Capitolo 39- i nuovi arrivati

2.8K 116 17
                                    

POV LORENZO
Questa mattina c'è il solito discorso di inizio settimana del preside, che ci riferisce che faremo la prima gita con pernottamento e che, essendo stati espulsi due collegiali, si sono liberati due posti.
<fa che siano due ragazze, due ragazze.> accanto a me Fiorella prega che entri qualche bella ragazza. Ma a me è indifferente, almeno lo era fin quando vedo entrare due ragazzi e vedendo le reazione delle mie compagne mi correggo; avrei preferito mille volte di più due ragazze.
<ciao, mi chiamo Matteo Palazzo e sono Franco-Italiano> i due nuovi arrivati iniziano a presentarsi ed alcune ragazze sembrano imbambolate.
Dopo che il francese ha finito di presentarsi tocca al riccio che si chiama Davide.

<che ne pensi dei nuovi arrivati?> stiamo aspettando in classe l'arrivo dei professori e io ne approfitto per parlare con Carola.
<Matteo è un bel ragazzo.> mi dice lei, continuando a disegnare sul suo diario.
<in che senso scusa?>
<in che senso Lore? È bello, ba>
<Cioè, lo trovi bello? E, si insomma, lo vorresti conoscere?> non so bene cosa chiederle, perché se sta con me ci sarà un motivo, ma pure lei che mi viene a dire così.
<Lore, ascoltami> alza gli occhi dal diario per rivolgere a me lo sguardo.
<sono dei bei ragazzi oggettivamente. Ma a me piaci te, io voglio stare con te.> e sentito queste parole mi tranquillizzo un po'.
<e poi sei bello quando sei geloso> dice a bassa voce prima di riprendere a tracciare linee sul foglio. Ma io riesco comunque a sentirla e non perdo tempo a rinfacciarglielo.
<ah si? Sono bello è>
<si, e ora basta parlare> mi dice lei con tono distratto.
<hai detto che sono bello, quindi>
Lei annuisce.
<ma mi stai ascoltando?>
<non tanto> almeno è onesta.
<ma si può sapere che stai disegnando?> le prendo velocemente il diario dalle mani e vedo che mi stava facendo una specie di ritratto.
<sarei io?> le chiedo mostrandole la pagina e ridendo.
<si... E ora ridammelo e non prendermi più le cose dalle mani.> dice riprendendosi il diario e chiudendolo, per poi aspettare l'arrivo del prof in silenzio. Le parlerò dopo, aspetto che si calmi un po' e dopo le parlo.

<buongiorno> entra in classe il prof Maggi che vuole subito iniziare la lezione, ma viene anticipato da Valentina.
<prof, ci sono arrivate le lettere> dice lei tutta felice. Così l'argomento della lezione sono proprio le lettere, alla fine della lezione ci da da scriverne una per un nostro famigliare o comunque a persona importante, scrivendo cose che non abbiamo mai detto. E poi le leggeremo in gita.
Una volta finita la lezione stiamo tutti fuori dalla classe e penso sia arrivato il momento di parlare con Carola.
<oi> mi siedo accanto a lei sulla panchina.
<volevo farti una sorpresa ma è andata così> e mi da il disegno che ritraeva me.
<Carola è bellissimo> dico io guardandolo.
Lei arrossisce e io la abbraccio, accarezzandola dietro la schiena.
Così mi sento bene, con il suo profumo, i suoi capelli, averla così vicino mi fa sentire tranquillo. Tranquillità che dovrebbe esserci più spesso qui dentro, ma che viene sempre interrotta dalle grida, come in questo caso.
Questa volta è Maria Sofia che sta provando a ricevere la nostra attenzione per fare un'assemblea e ci vado di mezzo anche io che sono rappresentante.

Alla fine da quest'assemblea non ne è uscito niente di utile. Io ho passato il tempo a parlare con Carola o a fare lo stupido con gli altri. Un po' mi dispiace per Maria Sofia, ma sapeva benissimo che da qui non ne sarebbe uscito niente di serio, ci ha provato ma è andata male insomma.

Però non perdiamo altro tempo e quando entra in classe la Prof Petolicchio, la seguiamo tutti. Ma questa lezione viene interrotta dall'entrata dei due collegiali.
<professoressa Petolicchio, loro sono i due nuovi collegiali. Il signor Palazzo e il signor Cresta.>
<grazie signor Sorvegliante. I due ragazzi possono andare a sedersi vicino la signorina Podeschi e la signorina Parziale.>

POV CAROLA
La lezione della prof non la sta seguendo veramente nessuno. Kim è impegnata a scrivere a distanza con Cresta e io dormo praticamente sul banco. Non che gli altri stiano molto più attenti, tra chi disegna, dorme e parla, non so se ci sia veramente qualcuno che presta attenzione alla prof. Forse solo Maria Sofia e Sara. Però alzo la testa quando sento qualcosa colpirmi.
Mi guardo intorno e vedo Matteo, il nuovo arrivato, indicarmi per terra. Così abbasso lo sguardo e trovo un pezzo di carta, lo raccolgo e leggo.
Sono Matteo, piacere
Devo dire che questa situazione mi fa abbastanza ridere, ma sembra un bel modo per passare l'ora. Così scrivo.
Mi chiamo Carola, piacere mio
Sto per rilanciare il foglio quando Lorenzo me lo prende e lo legge.
<sei seria?> mi dice sottovoce.
<si> rispondo io non capendo dove vuole arrivare.
<vabbè ho capito> così prende la penna e scrive.
Io invece sono Lorenzo
Così poi, stando attento a non farsi beccare dalla Petolicchio, appallottola il foglio per poi lanciarlo a Matteo che ride quando legge.
Non possiamo però continuare a parlare visto che la prof sgrida Cresta e Kim. Così aspetto che finisca l'ora per poi andare da lui e provare ad intraprendere una conversazione.

Capitolo non molto bello, ma neanche bruttissimo e scusate se ieri non ho aggiornato, ma sto impegnata con la scuola. P.s la storia su Alessandro la continuerò domani. 

Un nuovo amore nel 1977  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora