siamo tutti fuori l'aula e vediamo arrivare Maria Sofia con una faccia che non promette niente di buono.
<mi avete fatto fare una figura di merda!> dice appena arrivata davanti a noi.
<intanto te> indica Lorenzo.
<non sei venuto e già così siamo partiti male.>
<ma io stavo mangiando!> si difende il mio ragazzo.
<mangiavi dopo. Mi sono sentita umiliata in una maniera incredibile!> e inizia a farci la predica.
<ma puoi andargli a chiedere quelle cose!> ad un tratto la interrompe Matilde che seguita da Rebecca iniziano ad alzare la voce e non si capisce praticamente più niente.
<ma non vi fate schifoo?!> sentiamo Maria Sofia urlare e dirigersi dentro l'aula.
<oh ma che le avete detto?> chiedo io, visto che mi ero staccata dal gruppo per andare a mangiare un panino con Valentina.
<che nessuno la sopporta e che la prendiamo sempre tutti in giro, ecco cosa.> mi risponde Matilde
<ma vi sembra il caso?> dice Valentina.
<ma infatti voi state male è.> aggiungo io.
<tranquilla Carola, te puoi continuare a fare la Santa, le abbiamo detto che te non dici mai niente di male su di lei.> continua Rebecca.
<e mi sembra il minimo visto che è la verità.> e detto questo vado in classe dove trovò già altri a parlare con Maria Sofia per provare a calmarla, ma oggi sembra irriconoscibile.
Dopo un po' esco e trovo le altre a litigare, oggi non è proprio giornata. Mi allontani e stanca da tutte queste grida mi siedo in disparte e vengo poco dopo raggiunta da Lorenzo, che mi si siede accanto e io approfitto per appoggiare la testa sulla sua spalla.La sera gli animi sembrano essersi calmati e, mentre Kim sta in camera con Davide, noi altri stiamo in sala relax. Io, Lorenzo, Vincenzo, Matteo, Alessandro, Valentina e Giovanni siamo seduti sul divano a parlare.
<rega Kim l'ha preso subito quello nuovo.> dice Vincenzo.
<è pure fidanzata, quindi penso lo voglia conoscere come amico.> dico io mentre mi avvicino sempre di più a Lorenzo, che si trova accanto a me.
Mentre gli altri parlano io mi accoccolo sul petto di Lorenzo, mentre lui continua a farmi i grattini sul braccio.
<ti piacciono?> Mi chiede lui all'orecchio.
<cosa?> chiedo io non avendo capito
<i grattini Caro, che ti stai addormentando?> dice lui ridendo.
<si mi piacciono, quindi sei pregato di continuare, grazie.> e mi rimetto giù.
<non basta un grazie, lo sai?>
<e come dovrei ringraziarti sentiamo.>
<magari con un bacio.> alzo la testa e mi ritrovo a poca distanza da lui. La sua mano ora sta facendo su e giù sulla mia schiena, fino a fermarsi un po' troppo in basso.
<Lore> dico io e lui fa finta di non capire.
<cosa?>
<stacca> allontano la sua mano, ma lui la riposiziona li.
<perché?>
<dai Lore ci sono gli altri.>
<non ci vedono.>
Lo guardo insistentemente e sembra capire, così finalmente toglie la sua mano.
<bravo> gli do un bacio sulla guancia e torno ad ascoltare gli altri, ma a quanto pare non è il suo piano. Perché mi rigira verso di se e a poca distanza dal suo viso mi dice.
<almeno dammelo bene il bacio.> e mi tira a se dando vita ad un bacio tutt'altro che casto.
<non venite voi due?> ci ritroviamo addosso qualcuno e quando vediamo Giovanni ci fa questa domanda. Inutile dire che non avevamo ascoltato niente della loro conversazione, di conseguenza non sapevamo dove volevano andare gli altri.
<dove scusa?>
<da Kim e Davide.> dice Alessandro.
<ma lasciategli in pace dai> dico io.
<nono voi andate, noi restiamo qua> dice invece Lorenzo. Così gli altri vanno nella camerata maschile e noi possiamo finalmente stare tranquilli.
<finalmente possiamo stare da soli> mi dice lui, carezzandomi il viso. Siamo sdraiati sul divano, girati l'uno verso l'altra e possiamo goderci un po' di tranquillità.
Stiamo così tutta la notte, tra risate e coccole, ci ritroviamo a doverci salutare per andare a dormire.In camerata però alcune ragazze non hanno voglia di dormire e si trovano a parlare di Kim e io, nonostante so che è sbagliato, ascolto un po' ciò che si dicono. Alla fine stanno parlando accanto al mio letto e io teoricamente starei dormendo, poi se non dico niente a nessuno, nessuno lo verrà a sapere.
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Un nuovo amore nel 1977
Novela JuvenilCarola Nemi e Lorenzo Sena, due quattordicenni che decidono di entrare al collegio in cerca di una nuova avventura, ma non sanno che troveranno anche qualcosa che si può definire Amore.