62. Bugie in scatola

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Non so neanche se lo capirai mai, questo messaggio. Non so se hai aperto il libro, non so se ho distrutto tutto quel che pensavo fosse, non so nemmeno se ho davvero trovato il coraggio di parlarti a Natale...

Sono così incasinata, Royal.

Ho tremila problemi che davvero possono mettersi di traverso a tutto e almeno cinquemila tra paranoie e normali dubbi da ragazzina alla prima esperienza. Ho paura di te, paura di me, paura di me e te, insieme! Però ci penso. Tanto.

Troppo.

Non ti dirò mai che potrebbe essere facile perché non lo può essere, non ti sussurrerò mai "ti amo" senza essere certa di cosa vuol dire, non mi lascerò facilmente spogliare da te (sì! In entrambi i sensi), non ti correrò dietro fino in America perché non posso farlo.

Ti chiederò tempo per così tante cose, Royal!

Ti chiederò di aprirti a me, come io sto provando davvero a fare con te.

Ti chiederò pazienza, tanta, per imparare a sopportarmi.

Ti chiederò fiducia perché so che sbaglierò tante cose ma posso farcela ad imparare a non farmi male e devo farcela a non farti male...

Ti chiederò così tanto, Royal, ma te lo prometto, pian piano ti darò tutto.

Tutto quello che ho.

Però una cosa me la devi promettere: dimmi di sì solo se hai chiaro cosa vuol dire tutto questo, solo se hai capito quanto sarà dannatamente difficile, solo se hai compreso che, finché non siamo sicuri di quel che facciamo, dobbiamo tenercelo per noi.

Ho così tanto da darti, Royal, ma non posso farlo se sono neanche sicura di chi sia il tizio dietro la maschera e, prima d'ogni altra cosa voglio essere davvero sua amica e basta. Voglio conoscerlo e ridere insieme a lui, voglio poterlo prendere in giro e conoscerne tutti i difetti, voglio poter contare su di lui ed essere sicura che sappia che io ci sono.

Voglio prima l'amico, Royal, e voglio essere vista come un'amica per ora.

Per favore

Els

P.S: era così astruso il tutto perché non sapevo davvero se sbilanciarmi o meno. Spero che il destino abbia fatto la scelta giusta per entrambi anche se proprio non so quale possa essere, per questo non ti scrivo che spero davvero che la cocciutaggine vista in queste settimane di abbia spinto a capire tutto.

Cinder posò il bicchiere di fronte a sé, distogliendo lo sguardo dalle conversazioni dei grandi per puntarlo un istante su Elizabeth che rideva tra Dorian e Cecily.

-E tu, Ella?- le chiese Olivia portandosi un boccone di pesce alla bocca -Porti dolce o salato?-

-Io spero sempre che il rappresentante scelga di dire dalla A alla C bibite, dalla D alla M dolce, dalla O alla W salato e gli ultimi portano i coperti... ma non succede mai, quindi Michael e Caes portano una torta salata e io una dolce- sorrise lei tornando a prestar attenzione alla padrona di casa.

Royal avrebbe capito? Perlomeno avrebbe aperto quel dannatissimo libro?

Esalò lieve, tornando a sorridere.

-Ma dici che è possibile?- domandò ancora Cecily con gli occhi a cuoricino.

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