Capitolo 28- in isolamento

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POV LORENZO
Come avevo già detto ad Ale oggi voglio andare a parlare con il preside. Così, quando entra il sorvegliante per svegliarci mi faccio trovare già pronto e chiedo di poter parlare con il preside.
<certo, mi segua signor Sena. Quanto agli altri, fatevi trovare pronti entro dieci minuti>
<ma devo parlare anche io con il preside> dice Alessandro mettendosi al volo la camicia.
<mi aspetti, ci metto un secondo> continua lui parlando e vestendosi.
<signor Giglio quando si fanno le cose di fretta non verranno mai fatte bene> risponde il sorvegliante mentre Alessandro sembrava fare i salti mortali per vestirsi.
<aoh chi ha preso i miei calzini?> chiede lui iniziando a girare per la camera, scatenando le risate di tutti.
<stanno sotto il letto> dice ancora assonnato Giovanni. Così lui gli prende e si mette anche quelli per poi infilarsi velocemente le scarpe tenendole slacciate.
<i lacci> gli ricorda il sorvegliante
<ah vero> risponde lui chinandosi per allacciarsele.
<ok, sono pronto> dice infine mettendosi in piedi accanto a me.
<si sistemi i capelli mentre andiamo> dice il sorvegliante prima di girarsi e condurci, finalmente, dal preside.
<come stanno i capelli?> mi chiede Ale provando a sistemarseli con le mani.
<lascia così sennò peggiori la situazione> dico io vedendo che stavano iniziando a prendere una forma tutt'altro che decente.

<buongiorno signor preside, ci sono due collegiali che vorrebbero di parlargli>
<li faccia entrare> risponde, così io e il mio compagno superiamo il sorvegliante e ci mettiamo davanti alla cattedra del preside.
<buongiorno> diciamo noi
<buongiorno, a cosa devo questa visita?> chiede.
<dov è Carola?> chiede subito Alessandro non riuscendo più a trattenersi.
<come scusi?> risponde il preside
<intende, dove si trova ora la signorina Nemi> aggiungo io, provando a sembrare deciso ma anche disperato per provare, non so, a scaturire un po' di pena.
<mi dispiace ma non posso rispondere alla vostra domanda> risponde provando a farci uscire.
<quindi non se ne è andata?> dico io non riuscendo più a capire niente.
<per favore raggiungere i vostri compagni> continua senza rispondere alle nostre domande.
<Carola sta qui?> mi appoggia Alessandro. Entrambi vogliamo andare da Carola e le risposte del preside ci fanno sperare che lei si trovi ancora all'interno di questo collegio.
<sta nascosta in qualche sala?> giro a indovinare io.
<nascosta?! Signor Sena ma secondo lei giochiamo a nascondino qua?> prende parola il preside, e giuro di aver visto un piccolo sorriso sul suo volto.
<andate a fare colazione> ci ripete e noi questa volta siamo costretti ad uscire, ma almeno abbiamo avuto un po' di speranza. 

Appena usciti ci siamo abbracciati, è stato praticamente un gesto spontaneo, forse per la felicità o la speranza. Non abbiamo visto Carola ma sappiamo che si trova ancora qui dentro, questo è l'importante. Potrò rivederla e sentire il calore del suo corpo, il suono contagioso della sua risata, la luce nei suoi occhi, potrò rivedere la MIA ragazza.

<rega ma non è che sta in isolamento? >
<c'è ancora l'isolamento?>
<penso di sì>
Stiamo facendo colazione, quando diciamo ciò che ci ha riferito il preside. Così Federica e Valentina tirano fuori l'ipotesi dell'isolamento.
<quindi l'hanno davvero nascosta in una stanza> dico io
<a lei e Kim insieme? Oddio non usciranno vive da lì> si aggiunge Cristiano.
<ragazzi ma non le possono aver messe insieme a loro due, non potrebbe essere un isolamento così e comunque anche se fosse non siamo sicuri che il preside una volta uscite le faccia tornare nuovamente tra noi. Magari si sta solo prendendo tempo per decidere. > ci prova a far ragionare Maria Sofia.
<ma scusa te non eri amica di Carola?> chiede Alessandro.
<si, ma sono anche obiettiva. Hanno reagito male, sia lei che Kim e bisogna affidarsi solo alle decisioni del preside. Senza fare teorie assurde.> continua imperterrita dicendo il suo punto di vista.

POV CAROLA
Oggi è più noioso di ieri. Per tutta la mattina ho dovuto fare matematica, italiano e inglese. Neanche cantare per l'ora di musica è stato utile a farmi tornare il buon umore, ansi ha anche peggiorato le cose.
<vuoi stare zitta?! Ti sento anche da qui dentro!> urla Kim, dopo la mia "magnifica" performance da cantante fallita quale sono.
<scusa non ti sento! Sono troppo impegnata a far sentire le mie doti canore> rispondo io continuando a cantare per provocarla. Pensate quello che volete, ma dopo quasi due giorni qui dentro l'unica cosa che mi risolleva un po' il morale è instigare Kim, per avere un minimo di rapporto con il mondo esterno. Non che lei sia messa meglio di me, stando comunque rinchiusa in una stanza, ma meglio di niente.
<Carola se non ti ho menato prima di entrare qui, giuro che lo farò appena esco se non la smetti di cantare!> mi minaccia lei.
<va bene, la smetto tranquilla. Ma solo perché non ho più voglia, altrimenti ti farei il bis> dico ridendo.
<stai diventando matta anche tu a forza di stare qui dentro?> mi chiede ad un tratto.
<un po', te come ti trovi?>
<non faccio niente dalla mattina alla sera, almeno recupero energie> risponde sempre ridendo lei.
<non ci crederai mai, ma ora vorrei fare lezione con la supplente di mate pur di uscire da qui> continuo il discorso.
<anche iooo. Secondo te è tornata la Peto?>
<speriamo ahaha> è si, io e Kim stiamo avendo una conversazione senza urlarci contro o picchiarci. Certo, stiamo parlando da una porta all'altra, quindi alzando la voce, ma questo non conta.
<signorine! Cosa state facendo?> ecco la sorvegliante a interrompere la nostra chiacchierata.
<sono contenta che stiate parlando civilmente, ma così non si può. State in I S O L A M E N T O, quindi non potete parlare ne tantomeno urlare con l'altra.> e dopo altre raccomandazioni torna la monotonia di poco fa. Ho deciso, la prima cosa che farò uscita da qui sarà buttarmi tra le braccia di Lorenzo e fargli sapere che non farò più una stupidaggine simile. Questa volta so di essere molto vicino all'espulsione, ma spero comunque che il preside sia clemente con le sue decisioni.

POV LORENZO
Questa sera, dopo cena, andiamo tutti in cortile dove hanno allestito una specie di piccolo cinema all'aperto. Devo dire che il film è veramente molto noioso, ma sempre meglio di stare a deprimermi sul letto. Sapere che comunque Carola si trova qui è stato rigenerante per me, diciamo così. Spero che il preside la faccia uscire presto, perché voglio averla vicino a me, voglio fare al gita con lei e farle sapere che mi è mancata in questi giorni.

Capitolo un po' più lungo del solito. È si, Lorenzo sente molto la mancanza di Carola e lo stesso vale per lei. Chissà quando si rincontreranno...

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