14. Felice. solo felice

9 4 0
                                        

-Cinder?-

L'interpellata alzò gli occhi dai compiti di Dorian che stava svolgendo insieme a lui.

-Alice vuole chiederti qualcosa e sembra importante- esalò Michele lasciandosi cadere su una sedia.

-Mi perdoni?- sorrise lei, abbacchiata, al fratello.

Lui annuì, nonostante l'espressione tutt'altro che felice.

-Non dovresti dormire a quest'ora?-

Il rimprovero bonario di Ella fece sollevare Alice sul letto: -Non voglio più ballare-

Vaso in frantumi in mezzo ad un salone di ciarlieri invitati.

-E questa decisione ha un suo perché?- domandò Sabe avvicinandosi al letto per arrampicarvisi sopra e stendersi accanto alla sorellina che rimase in silenzio.

-Facciamo così- propose Isabella sistemando i capelli liscissimi della piccola in modo da vederla alla luce della lampada sul comodino -Domani telefono alla tua insegnante e le dico che hai la febbre. Non hai compagne di scuola nel tuo corso, per cui nessuno dirà che stai benissimo. Ti prendi una settimana per riflettere e, a seconda della risposta, vedrò se farti finire solo l'anno o iscriverti a vita alla scuola di ballo, d'accordo?-

-Canti qualcosa per me?- cambiò discorso la piccola visibilmente scontenta della proposta.

Ella decise d'assecondarla: -In italiano?-

La bambina annuì.

Cenere sorrise facendole una carezza: -Seconda stella a destra

Questo è il cammino

E poi dritto, fino al mattino

Poi la strada la trovi da te

Porta all'isola che non c'è...-

Ella si chiuse la porta dietro le spalle sorridendo, stanca e soddisfatta per aver mantenuto la promessa fatta a Dorian e averlo aiutato con i compiti.

Si massaggiò la faccia e scrocchiò il collo inarcando un sopracciglio nel vedere la luce filtrare da una stanza che mai avrebbe dovuto essere aperta.

La porta sbatté facendo voltare Royal.

Eccola, la sua valchiria! Pronta a portarlo nel Walhalla come un eroe caduto in battaglia.

Il ragazzo accarezzò il volto di lei con lo sguardo: l'espressione truce, la mandibola serrata, le sopracciglia lievemente asimmetriche e gli occhi caotici, finalmente!

-Non ci sono un po' troppi segreti in questa casa?-

Quel tono di voce sprezzante, come mai gli veniva fuori così naturale con lei? Lei che avrebbe solo voluto conoscere.

-Non c'è un po' troppa arroganza in te?- lo rimbeccò Cenere avanzando verso di lui -Ti avevo detto di stare fuori dalle stanze, mi sembra-

-Credi davvero che...-

Ella sentì solo il palmo bruciare. Forse anche gli occhi erano in preda a qualcosa di molto simile a... lava, forse?

"Fuoco liquido" ebbe il tempo di pensare prima che Royal tornasse a fissarla con quegli occhi argentati che mandavano lampi. Un sorriso tra l'ammirazione e la sfida gli disegnò le labbra.

Sabe strinse i denti ancora di più, alzando di nuovo la mano pronta a cancellargli quella smorfia dalla faccia.

Le dita di Royal si avvolsero intorno ad entrambi i suoi polsi, un'occhiata divertita e ammonitrice in sottofondo al suo sussurro suadente: -Ferma impiastro, ti farai male-

CinderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora