-Se avessi fatto le cose in maniera diversa, forse Darrel non avrebbe graffiato Rose per ottenere la sua attenzione, forse mi sarei accorta prima di Ev, forse Emily stanotte non...-
Si piegò in due, senza fiato, le lacrime tra il pizzo scuro delle ciglia, le mani sulle costole, il respiro spezzato: -Ma dannazione!-
Fu solo un sussurro, ma bastò a Caes per decidere di sedersi accanto a lei che accovacciata cercava il modo per riprendere a respirare, in barba al completo da ufficio.
-Non hai sbagliato niente-
Ella alzò gli occhi su di lui, lucidi.
Si morse le labbra: -Caes, devo dirti una cosa...-
-Ella! Alice non trova più Ginevra- Michele urlò, affacciato alla finestra.
La ragazza si sforzò di non esalare, memore delle ultime fitte: -Stupida bambola teletrasportabile!-
≠
Sabe accarezzò il portatile con lo sguardo perso.
Non poteva chiamarlo. Non adesso che si stava di nuovo complicando tutto.
Il pacco della sera prima attirò la sua attenzione.
Lo scartò con cura e si ritrovò in mano una consumata copia del Conte di Montecristo.
Aggrottò le sopracciglia sentendo il cuore tachicardico accelerare.
Lo aprì e sorrise.
≠
-Non ero sicuro che chiamassi- Royal sorrise quando la vide comparire sullo schermo.
Lei abbassò lo sguardo e si morse un labbro: -E invece...-
Lo puntò di nuovo su di lui: -Ho ricevuto il libro-
Lui annuì, paziente.
-... e ho letto il messaggio- Sabe scostò i lunghi capelli mossi -E sono d'accordo-
-La eri già l'altro ieri- a Roy luccicò lo sguardo.
≠
-Dovremmo staccare- sorrise Roy palesando la sua immensa non voglia.
-Sì. Dovremmo- ricambiò la ragazza passandosi un lungo cernecchio dietro il lobo -Oggi niente domande?-
-Il tuo posto speciale?-
-Non credo di averne solo uno... mi piace il silenzio, la solitudine che avvolge i posti quando ho bisogno di staccare da tutto... il bagnasciuga di sera, i boschi, le chiese deserte... credo che alcune cose vadano fatte da soli o con qualcuno che sappia rispettare il silenzio. Suppongo di avere una vena egoistica-
-O una molto romantica- lo sguardo di Royal scintillò ma lui rimase serio.
Sabe abbassò lo sguardo, una ciocca di capelli tirata dietro l'orecchio: -E tu? Qual è il tuo?-
-Prima di tornare qui c'era il tuo tetto- sorrise sghembo lui.
Ella sorrise, le palpebre abbassate si aprirono lentamente: -Perché me? Perché una persona con tutti questi casini dietro?-
Roy sorrise come se vedesse qualcosa che a lei era precluso: -Credi davvero che esista una risposta a questa domanda?-
≠
Una o due volte a settimana, quindi?
Ella sorrise al messaggio di Roy: Sì. Vediamo quanto dura
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Cinder
RomanceIsabella Cenere sa di pioggia, fuoco di camino, pericolo nascosto e quel qualcosa che a prima vista può sembrare philofobia. Royal di caramello, temporale intrinseco e leone in gabbia. Ely di battute irriverenti, cioccolato al latte e confusione. Mi...