POV CAROLA
la giornata di ieri è stata la più bella della settimana. Dopo il bacio io e Lorenzo siamo rimasti nella sua stanza. Ci siamo riposati e dopo un po' abbiamo raggiunto gli altri nella sala relax. Inutile dire che la mia attenzione non voleva proprio stare sui compiti. Nella mia mente continuavo a ricordare il momento appena vissuto e sorridevo ogni volta.
<Carola vuoi dirci a cosa è dovuto questo tuo sorriso?> chiede Maria Sofia sedendosi accanto a me, seguita a ruota da Gaia, Valentina e Federica.
<in camera vi dico tutto.> rispondo io temendo che qualcuno sentisse. Non ne ne vergogno, assolutamente, però non voglio far circolare così velocemente la voce e magari parlarne prima con Lorenzo.Dopo circa due ore finisco gli esercizi e raggiungo gli altri sul divano. Non essendoci molto posti liberi Lorenzo mi fa cenno di sedermi vicino a lui per terra. Così iniziamo a parlare, cantare e guardare la tv. A cena mi metto al solito posto e il tempo passa così velocemente che ci troviamo finalmente a letto, pronte per andare a dormire.
<ok, ora puoi raccontarci.> dice Gaia alzando le coperte e mettendosi sdraiata vicino a me.
<sicuro c'entra Lorenzo, ho visto come vi siete guardati tutto il tempo.> allude Maria Sofia, e come sempre non sbaglia mai.
<forse> rispondo io sorridendo più di prima.
Le ragazze iniziano a fare i soliti urletti mentre io racconto tutta la storia. Ma nel mentre del mio racconto sentiamo Kim urlare dal suo letto.
<se non vi azzittite giuro che mi alzo e inizio a dare pugni, non importa a chi.>
<non la sopporto> dico io abbassando la voce alle altre.
<non dirlo a me.> mi appoggia Maria Sofia.
Così, regolando il tono della voce per non far fastidio alle altre, continuo a raccontare...
<e quindi mi mette la mano sulla guancia, lui si avvicina, io mi avvicino. E poi azzera le distanze. Vi giuro in quel momento stavo morendo.> finisco di raccontare.
<che bello Caro, sono così feliceee> dice Valentina venendomi ad abbracciare.
<daje Carola ma io lo sapevo già che andava a fini così> dice Federica, anche lei unendosi all'abbraccio. Così, tutte le ragazze si aggiungono all'abbraccio ed essendo in sei sul letto, il peso è troppo e cadiamo a terra.
<no rega si è rotto!> dice Gaia
<non ce credo, proprio mo doveva succede!> continuo io e continuiamo a lamentarci così tanto che anche le altre finiscono per svegliarsi e, vedendo il letto rotto, si avvicinano a noi.
<di chi è il letto?> chiede Anastasia
<mio> rispondo subito.
<raga andiamo a vedere se i ragazzi ci possono aiutare> dice Rebecca che non perde occasione per andare nella camerata maschile.Ma per la disperazione siamo pronte a tutto, così io e lei (visto che il letto è il mio) andiamo dai ragazzi e fortunatamente troviamo Simone, Lorenzo, Davide, Raffaele e Alessandro svegli.
<che fate qua?> chiede Ale alzandosi, seguito dagli altri.
<si è rotto il letto, non è che sapete come possiamo fare? Sennò qua rischio davvero di andarmene per una cazzata> spiego io.
<vediamo che possiamo fare> risponde Simone che inizia ad andare verso la nostra camera.
Alla fine vengono da noi solo Simone, Alessandro e Lorenzo, ed è proprio quest'ultimo ad avvicinarsi.
<come avete fatto a romperlo scusa?> mi chiede ridendo.
<stavamo facendo una specie di abbraccio di gruppo> rispondo con tutta la sincerità possibile continuando a ridere.
<e per cosa doveva essere l'abbraccio di gruppo?> risponde lui mettendo una mano sulle mia spalle e rallentando rispetto agli altri.
<mancanza di affetto?> rispondo io provocandolo e attaccandomi al suo corpo.
<ah si? Vuoi più affetto?> mi mantiene il gioco lui. Mentre mi spinge verso il muro e me lo ritrovo davanti, con un braccio accanto alla testa e l'altro sul mio fianco. Gli altri non so dove siano, probabilmente saranno già arrivati in camera, ma poco mi importa in questo momento.
<menomale che volevi tempo> dice lui avvicinando il suo viso al mio, mantenendo sempre il contatto visivo.
<voglio tempo> rispondo io, ma facendo scontrare le mie labbra con le sue. Così diamo via a un bacio più passionale rispetto a quelli di poche ore fa, ma che tengono sempre quel poco di dolcezza che ci caratterizza.
<stai ricevendo abbastanza affetto ora?> si stanca per riprendere fiato, dicendo questa frase.
<ne voglio ancora> rispondo io unendo nuovamente le nostre labbra. Le sue labbra sono così morbide che non mi stancherò mai di esse. I suoi ricci biondi gli ricadono sugli occhi, così io metto le mie mani su essi tirandoli un po' su. Mentre la sua mano inizia ad andare sopra e sotto sulla mia schiena. Dopo un po' siamo obbligati a staccarci per la mancanza di fiato, e ci accorgiamo di dover andare dagli altri.<dove siete stati?> ci si avvicina Alessandro preoccupato
<rega pensavamo che vi avevano beccati> dice Federica.
<no, no. Solo che non vi abbiamo più visto, poi abbiamo sentito dei rumori e abbiamo dovuto cambiare strada> provo a inventare una scusa e Lorenzo mi appoggia
<si, però non ci dovrebbe aver visto nessuno. Ora facciamo attenzione a tornare, però>
<vabbè, comunque Carola il letto sta apposto, si erano solo piegate le assi. Ora è tutto apposto> dice Simone, così lo ringrazio e aiuto le altre a rimettere il materasso.
<allora noi andiamo> dice Lorenzo.
Così andiamo tutte a salutarli, a Simone lo saluto normalmente, a Lorenzo lo abbraccio e lui mi lascia un bacio a stampo controllando prima che nessuno ci stia guardando. Quando però tocca a salutare Ale, durante l'abbraccio, mi sussurra all'orecchio <che avete fatto te e Lorenzo in corridoio?>
E io insisto con la scusa dei rumori.
<so tutto Carola, è inutile nasconderlo me l'ha detto.>
<te l'avrei detto anche io prima o poi> dico io rossa in viso.
<sisi, mi dovrei fidare di te io> dice lui iniziando a prendermi in giro.
<voglio andare con calma> spiego a lui.
<va bene, l'importante è che non lo illudi, lui ci tiene davvero a te.> dice con fare comprensivo.
<anche io ci tengo a lui, molto.>
<so anche questo> e detto così mi diede un veloce bacio in testa e esce dalla stanza insieme agli altri due.
Capitolo un po' più lungo del solito, spero vi piaccia. Ci tengo a specificare che non ho nulla contro nessun collegiale.
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Un nuovo amore nel 1977
Teen FictionCarola Nemi e Lorenzo Sena, due quattordicenni che decidono di entrare al collegio in cerca di una nuova avventura, ma non sanno che troveranno anche qualcosa che si può definire Amore.