Ella scattò a sedere sul divano, sentendo la porta sbattere.
-Scusa- bofonchiò Royal con le mani piene, lo sguardo imbarazzato.
-Non è nulla- si alzò Cenere tentando di non cadere di faccia sul pavimento, avviluppata com'era nelle lenzuola -Che ore sono?-
Il ragazzo sorrise, con aria di scuse: -Le sette e mezza. So che di solito ti svegli prima ma ti sei addormentata solo verso il mattino e il fuso orario non aiuta. Se il divano era tanto scomodo, perché hai rifiutato il letto?-
Cinder alzò il viso su di lui, un sorriso mesto in faccia, il livido pulsante sul candore della cute: -Con l'emicrania di questa notte avrei dormito poco anche lì. Perché costringerti a dormire sul divano che, per inciso, non è così scomodo quando non sarebbe cambiato nulla?-
-Testarda- scosse la testa lui lanciandole un sacchetto -Ho fatto un salto in farmacia-
Lei lo prese al volo: -Grazie-
-Qui c'è la colazione e ho trovato del tè-
Ella sorrise, vestita di riconoscenza.
-Kalinda sembra star bene. Robert mi ha chiamato: tra le riprese e il processo, ci massacreranno di lavoro e dovremo correre da una parte all'altra del Paese in continuazione ma, se ci impegniamo tutti, riusciremo a farti tornare a casa per l'inizio della scuola dei ragazzi-
-Grazie-
Royal deglutì, abbassando lo sguardo sulle mani di Sabe che gli stavano stringendo debolmente gli avambracci: -Bretzel?-
Lei inarcò un sopracciglio, annuendo: "Cosa stai cercando di evitare?"
-Mangi mai in cucina?- sorrise Cenere staccando un pezzo di pane della volpe.
-Sempre, quando sono da solo- Roy la guardò con sfida -Pensavo trovassi il divano comodo-
Cinder lo guardò senza sapere cosa dire per un istante.
Scoppiò a ridere esasperata spingendolo sul torace con una mano: -Ma davvero?!-
Lui ghignò, gli occhi ad adombrarsi un momento.
Sabe finse di non farci caso: -Quindi oggi torniamo sul set, Aron ci spiega come procedere, forse giriamo un paio di scene e poi torno in alberg...-
-L'invito non era solo per stanotte- lo sguardo di Royal le finì addosso.
Cenere tentennò scegliendo le parole e calibrando il tono: -E io ti ringrazio, ma devo comunque passare a prendere i miei vestiti là-
-L'offerta è ancora valida- si avvicinò lui.
-Anche il mio ricatto- mise in chiaro Sabe, lo sguardo di chi mai sarebbe sceso a un compromesso.
Royal sbuffò sorridendo: -Sei testarda, impiastro-
-Tu dici?- alzò un sopracciglio lei per poi incupirsi -Posso chiederti una cosa?-
-Con quel tono preferirei di no- aggrottò le sopracciglia lui -Che succede?-
-Acosta ha mai detto a tuo fratello che gli ricordava lui da giovane?-
Roy la fissò sorpreso: -Un paio di volte, sì. È una testa di cazzo ma, da qualche parte, deve avere una briciola di cuore. Ely stava passando un periodo di merda: era di nuovo ritornato a farsi per sostenere un provino dopo l'altro e sfondare in qualche film; a un certo punto è incappato nei provini di Aron per una parte da comparsa, la mia, e Acosta l'ha buttato fuori per mezzo errore di dizione. Due giorni dopo, me lo ha riportato coperto di vomito da sbornia. Mi ha lasciato un biglietto con scritto il suo indirizzo e ha detto che Ely sarebbe stato il primo ad avere una seconda possibilità con lui e che non gli conveniva sprecarla-

STAI LEGGENDO
Cinder
RomanceIsabella Cenere sa di pioggia, fuoco di camino, pericolo nascosto e quel qualcosa che a prima vista può sembrare philofobia. Royal di caramello, temporale intrinseco e leone in gabbia. Ely di battute irriverenti, cioccolato al latte e confusione. Mi...