POV LORENZO
Dopo quel bacio io e Carola ci simo subito allontanati, spaventati che sul uno ci avesse visto, ma sembravano tutti presi da altri pensieri fortunatamente.POV CAROLA
L'ultima lezione della giornata è con la professoressa Petolicchio che oggi sembra più raggiante del solito.
<ho sentito le vostre radio> dice dopo essersi seduta e io e Lorenzo abbassiamo subito lo sguardo, immaginando dove volesse arrivare.
<voi due al primo banco.> e alziamo la testa
<allora, è vero?> io e Lorenzo ci guardiamo per poi girare lo sguardo verso la prof senza sapere cosa dire.
<chi tace acconsente> dice lei e prosegue la lezione, senza riprendere l'argomento "radio".<è stato abbastanza imbarazzante oggi è > mi dice Lorenzo mentre siamo sul suo letto.
<abbastanza> dico io sorridendo e continuando a giocare con la sua mano.
<ieri ho parlato con mia madre> metto in mezzo il primo argomento che mi viene in mente per spezzare il silenzio che stava iniziando a diventare soffocante.
Lui intanto aspetta che io continui e così faccio.
<lei mi conosce troppo bene, mi ha subito chiesto se ci fosse qualche ragazzo> e lui mi fa alzare lo sguardo, interessato dalla mia risposta.
<e cosa hai detto te?>
<le ho detto di si> sorrido io e avvicino i nostri volti.
<ti ho descritto e le ho detto il tuo nome. Le stai già simpatico, ne sono sicura> dico io per poi dare inizio ad un lungo bacio. <il prossimo passo, se tutto va bene, sarà parlare di te ai miei fratelli> lo prendo in giro io.
<andrà tutto bene tra di noi, sta tranquilla. E almeno dimmi che sono piccoli i tuoi fratelli, sono bravo con i bambini e sarebbe più facile> dice lui mettendo le sue mani sui miei fianchi e facendomi sedere sulle sue gambe.
<mh mi dispiace dirtelo ma sono entrambi più grandi. Grandi e gelosi, ti avverto ahaha>
<almeno ci sarai te a metterne una buona parola>
<e chi te lo dice?>
<io. Altrimenti possiamo anche finirla qui, vedi te> abbiamo questo modo di istigarci a vicenda che mi fa impazzire.
<ma no dai, continuiamo>
<se desideri> così mette la sue mani dietro la schiena e mi lascia una scia di baci sul collo per poi salire e arrivare alla bocca.
<non sai quante volte in classe mi verrebbe da baciarti> dice lui una volta essersi staccato. I nostri corpi sono ancora attaccati, le mie mani si trovano sul suo petto mentre le sue dietro la mia schiena.
<Lore sto capendo che tu mi piaci davvero, ma non voglio farlo sapere subito. Già mi odiano tutte, pensa cosa potranno dire se sanno che sto con un ragazzo dopo poco più di una settimana> e qui lo vedo irrigidirsi.
<cosa vorresti dire?> mi dice allentando la presa sulla schiena.
<non mi fraintendere>
<non ti sto fraintendendo Carola, il problema è che te ti vergogni di me> dice lui facendomi scendere dalle sue gambe e mettendomi sul letto.
<non mi vergogno di te> metto subito le cose in chiaro provando ad abbracciarlo.
<si invece. Hai paura di cosa potrebbero dire le ragazze, ma a te non deve fregare niente! Non lo capisci proprio>
<cosa non capisco Lorenzo?>
<non capisci che tu mi piaci Carola e che ormai passo 24h/24 con te, ho imparato a conoscerti e anche se è passato solo qualche giorno per me è diventato impossibile non vederti, non pensarti, non sognarti. Sei nella mia testa in ogni momento, sempre. A volte mi da perfino fastidio vederti così in complicità con Alessandro, non averti vicino a me. E mi fa anche paura provare tutte queste cose>
<Lorenzo io> provo a giustificarmi sentendo gli occhi lucidi.
<no aspetta ti prego. Carola mi fa paura provare tutte queste emozioni con te, perché mi stai facendo riscoprire, io non provo queste cose. Non le ho mai provate e provandole con te mi ha fatto pensare che tu fossi importante o potessi comunque diventarlo. Invece, a quando pare, vale solo per me>
<Lore non è vero. Perché devi sempre andare a conclusioni affrettate!> inizio ad alzare un po' la voce.
<Carola esci per favore> mi dice lui provando a mantenere un tono fermo, ma infondo si sente una nota di tristezza nella sua voce.
<per favore> dico io avvicinandomi e prendendoli una mano, ma lui si ritrae al mio tocco.
<non mi vergogno di te> dico io
<è tardi, vai a dormire> dice lui girandosi, facendomi capire di dovermene andare.Così esco dalla camera e vado in quella femminile dove trovò un clima tutto il contrario di tranquillo. Kim ha una fasciatura sul braccio, Maria Sofia è stesa sul letto e sembra stia già dormendo, Gaia e Valentina parlano sedute sul mio letto e le altre ragazze sono sparse per la camera.
<che è successo?> chiedo io sedendomi sul mio letto.
<un'altra litigata> risponde Valentina.
<ma amò che hai fatto te?> chiede invece Gaia.
<niente> non voglio ripensare all'accaduto di prima.
<hai ma voce rotta e gli occhi rossi. Hai litigato con qualcuno anche tu?> cavolo Gaia potresti fare la detective
<con Lorenzo> rispondo io abbassando la testa e appoggiandola sulla spalla di Gaia, mentre Valentina mi fa i grattini sul braccio.
<che ha fatto?> dice subito la Romana.
<penso sia colpa mia questa volta> e inizio a raccontare tutto a partire dal mio discorso sul giudizio delle ragazze e cavolo, a pensarci aveva ragione lui. Non avevo dosato bene le parole e sarebbero potute essere fraintese.
<amò hai sbagliato lasciatelo di> dice Gaia
<vero, ma possibile che lui ti ha risposto in quel modo per lo stress o non so> prova a dire Valentina.
<possibile> dico io poco convinta.
<amò guardame.> dice Gaia prendendomi il viso con le mani ed obbligandomi a guardarla.
<hai sbagliato, sei umana anche te e hai il diritto di sbagliare. Sappiamo benissimo sia io che te, e lo saprà anche Lorenzo, che non volevi dire veramente quelle cose . Ti sono uscite e ci sta, è abbastanza comprensibile. Ma ricordate che non tutto è rosa e fiori e litigare, sbagliare ce sta, basta che te fai perdona>
<non vuole ascoltarmi> rispondo affranta io mentre alcune lacrime scendono dai miei occhi.
<domani vedrai che ti ascolterà, sennò prova a fare un gesto un qualcosa che gli faccia capire che anche per te lui è importante.> mi consiglia Valentina e devo dire che ha ragione, dove non arrivano le parole arrivano i fatti e penso di sapere cosa potrebbe far piacere a Lorenzo.Ei, capitolo un po' più lungo del solito. Ma ora cosa farà Carola per farsi perdonare da Lorenzo? Si scoprirà nel prossimo capitolo...
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Un nuovo amore nel 1977
Teen FictionCarola Nemi e Lorenzo Sena, due quattordicenni che decidono di entrare al collegio in cerca di una nuova avventura, ma non sanno che troveranno anche qualcosa che si può definire Amore.