Capitolo 55- ritorno di Maria Sofia

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POV CAROLA
Questa mattina non ho prestato per niente attenzione alle lezioni. La mia mente tornava a pensare a ieri sera. Ogni volta che mi giravo e me lo trovavo a fianco, ogni volta che qualche prof lo richiamava e anche ogni volta che sentivo la sua voce tornavo con i ricordi a ieri. Forse per alcuni sarà stato troppo presto, ma secondo me non c'è un'età giusta per farlo, lo fai quando te la senti.

Fatto sta che oggi non abbiamo fatto praticamente niente in classe e la sera ci ritroviamo in cortile per vedere il cortometraggio e rivedo la sua faccia sul grande schermo. Abbiamo fatto proprio un bel lavoro e anche i professori si completano con noi. Alla fine facciamo tutti un bel applauso alla regista Podeschi e veniamo riportati nelle camerate. Ma il sonno oggi non sembra arrivare a nessuno, così ci mettiamo tutti nella camerata di noi ragazze.
<Kim, Caro, voi sapete dov'è l'isolamento?> ci chiede Cristiano mentre stiamo parlando tutto insieme.
<se l'hanno messa dove stavamo noi si.> risponde Kim e io annuisco.
<che posto è?> chiede Rebecca.
<na merda detto sinceramente.> dico io, poggiando la testa sulla spalla di Lore e continuando a mischiare le carte. Non si sa come ma Filippo ha portato le carte il primo giorno e nessuno dei due sorveglianti se ne è accorto, ne ce le ha beccate, perciò ogni momento di noia è ottimo per usarle.
<il primo giorno magari ci sta, ti sfoghi e ti rilassi un minimo. Ma dopo un po' sbrocchi.> aggiunge Kim.
<che ne dite se andassimo a trovarla?> propone qualcuno.
<no rega meglio evitare. Sennò cacciano a lei.> dice Giovanni. Mi sorprendo di quanto sia cambiato in poche settimane, sembra più saggio, prima non avrebbe mai detto così.
Bocciata l'idea continuiamo a giocare a briscola, ma io non ne ho molta voglia, così poggio la testa sulle spalle di Lorenzo, che ogni tanto mi fa i grattini sui capelli. È impossibile quanto riesca ad essere bello anche da questa prospettiva.

Una volta aver finito di giocare si è fatta una certa e ognuno va nelle proprie camere a dormire. Come sempre però, prima di dormire, un po' di gossip è obbligatorio. Così mi fermo a parlare con Vale. Mi sdraio sul suo letto e iniziamo a parlare a bassa voce, per evitare di farci sentire.
<ma ieri te e Lollo siete spariti?> se ne esce lei.
<ma va, stavamo in camera.> dico vaga io.
<e che avete fatto in camera?>
<parlato.>
<e avete anche giocato a carte scommetto.> dice lei con tono ironico.
<avanti Carola vi ho sentito.> e diventi tutt'un tratto rossa.
<e cosa avresti sentito di preciso?> provo ad essere il più normale possibile.
<ahhh Lore, vai, vai. Si, più veloce...> imita i miei gemiti al mio orecchio e io vorrei sotterrarmi in questo momento.
<basta ti prego> dico coprendomi la faccia e facendo la mia solita risatina nervosa.
<allora, bella chiacchierata è.> se ne esce lei ridendo di me.
<dove stavi?>
<ero venuta a chiamarti, perché non ti vedevo più e Matteo mi ha detto di avervi visto andare in camerata maschile a te e Lorenzo. Così sono andata verso la camerata singola e ho sentito. Però tranquilla, me ne sono andata subito e non ne ho parlato con nessuno.> spiega velocemente lei.
<ti prego non dirlo a nessuno.>
<muta come un pesce.> mi dice lei facendo il segno della bocca cucita. Così finiamo finalmente di parlare di quell'argomento tanto imbarazzante e andiamo a dormire. Pronte per un nuovo giorno.

La mattina arriva presto e qui in collegio e così anche l'ora di alzarsi. La mia voglia di vivere oggi è sotto zero, ma a rialzarmi un minimo l'umore ci pensa un bacio di Lorenzo, scambiato nei corridoi del collegio senza farci vedere. Questa mattina il preside farà il suo solito discorso, per poi lasciarci io resto della giornata libero. Ma penso che oggi inizierò un minimo a studiare per l'esame che sarà la prossima settimana. Arrivati dentro il preside inizia a parlare e vediamo entrare Maria Sofia. Dopo una lunga suspence la nostra compagna potrà restare all'interno del collegio e andiamo tutti ad abbracciarla.
<Sofiii, mi sei mancata un casino.> le dico io stringendoci ancora in un lungo abbraccio.
<Aww, mi fate sentire importante così.> dice ridendo, capendo di quanto in realtà sia veramente importante per tutti noi.
Volevo aggiornare prima, ma non ce l'ho fatta. Comunque domani dovrò rientrare a scuola e non capisco perché non mettano la dad, insomma ne vale la nostra salute o sbaglio? Boh, fatto sta che sarà un trauma anche ricominciare ad alzarmi presto e vedere l'area natalizia che già va via🥲

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