-Che ci fai qua?- Caes sollevò un sopracciglio vedendo Dorian impegnato sugli esercizi suppletivi per il giorno dopo.
-Riflette sui suoi peccati- sorrise allegra Ella piazzando la teglia di pollo al curry in mezzo al tavolo, i capelli tirati su in morbidi odango.
-Allora?- si mise le mani sui fianchi l'avvocato attirandosi il risolino trattenuto di Sabe.
Dorian cercò d'evitare l'occhiata d'intesa a Cinder: -Ho sbagliato a consegnare un compito e la prof mi ha assegnato degli esercizi in più per domani. E un'insufficienza-
-Io l'ho portato a prendere un dolce- s'accomodò serafica la ragazza -Mi sembrava già piuttosto punito per una dimenticanza che sarà sicuramente capitata anche alla professoressa almeno una volta nella vita-
-Io... d'accordo- sospirò Caesar imitandola: nell'ufficio presidenziale di quella scuola voleva tornarci il meno possibile, soprattutto dopo le due settimane che erano seguite alla sua sfuriata nelle quali aveva temuto che i gemelli scoprissero il suo colpo di testa.
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-Ho lasciato Michael con Roy- Caes si rimboccò le maniche per lavare i piatti.
Ella posò un secondo lo sguardo su di lui, poi ritornò alla tabella che stava tracciando sul foglio.
-Com'è stato fuori pericolo, mi ha chiesto di te- Caes si voltò verso di lei, le mani in ammollo.
La ragazza sospirò, fermando la penna, girandosi per incontrare lo sguardo scuro di Lewis.
-Capisco perché gli stai mentendo, Ella. Lo so. L'ho passato con Michael e avevo gli stessi dubbi, ma...-
-Ma "gli sto mentendo"- abbassò lo sguardo lei, precludendogli gli occhi in agitazione.
-Già- annuì Caes.
Sabe sospirò: il problema stava nel fatto che lei non stava mentendo.
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-Sono a casa. C'è anche Will!- urlò Emily spalancando la porta.
Sabe si materializzò a due metri da loro: -Ciao, ragazzi. Il cibo è in cucina... Emi, quest'estate ti ho prestato un mio vecchio quaderno per capire genetica, giusto?-
La ragazzina annuì lanciando un'occhiata a William, temendo la reazione della sorella quando avrebbe fatto lo stesso.
-L'hai portato qui? Ne avrei bisogno-
-È nel terzo cassetto della scrivania- si torturò le mani Emi.
-Te lo riporto subito- annuì Sabe voltandosi finalmente verso l'ospite.
Ella sbatté le palpebre, poi alzò le spalle: -Sembrano terribilmente dolorosi ma la faccia è tua. Fatemi sapere se vi serve qualcosa-
Will sorrise facendo scintillare il metallo in faccia: -Tua sorella è fuori come un balcone ma l'adoro-
-Ciao Emily. Will...- si palesò Caes con una tazza di caffè in mano, la schiena attaccata allo stipite.
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Ella fissò l'esempio di calcoli genetici sui gruppi sanguigni di anni prima e sospirò.
Non erano fratelli.
Si passò una mano tra i capelli ed esalò ancora.
Non era l'unica a mentire.
"Omettere" la corresse il suo cervello.
-Omettere- gli diede ragione in un mormorio.
Chiuse il quaderno e lo rimise a posto.
-Ella?- Dorian si affacciò nelle stanza -Emily dice che ha bisogno di te-

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Cinder
RomanceIsabella Cenere sa di pioggia, fuoco di camino, pericolo nascosto e quel qualcosa che a prima vista può sembrare philofobia. Royal di caramello, temporale intrinseco e leone in gabbia. Ely di battute irriverenti, cioccolato al latte e confusione. Mi...