POV CAROLA
Gaia era la persona con cui avevo legato fin da subito all'interno del collegio. Essendo più grande di me mi faceva un po' da sorella maggiore, anche se alla fine ero io che L'aiutavo con lo studio. Dal primo momento che l'ho vista c'è stato qualcosa, e c'è da specificare che io non credo nel colpo di fulmine. Perché addirittura amare una persona da un solo sguardo mi sembra eccessivo e per come sono fatta sono sicura che non ci riuscirei mai. Però comunque con Gaia è successo e non parlo di amore che si prova in una coppia di fidanzati. Intendo l'amore che provi tra sorelle diciamo. Fuori di qui non ho molte amiche, ho un circolo abbastanza ristretto di persone fidate, il resto sono conoscenti diciamo. E mai mi sono aperta con qualcuno in così poco tempo come ho fatto con Gaia. Per questo la reputo un po' come una sorella e sono sicura, ansi sicurissima, che una volta fuori ci vedremo.<oi, ti va di andare di là?> stiamo tutti in sala relax, la cena è stata più silenziosa del solito. Eravamo tutti un po' provati dall'uscita di Gaia, infondo era l'unica che stava simpatica a tutti. Litigava poco e se lo faceva risolveva quasi subito, al contrario di molti ha sempre mostrato la sua vera faccia, senza nascondere niente. Comunque mentre stavamo guardando la tv, dopo quasi un'ora in cui stavamo vedendo PortoBello e da divertente stava diventando abbastanza noioso, Lorenzo mi chiese questo e io accettai.
Arrivati nella camerata femminile mi sbatte al muro e subito iniziò a baciarmi in bocca, il bacio esprimeva voglia, ma era comunque dolce. La sua mano andava su e giù dal mio fianco e una era attaccata al muro all'altezza della mia testa. Lei mie invece si trovavano entrambe sul suo petto, attaccate alla camicia.
Dopo un po' ci stacchiamo per riprendere fiato e ci mettiamo fronte contro fronte, all'inizio soltanto guardandoci e sorridendo, senza dire nulla. Poi è lui a prendere parola.
<mi piaci, tanto.> Così io, senza sapere cosa dire abbasso la testa imbarazzata.
<dimmi che ti piaccio anche io, per favore dimmelo> mi chiede lui e in questo momento sembra un piccolo bambino che ha bisogno di conforto.
<mi piaci Lorenzo, mi piaci tanto> e ricomincia un bacio più dolce di quello precedente. Lui oggi mi ha dimostrato conforto, mi è stata accanto durante il mio piango di sfogo e tutto il resto della giornata. Ora lui ha bisogno di sicurezze e ovviamente lo capisco.Dopo quel bacio lui è andato nella camerata maschile per potersi mettere il pigiama e ne approfitto per cambiarmi anche io.
Mentre mi sto cambiando entrano Elisa e Sofia che parlano di attrazione e qualcosa del genere.
<che mi sono persa?> chiedo io sedendosi sul letto e unendomi alla conversazione.
<Fiorella ci sta provando da ieri con Elisa, ma lei non è sicura di ciò che prova.> mi spiega in breve Maria Sofia.
<Elì, ma te sei diciamo attratta da lui? Almeno un po' ti piace?>
<si, però non sono molto brava con queste cose. Infatti ho chiesto a Sofia se può parlargli.>
<sicura che non vuoi farlo te? Sai com'è Maria Sofia, magari inizia a parlare e gli confondi le idee> dico io prendendo in giro Sofia, facendo ridere Elisa.
<dai apparte gli scherzi, basta che ne sei sicura.> dico io abbracciandola.
<io vado, poi aggiornatemi girls> le saluto e mi dirigo da Lorenzo.
<dove vai?> mi urla dietro Elisa.
<secondo te? Va dal suo Romeo.> le risponde Sofia.Sulla soglia della porta incontro Raffaele che appena mi vede mi chiede dove si trova Elisa, mi dispiace vederlo così felice sapendo che tra qualche minuto probabilmente riceverà la friendzone.
<Raffaele sta andando da Elisa.> dico io a Lorenzo sedendomi accanto a lui.
<lo so> risponde lui mettendomi un braccio intorno ai fianchi avvicinandomi al suo corpo e lasciandomi un bacio in testa.
<belli possiamo unirci a voi?> chiede Giovanni sedendosi accanto a me, seguito da Alessandro, Simone e Davide. Così passiamo la serata giocando ad obbligo o verità, gioco abbastanza infantile ma perfetto per passare una serata tranquilla e divertente.<raga penso di averla friendzonata> entra in stanza Raffaele e si unisce al cerchio che avevamo formato.
<ma non ti voleva friendzonare lei?> dico io
<e te lo sapevi?> mi chiede Raffaele
<no, c'è si, forse. Insomma, voleva parlarti penso> mi arrampico sugli specchi lo so, però mi è uscito, non volevo dirlo.
<Carola lascia stare, non sai mentire. Comunque ci siamo friendzonati a vicenda diciamo.> dice lui e come se niente fosse si mette a giocare anche lui.
Così si passa una serata tranquilla per una volta, nonostante la giornata non lo sia stato più di tanto.Raga scusate se aggiorno solo ora, ma ho avuto molto da fare. Spero vi piaccia nonostante non sia uno dei miglior
capitoli.
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Un nuovo amore nel 1977
Teen FictionCarola Nemi e Lorenzo Sena, due quattordicenni che decidono di entrare al collegio in cerca di una nuova avventura, ma non sanno che troveranno anche qualcosa che si può definire Amore.