POV LORENZO
Finite le gare io e Maria Sofia decidiamo di andare a parlare dal preside. Non ho ben capito cosa vuole chiedere la mia compagna, ma già la scorsa volta il preside si è lamentato della mia assenza, quindi non posso far andare da sola lei un'altra volta.
<buongiorno.>
<buongiorno, ditemi pure.>
Dopo aver fatto i consueti saluti iniziali parto a spiegare io, ma il mio discorso risulta sconnesso e insensato. Infatti vengo interrotto dal preside e prende parola Maria Sofia. Alla fine ci permette di fare un'assemblea di classe per parlare della parità di genere.Usciti da lì andiamo in classe per avvertire gli altri riguardo l'assemblea e una volta dentro la classe ognuno si mette a parlare con chi vuole di cosa vuole, aspettando l'arrivo di qualche prof.
<almeno oggi hai preso parola?> mi chiede Carola.
<C'ho provato, ma Maria Sofia parla a macchinetta. Non smette un attimo e io non capisco tutte le cose che dice.> dopo averle risposto così ricevo uno schiaffetto dietro la nuca e una risata da parte sua.
<ma, tipo il mio premio?> colgo l'occasione per mettere in mezzo l'argomento che da qualche ora mi tormenta il cervello.
<non mi sembra che tu abbia vinto.> mi risponde lei, restando seduta sulle mie gambe.
<beh, va premiato anche l'impegno.> io sono seduto sulla mia sedia e lei siede sopra di me. Ha il viso rivolto verso il mio e le nostre bocche sono a poca distanza tra di loro.
<e ti sei impegnato abbastanza?> chiede facendo sfiorare le nostre labbra e quando fa così non so mai cosa fare. Mi manda in palle il cervello. Il suo sguardo provocatorio, la sua bocca che ogni volta mi attira e il suo modo di fare.
<direi di sì.> e la bacio.
Il bacio diventa passionale, ma poco dopo dobbiamo staccarci per l'entrata della Petolicchio e una signora mai vista. Siamo tutti pronti a fare casino, ma ci fermiamo quando vediamo che la signora in questione è in dolce attesa.
<no vabbè è incinta!> urla Carola, gli occhi le brillano e mi ricordo che una sera mi ha detto il suo amore per i bambini. Perciò immagino sia questo il motivo della sua felicità.
<signorina Nemi, si tranquillizzi, grazie.> dice la prof alla mia ragazza e finalmente, dopo che la prof esce, iniziamo la lezione.<buongiorno ragazzi. Io sono la dottoressa Sette e vi farò una lezione riguardante l'educazione sessuale. Vi chiedo quindi di scrivere dei bigliettini, anonimi tranquilli, su qualche vostra curiosità che riguardi proprio questo argomento.> e iniziamo tutti a scrivere qualcosa.
Quando leggiamo le domande, non sono tutte stupide e alcune risultano anche utili.Alla fine della lezione, passata tranquillamente rispetto alle altre, andiamo a pranzo e successivamente in cortile.
<e mo che famo?> chiede Giovanni.
Fuori ad aspettarci c'è una donna, che deduciamo sia la prof di ballo, e così è.
Ci mettiamo tutti davanti alla prof e iniziamo a seguirla con i passi.
<Carola sembri un tronco!> prendo in giro la mia ragazza, che non aspetta altro per controbattere.
<parla il ballerino.>
E dopo vari balli anche l'ultima lezione finisce.Questo è un capitolo di passaggio, quindi molto corto.
Ma vorreste una scena smut nei prossimi capitoli? Vi giuro non so se farla o no
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Un nuovo amore nel 1977
Teen FictionCarola Nemi e Lorenzo Sena, due quattordicenni che decidono di entrare al collegio in cerca di una nuova avventura, ma non sanno che troveranno anche qualcosa che si può definire Amore.