79. Lampo e tuono

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-Quindi è tutto pronto?- domandò Royal al cellulare. Si dette un'occhiata allo specchio, splendido nella sua camicia grigia.

-Sì- gli ripeté per l'ennesima volta Pamela.

-Christopher come l'ha presa?-

-Meglio di quanto sperassi: il maschietto più piccolo gli piace particolarmente- la voce della donna venne coperta da un nitrito -Acosta passerà nel pomeriggio per i vostri cavalli, non è vero?-

-Sì- mormorò distrattamente il ragazzo aprendo l'armadio per occhieggiare una camicia blu. Gettò uno sguardo distratto al suo salotto e boccheggiò: Ella lo voleva morto.

-Ce... ce l'hai il numero di Michael?- si riprese, abbassando la voce.

-Sì, sì, ma...- provò a terminare la frase la donna.

-Devo andare, scusa- Royal chiuse la chiamata in faccia a Pam per la prima volta in vita sua.

-Come vi siete conosciuti?- domandò Kim appollaiata sulla sedia mentre aspettava la sua ordinazione.

"Come in un pessimo romanzo rosa per adolescenti" Ella sorrise -Mi sono piombati in casa insieme a un amico alle tre di mattina-

Non sapeva quanto gli amici di Royal sapessero effettivamente e, se lei era riservata, lui le aveva detto di non fidarsi facilmente... non voleva dare problemi.

Sabe allungò la mano sul bicchiere d'acqua passando la palla a Roy nel prevedere la domanda seguente.

-Perché?- chiese infatti Stacey al diretto interessato, dal momento che Sabe stava bevendo.

-Durante il processo abbiamo avuto un paio di problemi con i giornalisti e il mio avvocato ha pensato all'unica persona al mondo che mai avrebbe fatto domande- rispose Roy senza problemi.

-Mi fido di Caes- alzò le spalle sorridendo Ella nel suo semplice vestito arancione.

Royal ammirò la schiena di luna della ragazza, lasciata scoperta dai capelli raccolti in una spessa crocchia. Strinse un pugno sul tavolo, maltrattando il tovagliolo.

-Ecco a voi- sorrise una ragazza in abito folkloristico tedesco assegnando i piatti a tutti.

-Spero non ti dispiaccia per l'ambiente: è l'unico tipo di cucina che mette tutti d'accordo- si scusò Yago.

Sabe scosse la testa con un dolce sorriso: -Va benissimo-

-E domani la pagherai tutta- scherzò Matt alludendo al minimo indispensabile di attività fisica che doveva fare se voleva essere alzata in aria di fronte al green screen per far finta di spiegare le sue fantomatiche ali dorate profetizzate a Ely mesi prima.

-E dopodomani sarai tu a portarmi i fiori sulla tomba- gli agitò contro la forchetta Ella divertita.

-Roy, fa qualcosa!- lo prese a parte Yago -La tua ragazza neanche si solleva sulle braccia: è un caso perso! Aiuterebbe un po' di ginnastica, non so se mi spiego-

Ely rise insieme a Kim e Matt, a coprire l'imbarazzo del cugino.

Royal sentì una presa delicata intrappolargli le dita, sotto il tavolo, in una muta riaffermazione sussurrante di pezzi di vetro.

-Mi è andata bene: è uno che non ha in mente solo quello- sorrise Cenere al surfista, nel tentativo di ripristinare l'armonia e il buon umore di tutti.

Yago la osservò per un paio di istanti: -Sei davvero carina-

-Tu, particolarmente inopportuno- strinse le dita dello stuntman, Sabe senza cambiare espressione.

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