POV CAROLA
Oggi è la giornata dei giochi della gioventù e dopo aver fatto una leggera colazione che i giochi abbiano inizio. Prima di tutto dovremmo fare una corsa e in tutti i giochi noi femmine saremmo divise dai ragazzi.
I primi a fare la gara di corsa sono i ragazzi.
Noi ragazze iniziamo subito a fare i cori
<dajeLore!> grido io
<forza!>
<Matteo sei tutti noi!> si sentito diverse grida, finché il preside ci richiama e da il via alla corsa.
Una volta aver finito il primo giro proviamo tutte a motivare i ragazzi che sembra abbiano appena finito la maratona.
Io mi affianco a Lollo mentre passa davanti alla panchina dove siamo tutte sedute e provo a spronarlo.
<Daje Lollo, pensa che ci sarà un premio alla fine.>
Lui rallenta leggermente il passo e mi risponde.
<e il premio sarebbe?> dice lui con un sorrisetto furbo sul viso
<te corri.> rispondo io spingendolo leggermente.
<signor Sena, rimanga concentrato!> urla il professore di educazione fisica.
Dopo vari minuti vediamo finalmente arrivare I ragazzi e il primo a tagliare il traguardo è Matteo, con un netto vantaggio sugli altri, che viene acclamato da tutte e tutti i prof. Ma c'è anche un applauso per gli altri che sembrano distrutti.
<e te saresti lo sportivo?> appena vedo arrivare Lorenzo vado vicino a lui, che di conseguenza si appoggia a me come "bastone d'appoggio".
<ridi, ridi. Ora vediamo cosa combini te.> e alla fine tocca anche a noi ragazze gareggiare.<pronte, partenza, via.> e detto questo partiamo tutte, accompagnate dal tifo dei ragazzi.
Iniziamo a correre, inizio tenendo un passo abbastanza lento e quando vedo le altre affaticarsi capisco di aver fatto la scelta giusta a non partire a turbo. Accanto a me, però, Maria Sofia sembra essere messa male, così provo a parlarle e rallentare un altro po'.
<ei Sofi, tutto apposto?>
<si Carola, va tutto bene. Ora, lasciamo correre in pace per favore.> mi dice in modo scocciato.
<okok, ma rilassati.> e dopo aver detto questo inizio a correre, provando a raggiungere le mie compagne. È finito il primo giro e sono tra le prime cinque, ora che sono a metà del secondo giro devo accelerare. Così inizio a correre più veloce, prendo velocità, ho superato Kim e Anastasia. Davanti mi resta solo Sara e ho alle calcagna le altre due. Ultimo scatto, ma le gambe iniziano a cedermi, sento la stanchezza ovunque e quando sto per tagliare per prima il traguardo Sara vince.
Sono stremata, non sento praticamente più le forze. Non facevo una corsa così da non so quanto tempo. Finiti i due giri mi stendo a terra, sotto l'ombra dell'albero e ricevo i complimenti dei miei compagni. Anche il preside, dopo essersi complimentato con Sara passa da me, che in questo momento sto bevendo come se non ci fosse un domani.
<complimenti signorina Nemi. Lei ha fatto una gara ottima, la sua strategia di aumentare la velocità poco a poco mi ha davvero stupito. Inoltre non mi aspettavo riuscisse a recuperare così in fretta le sue compagne.>
<la ringrazio signor preside. Ma devo ammettere che è stata anche fortuna. Anche se non è bastato per vincere.>
<signorina Nemi, si ricordi che nella vita non si potrà vincere niente, l'importante è provarci e dare il 100% in tutto.>
E detto questo va con gli altri professori ad aspettare l'arrivo delle mie compagne.<e alla fine... non hai vinto neanche tu.>
<beh, almeno ho fatto meglio di te.>
<c'è ancora il salto in alto principessa, e sta sicura che lì vincerò io.>
<tu?? Ma per favore, se non hai mai fatto salto in alto in tutta la tua vita.>
<perché te si?> chiede ridendo lui.
<beh, io ho praticato atletica per un anno, diversi anni fa... MA ero molto, molto brava e sono sicura di ricordarmi ancora qualcosa.>
<vedremo.>
Io e Lollo siamo seduti sulla panchina e, come quasi sempre, stiamo scommettendo su chi tra di noi è il più bravo. Ormai è diventata come una sfida personale dimostrare di essere migliore dell'altro, in modo scherzoso ovviamente, ma entrambi ci divertiamo a punzecchiare l'altro.Dopo aver recuperato anche Maria Sofia è il momento del salto in alto. La verità è che non so minimamente cosa devo fare, non ricordo neanche con quale gamba bisogna partire per prendere la rincorsa! Ma improvviserò, come faccio in quasi ogni occasione.
Quando è il mio turno mi posiziono
<e si prepara a partire la signorina Nemi, 1.65 di altezza e tanta stupidaggine.> Fiorella intanto fa la telecronaca, come con tutti gli altri.
inizio a correre,
<e parte con il piede giusto Carola, con tutta la grinta che possiede nel suo corpo.>
arrivo davanti al tappeto,
<ed eccola, nel passo finale.>
stacco i pedi fa terra e...
<stacca i piedi da terra, sta volando! Ah no, non è vero, si è portata via anche l'asta.>
BUM.
Un tonfo e casco sul grosso tappeto blu, portandomi l'asta dietro.
Scoppio a ridere, sentendo la telecronaca di Fiorella e i commenti dei prof. Scusate, ma è più forte di me. La mia risata contagia anche i miei compagni e tornando da loro mi subisco la finta intervista dei ragazzi.
<allora signorina Nemi. Come è andata la sua gara?>
<sinceramente na merda. Ora si spera solo che il signor Sena non faccia di meglio.> dico io guardando la finta telecamera di Vincenzo.
<guarda che ti sento.> mi urla il biondino che ancora non ha saltato.
<quindi si può dire che questa è una gara personale, o sbaglio?> mi chiede Cristiano continuando a fare il suo lavoro da giornalista.
<è si, questa è proprio una gara con riscontri personali.>E anche la seconda gara è finita. Devo ammettere che nessuno è stato il pochi sono stati veramente bravi, e a vincere anche questa volta è stata Sara Masserini per noi ragazze e Matteo Palazzo per i ragazzi. Ma almeno mi consola il fatto che Lorenzo non abbia fatto meglio di me.
Scusate l'inattività, ma buon Natale in ritardo ❤️
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Un nuovo amore nel 1977
Teen FictionCarola Nemi e Lorenzo Sena, due quattordicenni che decidono di entrare al collegio in cerca di una nuova avventura, ma non sanno che troveranno anche qualcosa che si può definire Amore.