Capitolo 34- ammetto di essere geloso

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POV LORENZO
Una volta finita la gara di ballo bandiamo in sala da pranzo, ma io ero troppo concentrato a pensare a cosa avrei fatto dopo. Volevo stare con Carola, quello sicuro. Non ho neanche dato tanta importanza a Filippo che si gustava la pizza al tavolo con la prof Di musica, in mente avevo solo Carola, altro che pizza.
Così, dopo essere tornati in camerata mi preparo subito per andarla a chiamare.
<Lollo dove vai?> mi chiede Raffaele
<da Carola> rispondo io velocemente
<vai, corri dalla tua amata> dice Cristiano dal suo letto.
<tanto ora ritorno> rispondo io ai due.
<torna il più tardi possibile. Goditi questi momenti da fidanzato> continua Raffaele tenendo lo sguardo sul libro di storia. Io rido e mi dirigo da lei.
La trovo seduta sul suo letto, così le chiedo se vuole venire un po' con me e appena stiamo nel corridoio la bacio, senza darle il tempo di dire niente.
<andiamo in camera mia> le dico staccandomi dopo un po' e lei, senza controbattere, mi prende per mano. Così entriamo nella camerata maschile e mentre stiamo andando nella stanza singola sentiamo i ragazzi parlare.
<Lorenzo vacci piano!> sembra la voce di Giovanni.
<riportala intera!> grida Alessandro.
<attenti voi duee> si unisce Vincenzo.
E noi, dopo aver educatamente risposto con un dito medio, entriamo finalmente in camera.

<perché siamo qui?> mi chiede lei mettendo le sue mani dietro al mio collo.
<stiamo più tranquilli> dico io avventandomi nuovamente sulle sue labbra. Non mi stancherei mai di lei, delle sue labbra, della sua voce, del suo corpo... mai. Il bacio inizia a diventare sempre meno dolce e più passionale. I nostri corpi si toccano.
<ecco cosa intendevo prima. Alessandro non potrebbe mai fare questo> le dico io staccandomi appena, ma mantenendo i nostri corpi vicini.
<non puoi solo ammettere che sei geloso?>
<non sono geloso> insistito io.
<però durante il ballo lo sembravi. Quando lui si abbassava, mi toccava> mi stuzzica lei iniziando a baciarmi il collo e giuro che in questo momento non resisto. Mi avvicino per sentire di nuovo le sue labbra, ma a quanto pare non è nei suoi piani.
<prima dimmi che sei geloso, ammettilo> mi dice lei con il suo tono calmo e sensuale. Mi fa impazzire.
Io non dico niente e lei ricomincia a baciarmi il collo, tirando leggermente le punte dei capelli.
<dillo> dice ogni tanto staccandosi da me. Dopo un po' non riesco più a resistere e le mie mani scendono giù sulla sua schiena, fino ad arrivare al suo lato b. La sento sussultare un istante prima di alzare lo sguardo su di me ed arrossire leggermente.
<ok, sono geloso lo ammetto. Ma lo sono perché nessuno qui dentro potrà mai toccare questo> dico stringendi leggermente il suo sedere.
Lei poggia la testa sulla mia spalla e le mani dietro il mio collo.
<sei soddisfatta ora?> le dico continuando a tenere forte la presa lì dietro.
<rispondi> i ruoli si sono invertiti e ora sono io ad avere il comando della situazione. Attendo una sua risposta e intanto la mia mano destra inizia a fare cerchi immaginari restando nello stesso posto, mentre con la bocca inizio a lasciare piccoli baci su un lato del collo.
<allora?> le dico guardandola negli occhi.
<S...si> mi risponde finalmente lei. Così sposto una mano sulla schiena e sposto il suo corpo sul lato del muro. Con me davanti.

Il resto del tempo continua tra baci, carezze in varie parti del corpo e anche prese in giro. Quando finalmente decidiamo di uscire dalla stanza noto sul mio collo un segno viola, sicuramente fatto da Carola.
<Caro, guarda che hai fatto> le dico guardandomi allo specchio e indicando il segno.
<sono la tua fidanzata, io posso> mi risponde semplicemente lei.
<io però non ti ho fatto niente> le rispondo prendendola dai fianchi, ancora voglioso delle sue labbra ormai divenute rosse per i troppi baci.
<potevi pensarci prima> cerca di liberarsi della mia presa.
<è no, dobbiamo pareggiare i conti> dico portando le mie labbra sul suo collo e sulla scollatura della camicia lasciata leggermente aperta.
<la prossima volta principino> mi dice lei tirando su la testa.
<e chiudi la camicia> la raggiungo chiudendo quei tre bottoni aperti in camera mia poco fa.
Così, dopo aver provato a coprire il succhiotto sul mio collo, siamo tornati dagli altri e nessuno si è accorto di niente, meglio così.

Capitolo un po' diverso dal solito, ma avevo paura la storia prendesse una piega troppo "monotona" non so. Ditemi se vi piace o se c'è da migliorare qualcosa in capitoli di questo genere.

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