Capitolo 18- risate ed imbarazzo

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POV CAROLA
A rompere la monotonia della giornata arrivano le elezioni dei rappresentanti. Abbiamo un'ora libera per votare ed eleggere coloro che vogliamo come rappresentati. <dai, candidati> sprono Lorenzo, che dopo un po' sembra cedere.
<mi candido anche io.> si alza Lorenzo e si mette accanto alla cattedra.
Dopo aver sentito i vari discorsi iniziamo a votare.
<Carola te chi voti?> mi chiede Davide
<e che glielo chiedi a fare!> urla Alessandro dall'altra parte dell'aula.
<voto Lorenzo> dico io  ignorando quello scemo. Così alla fine i rappresentati sono lui e Maria Sofia.

La giornata continua con le telefonate a casa, solo per pochi di noi. Al mio turno chiamo mia mamma che risponde subito. <pronto?>
<mamma sono io.>
<Carola tesoro! Come stai?> che bello risentire la voce della mamma, continuiamo a parlare e mette in mezzo l'argomento ragazzi.
<ma dimmi un po' Caro, c'è qualche ragazzo-> ma subito la interrompo.
<mamma dai>
<Caro devo saperlo, sono tua mamma dai dimmi. Come si chiama?> e come sempre non le si può nascondere niente.
<si chiama Lorenzo> ormai è inutile nasconderglielo.
<mio dio Carola descrivimelo. Classico biondo occhi azzurri o l'opposto del tuo prototipo?>
<il primo, classico e bello.> rispondo io.
<però mamma, ne parliamo la prossima volta che devo andare.> infatti il mio tempo a disposizione era finito e dovevo salutare mia mamma.
<ti voglio bene Caro.>
<anche io mamma.> e la mancanza di casa si inizia a sentire. Dopo aver rimesso apposto il telefono vado in camera ed essendo l'ultima a dover parlare con i parenti le ragazze che avevano già fatto la telefonata si trovavano tutte da una parte, mentre le cosiddette fuggitive, ci guardavano con invidia.
<potevano pensarci prima.> dico io stufandomi delle occhiate lanciate da Rebecca e Matilde.
<se so proprio trovate quelle due.> dice Anastasia, trovando approvazione da parte di noi altre.

Dopo cena andiamo in sala relax e come sempre passiamo il tempo ballando, cantando e parlando. L'ora di andare a dormire arriva velocemente e la mattina dopo ancora di più.


Questa mattina le lezioni non sono particolarmente pesanti e dopo la lezione del prof Raina entra in classe il professor Carnevale.
<buongiorno ragazzi. Quest'oggi vorrei dare inizio alla radio della scuola. Vi dividerete in due gruppi e ogni gruppo dovrà scegliere un tema, dare un nome e successivamente esporre il vostro programma radio.> questo sì che è un bel compito. Mi giro verso Lorenzo e vedo anche lui entusiasta per questa notizia. <facciamo questa cosa insieme vero?> mi chiede lui e io annuisco, solo che in quel momento ci passa affianco il professore che dice di doversi dividere in base ai banchi. Mi giro e dietro trovo seduti Kim e Raffaele. <daje stiamo insieme a Beatrice.> dico io con finto entusiasmo; noi due non siamo mai andate molto d'accordo, fin dall'inizio e di sicuro non miglioreremo mai il nostro rapporto se continuiamo ad ignorarci, ma sia a me che a lei sembra andare bene così.
Ci dividiamo tutti in gruppo ed iniziamo a pensare.
<quindi, cosa vogliamo fare?> dice Kim.
<secondo me dovremmo dire cose vere, senza giri di parole o cose varie. Diciamo quello che pensiamo noi e in generale noi studenti.> propongo io e la mia idea viene appoggiata da tutti e tre.

<salve a tutti, siete sintonizzati quest'oggi alla super radio love, dove tutti i gossip sono ben accetti.> mentre a gruppi ci portano in una sala dove poter parlare, chi non fa parte di quel turno deve aspettare in classe.
<vediamo mo che gossip tira fuori> dico io a Gaia che ha portato la sua sedia accanto alla mia.
<in questa radio si parlerà solo di gossip, nient'altro che di gossip, sempre gossip>
<già me sto a taglia> dice Gaia ridendo.
<partiamo con l'argomento più importante per la classe, l'amore. Come tutti noi sappiamo in classe si sono formate ben due coppie, una già giunta al termine e una che si trova all'inizio. Avrete già capito tutti di chi sto parlando, ma dirò i nomi per chi non ci è ancora arrivato. Stiamo parlando della friendzone di Filippo e Sara e dalla love story tra Lorenzo e Carola!>
E anche qui si diventa Rossi come un pomodoro.
<ti prego dimmi che queste cose non le sentiranno anche i prof.> dico io a Gaia.
<mi dispiace deluderla signorina, ma tutti all'interno del collegio ascoltano la radio, compreso il preside.> dice la sorvegliante sorridendo a me Lorenzo, mentre continua a controllare la classe.
<ebbene sì ascoltatori, il collegio non è solo il luogo dello studio, ma anche il luogo dell'amore. L'amore si può trovare ovunque, nei campi da tennis, in cortile, nelle camerate e persino in classe. Dico bene Lorenzo? Carola approvi anche te?>
In questo momento vorrei solo strozzare Cristiano e farlo smettere di parlare, nulla di più. Continuando anche con i gossip sui professori mettono una canzone che c'entra con la relazione tra Filippo e Sara.

<Cristiano sei un Cretino.> gli corro incontro appena entra.
<frate hai esagerato.> dice Lorenzo seguendomi e anche Filippo che ancora sta male per Sara. Dopo essersi scusato tocca a noi andare a fare la radio e sinceramente penso che siamo stati i migliori. Tra gli abbracci e presi dall'entusiasmo tra me e Lorenzo scatta anche un bacio a stampo, ma sembra non averci visto nessuno. 
Spero vi piaccia questo capitolo un po' più lungo del solito. 

Un nuovo amore nel 1977  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora