92. Dita rotte

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-Allora?- domandò Royal quando vide Ella uscire dalla stanza degli ospiti.

-La polizia ha detto loro di stare tranquille e chiedere a qualcuno di fidato ospitalità per la notte. Domani sapremo qualcosa anche se, a quanto ho capito, un paio di poliziotti non erano sicuri che Leen stesse dicendo la verità- Sabe si sedette al desco, cercando di calmare i battiti impazziti del suo cuore che fino al rientro dall'America era tornato a battere normalmente.

-Posso accompagnarle io in centrale, domattina- si fece avanti Royal -Magari riusciamo a far capire che non sta scherzando, che non si sta divertendo-

-A questo punto porto io Alice a scuola prima di andare all'università- scosse la testa Michael -E tu porti direttamente Aileen e sua madre in centrale. Alice arriverà un po' prima in classe ma quelle due non staranno in pena tutta la mattina. Almeno spero-

Caes posò una tisana davanti a Sabe, incoraggiandola a prenderne almeno un paio di sorsi: -Va bene. Io vi raggiungerò appena possibile. Non si capisce molto di quel che sta facendo White ma ignorare la cosa non è il modo giusto di affrontare il problema-

Royal aprì gli occhi, nel dilucolo di quel giorno assurdo, una strana sensazione alla bocca dello stomaco.

Scostò i capelli dal viso di Ella e si sforzò di sorridere nonostante tutto: -Svegliati, impiastro-

Lei mugugnò, aprendo gli occhi: -Non hai nessun altro da tormentare?-

Vide Sabe spegnersi, rammentando cosa stava succedendo: -Sei riuscito a dormire un po'?-

Roy salzò per recuperare il cambio dal borsone della sera prima: -Un paio d'ore più di te, credo-

Cenere sospirò tirando via le coperte: -Quindi ben tre ore e mezza. Ottimo!

-Ti faccio un tè e vado a svegliare Rose e Leen, okay?- Roy le dette un bacio sulla fronte prima di lasciarla sola nella stanza con uno spiacevolissimo nodo in gola.

-Trentotto gradi- Sabe accarezzò la testolina accaldata di Darrel, riprendendosi il termometro -Vuoi guardarti un film?-

Il bambino annuì e la sorella gli passò il portatile: -Vado a farmi una doccia veloce, okay? Se hai bisogno, chiama-

-Che cosa è successo ad Aileen? È tornato quell'uomo cattivo?- domandò il bambino.

-Più o meno- sospirò la sorella -ma stiamo cercando di sistemare la cosa-

-E come?- si tirò a sedere Darrel.

"E con che cuore si dice a un bambino che non lo sanno neanche gli adulti?" si chiese Ella lasciando una carezza sulla guancia bollente del piccolo.

-Compilate il modulo e sedetevi- fece l'uomo dietro alla scrivania a Royal che sospirò, preparandosi a eseguire.

Aileen concluse la chiamata che aveva ricevuto in quel momento: -Caes sta arrivando-

White spense il motore della macchina imprestatagli da un amico, livido.

La creatura si era stancata d'aspettare.

Sabe sinfilò gli slip sotto all'accappatoio; lo specchio le rimandò un volto provato dalla notte insonne incorniciato da ciocche scure e bagnate, simili ad alghe.

Uscì dal bagno per andare a controllare suo fratello: tra febbre e storiella dell'orrore non se la doveva passare troppo bene.

-Come va?- la porta della stanza di Darrel cigolò.

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