Royal si fermò assieme al suo stesso cuore sulla porta del corridoio, il fiato spezzato nel vedere Michael che si chinava su Cinder per toglierle il portatile dalle mani mollemente adagiatesi sopra.
Il ragazzo dagli occhi verdi diede una rapida occhiata alle parole in digitale, un sorriso a rischiarargli il volto.
Salvò il file lasciando poi il computer sul tavolino e coprì l'amica addormentata con un plaid.-Sta venendo bene?- la voce di Caesar fece alzare gli occhi di Michele sulla figura dell'avvocato.
-È anche meglio dell'ultimo- gli sorrise il ragazzo allungando una mano verso di lui per sfiorargli la guancia e regalargli un sorriso luminoso -Grazie per aver capito che era importante per lei-
Roy tornò sui suoi passi, non riuscendo a guardare, a sentire, altro. Illudendosi d'aver capito.
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Ella aprì gli occhi portandosi una mano al lobo occipitale: -Santa pace!-
-Che hai fatto, impiastro?- fece un basso divertito da dietro il divano.
La ragazza strinse i pugni alzando lo sguardo adirato su quei frammenti d'argento. Era talmente ingiusto che una voce così finisse in bocca proprio a una persona dalla maturità di un liceale come Royal Johnson!
-Allora?- continuò lui con le braccia incrociate sullo schienale del sofà.
Lei scalciò la coperta con la quale non si era addormentata e i suoi occhi corsero al computer sul tavolino.
Non era stato lui, vero? Vero?
-Non temere, impiastro: è stato Michael a rimboccarti le coperte e darti il bacino della buonanotte, non io-
Lei si alzò dal pavimento, ripiegando in due mosse il plaid per gettarlo sul divano: -Non hai nessun altro da molestare?-
-Perché dici così?- fece lui sorpreso.
Lei scosse la testa sorridendo: -Mi hai detto di non riuscire più a sopportarmi. Allora perché non mi stai lontano? Perché, costantemente, cerchi il modo di darmi sui nervi? Perché non dormi con tuo fratello?-
Royal la fissò un istante prima di risponderle con un'alzata di spalle: -Mi annoio-
Ella sorrise incredula: -Allora io devo insultare la tua igiene mentale perché ho la tua stessa maturità d'undicenne, giusto?-
Nessuna risposta.
Sabe annuì chiedendosi perché si ostinava ancora a dare milioni di possibilità a chiunque: -Bene. Passa una buona giornata, Royal-
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-Come fai a sopportare con tanta facilità il fatto che il tuo ragazzo sia innamorato di Ella?- domandò Royal dopo un paio di esasperati tiri di fumo.
Caesar lo guardò allibito per poi scoppiare a ridere: -Non sopporto proprio un bel niente, Roy: loro due non si piacciono. Per niente. Non da quel punto di vista-
-Caes, detesto dirtelo ma devi aprire gli occhi sul serio: Michael si preoccupa troppo per una semplice amica ed Ella gli lancia certi sguardi. Sembra che lo stia spogliando-
-Fin nell'anima- concluse per lui l'avvocato spegnendo la cicca nel portacenere tascabile -Lo so. È così che guarda le persone quando ci tiene veramente, Roy. È così che guarda tutti, in realtà. Lei ti scava dentro; lo pensavo anch'io. Davvero, Royal. Ci sono cascato anch'io quando li ho conosciuti-
-Com'è successo?- Roy diede l'ultima boccata.
Caesar s'appoggiò al muro del palazzo, lo sguardo perso nel ricordo: -Due anni fa, Cenere si è appesa al campanello di casa mia alle otto del mattino. Ho aperto e mi sono trovato davanti questa ragazzina, bagnata fradicia dai capelli alle scarpe, che mi chiedeva di poter parlare. L'ho fatta accomodare e lei mi ha detto senza giri di parole che aveva bisogno di aiuto. Appena ho saputo che mia zia mi aveva designato come tutore legale dei ragazzi insieme a lei, mi sono tirato indietro-

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Cinder
RomantikaIsabella Cenere sa di pioggia, fuoco di camino, pericolo nascosto e quel qualcosa che a prima vista può sembrare philofobia. Royal di caramello, temporale intrinseco e leone in gabbia. Ely di battute irriverenti, cioccolato al latte e confusione. Mi...