POV CAROLA
Questi due giorni sono passati velocemente, ma questo non vuol dire che siano stati sereni. Durante le lezioni ero poco attenta e intervenivo solo se chiamata e a volte neanche rispondevo bene. So stata proprio male, come se la tristezza fosse venuta tutta insieme. Mi sono isolata dai miei compagni e allontanata un po' da tutti. Questa mattina mi sento un po' meglio e decido di unirmi ai discorsi dei miei compagni durante la colazione. Rimangono abbastanza sorpresi, ma felici.Le ore in classe sono sempre le più difficili, anche perché il mio compagno di banco è sempre Lorenzo che non ha voluto fare cambio neanche quando gli è stato offerto il tanto ambito penultimo banco. Questo ragazzo mi farà uscire matta, già lo so. Oggi a quanto pare gli è tornata la voglia di parlare dopo due giorni di assoluto mutismo. <come va?> c'è dopo tutta la sua scenata mi chiede questo.
<meglio.> taglio corto io.
<senti, dopo possiamo parlare?> ah, finalmente prende coraggio
<okay> rispondo poco convinta
<non sembri convinta> ma che genio, davvero
<Lorenzo mi hai chiesto di parlare come devo risponderti>
<ce l'hai con me?> intuitivo il ragazzo.
<no>
<secondo me si.>
<secondo me no> continuo a tenere lo sguardo basso per tutto il nostro "discorso"
<dai Carola guardami> e mi alza il volto verso di lui
<staccati> e gli tolgo la mano. Insomma, mi ha ignorato per due giorni dopo una sua scenata del tutto inutile.
Non possiamo continuare la conversazione perché fa ingresso la professoressa Petolicchio che inizia a fare lezione.Dopo le due ore in classe ci spostiamo verso un'altra stanza dove troviamo un pianoforte così intuiamo di dover fare lezione di musica. Mi siedo il più lontana possibile da Lorenzo, in prima fila vicino a Gaia mentre lui si trova due file dietro di me.
<avete parlato?> mi chiede la romana
<più o meno>
<che vor di più o meno?>
<che c'ha provato ma me vuole parla bene dopo>
<dopo quando?>
<non lo so Ga, penso dopo pranzo.>
Intanto io appoggio la testa sulla sua spalla, un po' scoraggiata.
<sti giorni voleva parlarti ma non ha trovato il coraggio> inizia a difenderlo.
<doveva trovarlo> so già che finirò per perdonarlo, perché faccio sempre così. Però mi ha fatto stare male e ho il diritto di essere arrabbiata.
Mentre parliamo entra la prof di musica che attira l'attenzione di tutti. Molti le fanno complimenti, compresa Gaia che urla <che pupa!> trascinando me in una risata spontanea che non facevo da molto.Durante la lezione la prof inizia a cantare "il mio canto libero" di Lucio Battisti e successivamente chiama qualcuno a cantare. Così Filippo approfitta della situazione e si alza dedicando tutta la canzone a Sara, la quale resta contenta del gesto. <pensa a Lorenzo a fa na cosa del genere> dice sempre Gaia al mio orecchio.
<se lo fa non esce vivo> rispondo io ridendo, ma immaginando la scena. E come se ci avesse sentito, la prof chiama proprio me e Lorenzo a cantare insieme la canzone. Dai compagni partono applausi e urla di approvazione, mentre io vorrei solo sotterrarmi. Ci mettiamo accanto al piano, provando ad allontanarmi il più possibile da lui, ma avendo un solo foglio con il testo devo avvicinarmi per forza. Lui capendo comunque il mio imbarazzo non cerca alcun contatto fisico e su questo devo ringraziarlo.POV LORENZO
la prof inizia a suonare e noi a cantare.
"In un mondo che
Non ci vuole più.
Il mio canto libero, sei tu"
Inizio io guardandola, ma vedendola tenere lo sguardo basso verso le parole. Poi lei continua sempre tenendo lo sguardo basso e io la seguo.
"E vola sulle accuse della gente
A tutti i suo retaggi indifferenti"
solo qui alza lo sguardo verso di me, come a dedicarmi quelle parole. Ma continuo a cantare, facendo finta che le sue parole non mi siano arrivate.
"In un mondo che
Prigioniero è, respiriamo liberi
Io e te"
e le prendo la mano che lei allontana dopo qualche secondo.
"E la verità
Si offre nuda a noi" cavolo, tutte a lei toccano queste parti. Sembra scelta apposta questa canzone. Dopo averla finita di cantare gli altri ci applaudono e riceviamo complimenti anche dalla professoressa.Tranquilli che tra un po' le cose tra Carola e Lorenzo si risolveranno...
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Un nuovo amore nel 1977
Teen FictionCarola Nemi e Lorenzo Sena, due quattordicenni che decidono di entrare al collegio in cerca di una nuova avventura, ma non sanno che troveranno anche qualcosa che si può definire Amore.