Cinder

99. Chiedimelo tra un mese

Autunno e inverno passarono in un susseguirsi di nuove esperienze e vecchi conoscenti: Renata tornò in casa Shaw per le feste natalizie carica di doni mozambicani, Leonardo trascinò suo fratello al consueto pranzo del venticinque dicembre nella vecchia sala da ballo dell'ex-scuola di danza (Michele si trattenne dal ringhiargli contro all'ennesimo bicchiere di vino), Emily portò a casa un paio di nuove conoscenze ma rifiutò d'impegnarsi eccessivamente, Lloyd chiese a Maggie di sentirsi a casa sua nell'appartamento un tempo di Mark e lei lo prese in parola, Cecily un pomeriggio rientrò a casa con uno zigomo gonfio e un paio di abrasioni sulle nocche ma con un sorriso deciso che pose un freno alla questione del bullismo, Cade ridipinse la parete della sua stanza un po' di volte, la camera nella quale si era avverato un incubo diventò lo studio di Sabe e Michael, Darrel tornò a dormire bene e decise che avrebbero passato almeno una parte dell'estate al ranch, Caes sbraitò al telefono quanto bastava per iniziare a far crescere il suo studio legale e permettere al Piccolo Gray di sostenere soltanto esami orali (Cinder non approvò i mezzi ma sorrise davanti al fine), Alice mise le punte in un cassetto e costrinse la nonna di Cenere e Michael a insegnarle a suonare la chitarra, Dorian continuò a dimostrare ai suoi docenti che avere un cervello diversamente funzionante rispetto agli altri non doveva costituire un problema, Margaret monitorò ogni situazione esistente all'interno dell'edificio per poi fingersi sorpresa di fronte alla sciarpa fatta ai ferri che si trovò davanti alla porta in giorno del suo compleanno, Royal ed Ella continuarono a vivere in due case diverse e a occuparsi a vicenda una metà del letto e Malpelo riuscì nellardua impresa di addormentarsi sulle gambe di Cinder senza venir spostato.

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-Santo Cielo, questo vestito è terribile- si lasciò sfuggire Ella, strizzata in un abito da cerimonia che Emily aveva classificato come "quella bomba color ottanio".

-Mi permetto di dissentire- sorrise Roy, al volante -Sei uno schianto-

"Gli schianti, di solito, fanno male Royal" ebbe il tempo di pensare Sabe prima di sorridere al complimento.

-Poi, il mio è un punto di vista maschile, eh!- chiarì il ragazzo parcheggiando -Sono sicuro che le tue camicie da uomo siano più comode ma la mia vista sta ringraziando-

Sabe alzò un sopracciglio: -Royal, ho come l'impressione che tu...-

-Voglia togliertelo?- sorrise lui, spegnendo il motore -Di sicuro ma apprezzo lo stesso la vista-

-Comportati bene- bofonchiò la ragazza, uscendo dalla macchina, pronta a fare il suo dovere da testimone.

"Diamine, se è divertente vederti imbarazzata" ghignò lui perfido, imitandola.

-Non sei ansioso? Proprio per nulla?- chiese lei facendo attenzione a dove metteva i piedi calzati dalle decolleté.

-Perché dovrei? Mio fratello si sposa con la donna che ama. Sono felice per lui- Roy le porse il braccio per darle stabilità -Magari un giorno toccherà a me-

Cinder deglutì, di fronte a quel desiderio: -Perché sei tu che lo sposi. Sei l'officiante, ricordi?-

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-Com'è andato, il matrimonio?- Margaret apparì sull'uscio come la macchina di Ella si palesò nel cortile.

La ragazza le lanciò un'occhiataccia, oltrepassandola, di nuovo nei suoi confortevoli leggins e camicia a quadretti di tre taglie più grande: -Mi scusi, signora Davies, ma non è giornata-

L'anziana donna interrogò Royal: -Cosa è successo?-

-Ha preso il bouquet di Kalinda- arrangiò un sorriso un po' forzato lui -E non sembra essere felice dell'idea di sposarsi-