Capitolo 51- educazione sessuale

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POV LORENZO
Finite le gare io e Maria Sofia decidiamo di andare a parlare dal preside. Non ho ben capito cosa vuole chiedere la mia compagna, ma già la scorsa volta il preside si è lamentato della mia assenza, quindi non posso far andare da sola lei un'altra volta.
<buongiorno.>
<buongiorno, ditemi pure.>
Dopo aver fatto i consueti saluti iniziali parto a spiegare io, ma il mio discorso risulta sconnesso e insensato. Infatti vengo interrotto dal preside e prende parola Maria Sofia. Alla fine ci permette di fare un'assemblea di classe per parlare della parità di genere.

Usciti da lì andiamo in classe per avvertire gli altri riguardo l'assemblea e una volta dentro la classe ognuno si mette a parlare con chi vuole di cosa vuole, aspettando l'arrivo di qualche prof.
<almeno oggi hai preso parola?> mi chiede Carola.
<C'ho provato, ma Maria Sofia parla a macchinetta. Non smette un attimo e io non capisco tutte le cose che dice.> dopo averle risposto così ricevo uno schiaffetto dietro la nuca e una risata da parte sua.
<ma, tipo il mio premio?> colgo l'occasione per mettere in mezzo l'argomento che da qualche ora mi tormenta il cervello.
<non mi sembra che tu abbia vinto.> mi risponde lei, restando seduta sulle mie gambe.
<beh, va premiato anche l'impegno.> io sono seduto sulla mia sedia e lei siede sopra di me. Ha il viso rivolto verso il mio e le nostre bocche sono a poca distanza tra di loro.
<e ti sei impegnato abbastanza?> chiede facendo sfiorare le nostre labbra e quando fa così non so mai cosa fare. Mi manda in palle il cervello. Il suo sguardo provocatorio, la sua bocca che ogni volta mi attira e il suo modo di fare.
<direi di sì.> e la bacio.
Il bacio diventa passionale, ma poco dopo dobbiamo staccarci per l'entrata della Petolicchio e una signora mai vista. Siamo tutti pronti a fare casino, ma ci fermiamo quando vediamo che la signora in questione è in dolce attesa.
<no vabbè è incinta!> urla Carola, gli occhi le brillano e mi ricordo che una sera mi ha detto il suo amore per i bambini. Perciò immagino sia questo il motivo della sua felicità.
<signorina Nemi, si tranquillizzi, grazie.> dice la prof alla mia ragazza e finalmente, dopo che la prof esce, iniziamo la lezione.

<buongiorno ragazzi. Io sono la dottoressa Sette e vi farò una lezione riguardante l'educazione sessuale. Vi chiedo quindi di scrivere dei bigliettini, anonimi tranquilli, su qualche vostra curiosità che riguardi proprio questo argomento.> e iniziamo tutti a scrivere qualcosa.
Quando leggiamo le domande, non sono tutte stupide e alcune risultano anche utili.

Alla fine della lezione, passata tranquillamente rispetto alle altre, andiamo a pranzo e successivamente in cortile.
<e mo che famo?> chiede Giovanni.
Fuori ad aspettarci c'è una donna, che deduciamo sia la prof di ballo, e così è.
Ci mettiamo tutti davanti alla prof e iniziamo a seguirla con i passi.
<Carola sembri un tronco!> prendo in giro la mia ragazza, che non aspetta altro per controbattere.
<parla il ballerino.>
E dopo vari balli anche l'ultima lezione finisce.

Questo è un capitolo di passaggio, quindi molto corto.
Ma vorreste una scena smut nei prossimi capitoli? Vi giuro non so se farla o no

Un nuovo amore nel 1977  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora