POV LORENZO
Una volta scesi in sala da pranzo speriamo di trovarci davanti un bel piatto di pasta, ma quello che ci viene dato è tutto il contrario. Vedo comunque Carola mangiare, probabilmente ora affamata dato che ha mangiato poco solo a colazione senza fare merenda. Accanto a lei Gaia non ha proprio voglia di mangiare, ansi, sembra stia per avere una crisi di nervi.
<Gaia se non la vuoi dalla a me> dice Davide, così lei gli lancia praticamente il piatto, facendo cadere addosso a Edoardo la sua forchetta. Vedendo la situazione peggiorare la sorvegliante la porta fuori e rimangono un po' li a parlare.<porella> dice Carola
<vuole torna a casa> dice Federica
<ragazze, magari è solo un giorno no. Capita a tutti> dice Maria Sofia.
<ma sta proprio male, non è da Gaia fare così> si aggiunge anche Edoardo.
<infatti rega, si vede che sta male oggi> aggiunge Davide continuando a mangiare.
Dopo aver finito di pranzare torniamo in camera e ragazzi e ragazze siamo mischiati nelle camerate. È da prima di pranzo che non sto solo con Carola e devo ammettere che in questo momento vorrei solo andare da lei, ma non si può. Da quello che ha detto Rebecca entrando in camera nostra Gaia sta ancora in crisi e le ragazze la stanno provando a consolare.Sono sdraiato sul mio letto a parlare con Raffaele quando mi si avvicina Alessandro e chiede di potermi parlare da solo, così ci allontaniamo dagli altri e inizia a parlare.
<senti fratè mi dispiace per stamattina, davvero>
<vabbè fa niente> invece mi è dispiaciuto, soprattutto vederlo così attaccato a Carola solo per dare fastidio a me.
<Lorenzo davvero. Non so cosa mi è preso ma oggi è un giorno nervoso per tutti>
<lo capisco Alessà, ma non puoi attaccarti a Carola solo per dare fastidio a me.>
<Oggi vi ho interrotto vero, però lei è la mia migliore amica qui dentro, non le sto vicino solo per darti fastidio. E sinceramente non mi piace che tu o lei pensiate una cosa del genere.>
<non sto dicendo che stai sempre con lei per infastidirmi, anche perché abbiamo litigato oggi. Ma questa mattina le sei stato praticamente sempre attaccato, a colazione, in cortile, in classe... e Di solito non le stai così vicino.>
<Lorenzo forse ho esagerato, ma non puoi dirmi di stare lontano da Carola perché non sta passando tanto tempo con te.> stiamo entrambi alzando la voce e la situazione sta degenerando.
<Alessandro ascolta per una volta. Ti sto dicendo che oggi le sei stato più attaccato del solito, ma evidentemente è solo una mia impressione visto che stai negando tutto.>
<non nego niente. Ma vedi che non capisci.> questo tipo è bipolare. Siamo entrambi in piedi, lui tiene i pugni chiusi e io mantengo mentalmente la calma.
<signor Giglio, Casadei e D'Ambrosio, con me.> nel mentre della discussione entra il sorvegliante che richiama i tre ragazzi e gli porta probabilmente in presidenza, lasciando la nostra discussione in sospeso.Il resto dell'ora lo passo a ripassare geografia, e successivamente andiamo in classe dove ci aspetta il professor Raina.
<dove stanno quei tre?> mi chiede Carola appena entra e guarda agli ultimi banchi.
<non lo so.>
<non avete risolto?>
<no, c'è quasi> mi correggo io. Non voglio farla stare in mezzo ai miei problemi con Alessandro.
<Lore, lo sai che ci sono se vuoi parlare, vero?> io annuisco e lei mette una sua mano sopra la mia prima di girarsi e ascoltare la lezione del prof.
Le lezioni di Raina non mi emozionano più di tanto e fortunatamente questa giunge velocemente al termine.<signor Sena ci metta forza avanti!> mi dice il sorvegliante
<pensi che prima riesce a finire di zappare la terra e prima potrà tornare dalla sua amata> continua ad incitarmi.
<ha colpito nel punto giusto!> urla Vincenzo.
Come avrete potuto capire stiamo facendo lezione con il sorvegliante, noi ragazzi stiamo lavorando nei campi mentre le ragazze stanno con la sorvegliante a fare non so cosa. Dopo aver finalmente finito di lavorare la terra, noi ragazzi possiamo goderci un po' di riposo.
<che avete fatto?> ci chiede Matilde venendo verso noi ragazzi.
<zappato la terra> risponde Simone togliendosi il camice.
<perché ci stai solo te?> chiede Raffaele.
<ho finito di pulire, altre stanno ancora finendo.>
<avete lavato?> chiede incredulo Giovanni.
<sii, non potete capire, tutto il collegio. Prima c'hanno fatto lava dei panni e poi a pulì i vetri, per terra, le statue... di tutto.> dice la ragazza sedendosi sulla panchina sfinita.
<ah belli!> sentiamo una voce dietro di noi e ci giriamo tutti vedendo arrivare Rebecca e Anastasia. Queste due non capisco se vanno d'accordo o meno.
<le altre?> chiedo subito io.
<Carola ha appena finito se cerchi lei. Puoi andare in cortile penso> mi risponde Anastasia e senza farmelo ripetere vado dove mi è stato indicato.<Chi sono?> le dico io mettendole le mani davanti gli occhi.
<Lorenzo?> indovina subito lui.
Così si gira e mi da un bacio a stampo.
<avete veramente pulito tutto sto posto?> chiedo io mettendole le mani sui fianchi mentre lei le mette intorno al mio collo.
<non tutto, ma quasi> risponde lei, ma noto che ha qualcosa di strano, come se non fosse convinta di qualcosa.
<che succede?> le chiedo.
<Gaia se ne vuole andare> mi risponde e io rimango un attimo senza sapere cosa fare. Poi appena le vedo scendere una lacrima gliel'asciugo con il dito e le lascio la mano sulla guancia.
<ei, non piangere ok? Magari cambia idea> provo a rassicurarla.
<sta dal preside Lore, dice che non è fatta per il collegio, vuole esse libera, c'ha bisogno della libertà.> mi risponde lei e appoggia la testa sulla mia spalla. Io di conseguenza le passo la mano sulla schiena e restiamo così abbracciati per un po'. In questo momento non c'è bisogno di parlare, ha solo bisogno di supporto e io sono pronto a darglielo.Quando però vediamo uscire Gaia con i suoi vestiti normali la faccio staccare da me e corre subito dalla sua amica.
<trattamela bene alla Romana mia e mostrali i sentimenti tua> mi dice Gaia abbracciandomi e finendo di salutare gli altri prima di uscire dal collegio, definitivamente.E niente raga, Cascino ci ha abbandonati e io ancora non ci voglio crede🥲
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Un nuovo amore nel 1977
Teen FictionCarola Nemi e Lorenzo Sena, due quattordicenni che decidono di entrare al collegio in cerca di una nuova avventura, ma non sanno che troveranno anche qualcosa che si può definire Amore.