23. Colori

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-Sicuri?- Caesar si volse verso i due gemelli che annuirono.

Non avevano cambiato idea: sarebbero rimasti fino alla fine dell'anno.

L'avvocato aspettò che i ragazzi fossero oltre il cancello per slacciarsi la cintura: -Al diavolo!-

-Signorina Cenere? Ho tentato di contattare il signor Lewis ma non risponde. Le devo parlare di Darrel-

-Quando?- si massaggiò la testa Ella di fronte al volante, la macchina ancora ferma di fronte alla scuola, il cellulare incollato all'orecchio.

-Il più in fretta possibile-

La ragazza sospirò: -Cinque minuti e sono davanti a lei, signora preside-

-Lei li terrà d'occhio, tutto qui: non voglio che i gemelli tornino a casa pieni di lividi e senza capelli, chiaro? Questa è una scuola, dovrebbe essere una sua priorità, la sicurezza dei suoi studenti, che diamine!-

-Signor Lewis...- provò a dire l'uomo dietro alla scrivania.

-No. Lei e il corpo docente terrete d'occhio Cecily e Cade e tutti i vostri alunni come, sottolineo, avreste già dovuto fare prima di questi episodi di bullismo. Interverrete come la situazione richiederà e basta, sono stato sufficientemente chiaro?- sibilò l'avvocato chinandosi verso il preside della scuola dei gemelli.

-Trasparente- deglutì l'altro.

-Caes? Sei allo studio?- la voce di Ella tremò lievemente dall'altro capo del telefono.

-No. Ho preso un giorno libero all'ultimo momento. Ne dovremmo parlare, in effetti, io sono...- tentò di parlare del suo colpo di testa lui.

-Caes- lo interruppe lei tirata -Devi venire subito alla scuola di Alice e Darrel... ho paura che potrei perdere le staffe io, a questo punto-

L'avvocato s'infilò in macchina, preoccupato: -Cos'è successo?-

-Darrel ha preso a schiaffi una compagna e forse non è la prima volta-

-Cinder, sto arrivando. Tu tenta di non staccargli la testa, d'accordo?- chiuse la chiamata lui.

-Signor Lewis- l'anziana preside gli fece cenno di accomodarsi accanto a Cenere che, chiaramente furiosa con il bambino al suo fianco, non dette segno d'averlo visto entrare.

-Isabella mi ha detto che Darrel ha causato problemi- cercò di dare l'imbeccata l'avvocato.

La dirigente posò gli avambracci sulla scrivania: -Rose Williams ha un aspetto... particolare, possiamo dire. Era vittima delle malelingue anche nella scuola precedente ma sembra si sia fatta le ossa perché qui le sopporta più che bene; il corpo docente riprende chi la mette in situazioni scomode ma non può sempre intervenire...-

Fece una pausa e guardò dritta negli occhi Cenere che ascoltava attentamente ogni parola tentando di sopprimere l'istinto omicida: -Sappiamo che, data la condotta ineccepibile di Darrel, può sembrarvi incredibile ma è stato beccato dagli insegnanti a far del male alla signorina Williams-

Ella chiuse gli occhi, reclinando all'indietro la testa. Quando Caesar la vide riaprirli, erano lucidi.

-Perché, Darrel?- Ella si girò a guardarlo negli occhi e il bambino sentì la voglia di sprofondare dentro di sé.

-Lei è diversa- tentò di spiegare il bambino.

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