86. Senza di te

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-Ci mancherai- Cecily strinse la sorella, la paura attanagliante l'anima di scoprire dopo due giorni che Ella sarebbe rimasta in America con Royal.

-Tornerò tra un paio di settimane, non di più... Per qualsiasi cosa ci sono Michael e Caes e ho già spedito una delega a Rose e alla Davies per i casi d'emergenza... Margaret mi ha detto che sei migliorata tanto- le accarezzò la testa Cinder.

-Ci vediamo fra quindici giorni, allora- non riuscì a staccarsi Ily, sentendo i lucciconi negli occhi.

-Non aspettarmi alzata- le dette un bacio sulla testa la maggiore.

-Mai- riuscì a stirare le labbra in un sorriso la ragazzina.

-Mi dispiace-

-No, non è vero- borbottò Acosta, accendendosi un sigaro -Ma stare insieme a quella ragazza ti ha insegnato a indorare la piccola, Johnson... Va bene. Che vuoi che ti dica, non posso legarti a nulla, io!-

-Potresti continuare- Ely, si rigirò una moneta tra le mani -Sei pazzesca, ti servono solo delle lezioni di recitazione e un po' di dizione per l'accento-

-Questo è il tuo mondo, Ely. Non il mio- sorrise la ragazza stringendo i lacci delle scarpe da tennis che nessuno avrebbe visto sotto al vestito.

-Lascerò i lavori con Acosta. Gli ho appena parlato- l'attore si sedette accanto a Cenere -Mi hanno proposto un contratto per un film con Bone; è uno dei registi emergenti più in gamba, ne vale la pena-

-Non è me che devi convincere, Ely- gli mise una mano sulla spalla lei.

-Se non te ne vai rimarrà tutto com'è- sospirò il ragazzo con lo sguardo un po' perso -Senza te, sparisce il punto fermo-

-Io dico di no- sorrise Cinder accennandogli una sorridente Kalinda in procinto di raggiungerli con le braccia piene di fiori -E ne sono felice, soprattutto per te-

Ella chiuse gli occhi seduta su un masso, trasse un lungo respiro e sorrise alla luna del Wyoming.

Una mano calda e forte le si posò sulla spalla: -Rimango-

Cenere si volse, un sorriso sbocciato sul volto di petalo chiaro: -Grazie-

Royal si chinò ad abbracciarla: -Non spezzarmi il cuore, però: ci metterei tutta la vita a rimettere i pezzi al loro posto-

Sabe chiuse gli occhi, sapendo di non poter essere completamente onesta senza turbare inutilmente quel principio di equilibrio ricostruito con tanta fatica.

E lui capì e la strinse promettendosi di lasciarla andare solo se fosse stato necessario strapparsi il cuore dal petto perché lei non voleva più provarci, a stare bene insieme.

-"Che farai, quindi?"- il protagonista della serie, troppo spesso oscurato dalla bravura di Ely, si volse verso Cenere avvolta in un vestito di veli.

Lei, in piedi sul cornicione di una finta finestra aperta, volse lo sguardo all'orizzonte: -"Tornerò ad Arcanda, cercherò tutti gli Alati che sono stati mutilati da mio fratello... e, chissà, magari un giorno quel posto sarà di nuovo un luogo sicuro per tutti, magari tornerà agli antichi splendori"-

-"Se vorrai, qui ci sarà sempre un seggio nel Consiglio, per te"- sorrise l'uomo appoggiando il finto moncherino sulla finestra -"E, chissà, magari un giorno deciderai di restare"-

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