57. Zucchero bruciato

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Royal finì la corsetta mattutina e s'infilò nell'albergo tirando giù il cappuccio davanti al pinguino di turno che gli corse dietro ossequioso, chiedendogli se poteva essergli utile.

Il ragazzo si chiuse nell'ascensore stanco del ciarlare dell'omino e lanciò un'occhiata al ragazzino che lo guardava a bocca aperta: -Sei Royal Johnson-

Annuì sorridendo: -E tu?-

-Colin Butterfield- gli tese la mano lui -La mia mamma mi ha spedito fuori dalla stanza: non vuole capire che so che è lei a mettere i regali sotto l'albero-

Roy rise, pensando ad Ella che s'illuminava e illuminava tutto a giorno dal tre di novembre al sei di gennaio: -Ci sono storie che piacciono anche ai grandi, suppongo-

-Anche a te?- piegò la testa il piccolo.

-Credo di sì- mormorò il ragazzo mentre l'ascensore si fermava.

-Prendo il primo volo e arrivo- fece col cellulare schiacciato contro l'orecchio Royal buttando tutto quel che trovava sul suo cammino nel borsone da viaggio.

Suo fratello sbuffò: -È Natale, Royal! Aspetta almeno domani e poi hai il pranzo da Ella: la devi baciare, come minimo, dopo tutta la fatica che hai fatto per starle dietro. Io sto bene, so tenere a bada i giornalisti e uno scandalo in più o in meno ormai non fa differenza-

Royal si passò una mano sulla faccia: ora era lui quello che non era sicuro di poter stare insieme a Sabe...

-Ciao, Cecily- Royal si sforzò di sorridere alla ragazzina che gli rivolse un'occhiata truce -Michael mi ha detto di salire a dare una mano a voi donne-

Lei lo oltrepassò e scese le scale, il caschetto bruno svolazzante: -Ella è in cucina, chiedi a lei-

Il ragazzo s'accigliò: non era la prima volta che Ily lo fissava in malo modo, come se lo volesse veder sparire in un mare di brutti coriandoli polverosi di ricordo. Sospirò: con tutto quel che stava succedendo, non aveva proprio il tempo di stare dietro anche a quello.

-Roy!!!- Alice gli si buttò addosso e lui la prese al volo di riflesso -Vuoi della crema al cioccolato? Ella ha detto che non ce n'era abbastanza per la torta e quindi sta facendo qualcosa con lo zucchero-

-Caramello- sussurrò Royal sentendone l'odore nell'aria.

Era un po irritata, notò Roy, guardando la piega delle labbra di Ella mentre lei rimestava lo zucchero nel pentolino.

-Tutto bene?- le chiese appoggiandosi al forno freddo.

Lei sorrise, senza neanche guardarlo: -Sì... i ragazzi hanno temporaneamente dimenticato il significato del verbo "assaggiare" e hanno lasciato solo un pugno di crema quindi sto cercando di arrangiarmi sperando che il caramello funzioni e si possa mettere su quella maledetta torta al cioccolato-

-Caramello e cioccolato stanno bene, insieme- sentenziò Royal prendendosi la libertà di aprire il cassetto delle posate e fregare un cucchiaino per assaggiare quella dolcezza proibita dalla sua dieta -È a posto-

-Bene- Sabe spense i fornelli con un sospiro di sollievo e versò l'appiccicosa sostanza sul dolce.

-Ti piace cucinare?- domandò Roy osservandola.

Ella si morse le labbra per non ridere: -No, ma non c'è nessun altro che lo fa, quindi ho deciso che non ho voglia di morire di fame... soprattutto se Michael e Caes tornano tardi dal lavoro e dalle lezioni. Porta di sotto la torta, per favore. Io vado a cambiarmi-

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