-Com'è l'albergo, Acosta?- domandò Sabe non appena lo scrittore si fu seduto sulla panchina, accanto a lei.
-Terribile- sbottò lui facendola sorridere.
-Le va una fetta di apple pie?- salzò Ella attirandosi un'occhiataccia da parte dello scrittore -Addolcisce il lavoro e quella di Mary-Jane è sublime-
Aron fece schioccare la lingua, pensieroso: -Va bene-
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Ely pagò il taxi e fece il giro della macchina per aprire la porta a Kalinda che scese e si guardò intorno perplessa: sul foglietto che Sabe le aveva lasciato non era segnato nulla del genere da visitare.
Il taxi partì lasciando la ragazza sussurrare all'attore: -Se esce un pazzo armato di motosega, non hai bisogno dei provini per l'horror che hai in mente-
Il ragazzo le prese la mano per poi indicarle il paesaggio che li circondava: -Pensavo più a un film romantico in costume-
-Tipo Jane Austen o Charlotte Brönte? Non ti facevo il tipo- sorrise Kalinda perdendosi a guardare il mare che baciava la scogliera in modo violento, poco distante dal bosco che le ricordava quelli da non visitare -Dov'è che siamo?-
Si voltò verso il ragazzo a cercar risposta ma lo vide con un ginocchio a terra e una scatolina in mano: -Oh, merda!-
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-Il nostro è un dono pericoloso, Acosta- mani affondate nelle tasche del cappotto e cernecchi ribelli al vento, Cenere si fermò in mezzo al parco che lei e lo scrittore avevano abbandonato poche ore prima.
-Sì, ricordo che lei l'ha spiegato molto bene- borbottò l'omino, arrestandosi accanto alla ragazza -Cristalli, diamanti e quant'altro, a parte... Pecca sulle descrizioni dambiente, gliel'ho già detto?-
-Ogni volta è un buon promemoria, dal momento che le detesto e continuo a evitarle- Cinder si voltò, stiracchiando gli angoli delle labbra all'insù.
-Cosa mi doveva dire, Ella Sabe?- domandò Aron -Se voleva scrivere potevamo farlo a casa sua-
-Volevo dirle che io inizierò ad andare da uno psicologo, non importa quanto possa costarmi- Isabella inspirò prima di ammettere -E che non devo vergognarmi di voler eliminare un problema che non riesco ad affrontare da sola-
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-Le hai chiesto di sposarti?- quasi urlò incredulo Royal mentre Alice si scioglieva in gorgheggi estasiati sul sedile posteriore e Darrel ignorava bellamente la presenza di Ely.
-Sì- non riuscì a togliersi il sorriso dalla faccia l'attore.
-E lei ha detto di sì?- domandò Royal rallentando in prossimità di una curva.
-E lei ha detto sì!- gioì Ely rischiando la paralisi facciale.
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-Ely ti ha chiesto di sposarlo?- da sopra una sedia, Ella sbatté le palpebre bloccandosi a metà strada dalla busta della spesa allo scaffale della dispensa con un pacco di biscotti in mano.
Kalinda annuì in silenzio, gli occhi grandi di chi aspettava il giudizio altrui e una confezione di cereali stretta tra le belle dita; sull'anulare sinistro brillava una piccola fila di topazi gialli e azzurrini, notò in quel momento Sabe.
-E tu hai detto di sì?- incalzò ancora la padrona di casa scendendo dalla sedia e approfittandone per sedersi.
La più che gradita ospite alzò e abbassò ripetutamente la testa in quel muto cenno d'assenso che, nella sua testa, avrebbe dovuto tamponare il rischio di una lavata di capo che sperava di evitare.

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Cinder
RomanceIsabella Cenere sa di pioggia, fuoco di camino, pericolo nascosto e quel qualcosa che a prima vista può sembrare philofobia. Royal di caramello, temporale intrinseco e leone in gabbia. Ely di battute irriverenti, cioccolato al latte e confusione. Mi...