Capitolo 13- farfalle nello stomaco

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POV CAROLA
andiamo in camera di Lorenzo e ci stendiamo sul letto, io verso la parte del muro e lui all'esterno. Siamo girati uno verso l'altro, i nostri sguardi sembrano non volersi staccare, i suoi occhi chiari sono fissi sui miei e sembrano parlare loro per noi. Non so bene cosa si stiano dicendo i nostri sguardi, ma so che stanno parlando; mi sto aprendo con lui, mostrandogli come mi sento in questo momento e lui sta facendo lo stesso. Ci stiamo avvicinando, io mi perdo completamente nel suo sguardo e lo vedo mettermi una mano in viso. Ci avviciniamo sempre di più e le sue labbra sfiorano le mie. "Sta accadendo davvero" penso. Ma proprio sul più bello si sente un urlo da fuori la porta e ci allontaniamo bruscamente.
<Giovanni fottiti!> si sente la voce di Davide da fuori la camera. Lorenzo va a vedere che succede per poi tornare in camera e dire che Giovanni aveva buttato giù dal letto, non si sa come, Davide mentre dormiva e ha reagito in quel modo.

<quindi... ora hanno risolto?> provo a dire io per rompere il silenzio imbarazzante che si era creato.
<si sì, è tornato a dormire quindi sta apposto> risponde ridendo. E che sorriso ragazzi, che sorriso! Questa volta siamo seduti con la schiena contro il muro. Dopo poco però l'imbarazzo sembra essere tornato, ma fortunatamente è Lorenzo a romperlo.
<te l'ho già detto che ti donano questi capelli?> chiede lui iniziando a toccarmeli.
<me l'hai detto il primo giorno> dico io a bassa voce.
<sai che non ci sente nessuno, vero?> continua lui sempre tenendo un tono basso per prendermi in giro.
<lo so> rispondo io ridendo ma continuando a parlare sottovoce.
Poco a poco lo vedo avvicinarsi, una sua mano mi sposta una ciocca di capelli dietro la schiena e un'altra si appoggia al bordo del letto. Anche Io di conseguenza, ma non riuscendo a tenere lo sguardo alto per la troppa vicinanza, lo abbasso. Lui subito dopo mi tira su il viso e senza pensarci troppo appoggia le sue labbra sulle mie. La sua mano che prima era tra i miei capelli va a finire sulla mia guancia, mentre le mie vanno entrambe sui suoi capelli.

Ci troviamo ormai attaccati, con i corpi e con le labbra. Mi sento finalmente felice, dentro di me sta succedendo letteralmente un casino. Nel mio stomaco ci sono le cosiddette farfalle nello stomaco e un sorriso nasce spontaneo sulle mie labbra.
<contento che ti piaccia> dice Lorenzo staccandosi un attimo prima di ricominciare il bacio. Le paranoie e tutte le brutte sensazioni provate fino a qualche minuto fa sono sparite e sono state sostituite da quel ragazzo biondo che reputavo "carino" fin dall'inizio. Quando ci stacchiamo restiamo a guardarci e sorridiamo spontaneamente.
<mi piaci Carola> dice lui tutt'un tratto, ma in questo momento mi sento improvvisamente smarrita.
<anche tu Lore... ma non corriamo troppo.> dico io e capisco di essere stata troppo diretta e magari di essermi spiegata male. Lo vedo abbassare la testa scoraggiato, così metto le mie mani sulle sue guance portando il suo sguardo su di me.
<Lore ascoltami, voglio prima frequentarti, per conoscerti meglio, penso sia meglio per entrambi>
Così, provando a fargli capire che veramente ci tengo a lui, lo bacio nuovamente. All'inizio sorpreso, appena capisce cosa sta succedendo ricambia e ci sdraiamo sul letto.

POV LORENZO
Ancora non ci credo, ci siamo baciati finalmente. Poi il sorriso che ha fatto mentre le nostre labbra si trovavano ancora in contatto è stato bellissimo. Quando mi ha detto la cosa del prenderci tempo non avevo capito subito, la mia mente l'aveva associato subito ad un rifiuto, ma a quanto pare non è così, beh meglio. Ora che la vedo dormire accanto a me, con la testa poggiata sul mio petto, sembra ancora più bella. Poi sono ossessionato dai suoi capelli, che incorniciano perfettamente i lineamenti del suo viso. E i suoi occhi, così profondi che riesci a perdertici dentro, ma ti trovi così bene che non vuoi uscire. So che questo periodo all'interno del collegio porterà a un mio cambiamento, probabilmente caratteriale, ma sono sicuro che una parte di questo cambiamento sarà per merito di Carola. Solitamente non provo emozioni, ansia, paura e quelle robe la. Ma sento che con lei sono diverso, più sicuro, una mia versione più matura.

Ei raga, questo capitolo già era pronto però a partire dal prossimo proverò a scrivere di più, fatemi sapere se vi piace o se avete consigli per migliorare 😙

Un nuovo amore nel 1977  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora