capitolo 11.

1.3K 47 12
                                    

cerotti.

"uff, ma quando finisce la lezione?" mi chiede anna bisbigliando.

guardo di nascosto l'orario dal telefono e dico "adess-" ma vengo interrotta dal suono della campanella, che finalmente ci libera tutti.

"finalmente un corno" penso tra me e me, ricordandomi della questione di cico.

io e anna usciamo a passo semi-svelto, cioè lei con passo svelto, io in modo svogliato. arriviamo al cancello della scuola e...cico non c'è.

"lyon! ma cico?" chiede anna.

"ciao ragazze, oggi non è venuto a scuola, quel cretino! mi ha abbandonato e avevamo pure compito di chimica!" risponde lui.

"la sua materia preferita! strano che non sia venuto! t/n, tu che ne pensi?" dice anna.

"ehm, boh. si sarà addormentato tardi, come suo solito"

"già, vabbè, andiamo"

di pomeriggio faccio i compiti con tranquillità, una tranquillità palesemente finta, dato che nei miei pensieri continua ad esserci lui.

anche le cose nella vanilla non sono per niente tranquille, ormai mi sa che siamo alla fine, vogliono cambiare il mondo, e fanno pure bene, almeno questa storia della rapitrice dovrebbe finire qua. nell'ultimo periodo poi è entrato anche un tizio detto "darkultista", non so se sia qualcuno dei ragazzi con un altro account, fatto sta che io sono finita in secondo piano fortunatamente, probabilmente lyon si sarà accorto di tutti gli insulti che ho preso e starà cercando di farmi stare un po' in pace. entro ogni giorno nel server, ma ormai non mi calcolano più.

nei giorni seguenti però succede qualcosa di strano: cico non si fa vedere a scuola, ma neanche nei video e nelle live. un pomeriggio alex mi scrive:

"t/n, la sai la cosa di cico?"

"si, non si fa più né vedere né sentire"

"dobbiamo fare qualcosa!"

"e cosa? io non ho nulla da fare, ormai mi odia, mi detesta, non vuole più vedermi"

inizio a piangere, senza volerlo.

"alex, io non so più cosa fare, anche a me piaceva stare in sua compagnia, mi manca davvero" scrivo poco dopo.

"t/n, non ti preoccupare, vedrai che si farà vedere, lyon lo convincerà"

ma la situazione non mi sembra così semplice. inizio ad agitarmi, e presa dal panico chiamo anna per avere del supporto. appena risponde urlo:

"ANNA! D-DOV'È CICO? DOV'È? CHIEDI A L-LYON D-DI TROVARLO! IO NON CE LA FACCIO P-PIÙ! TI P-PREGO ANNA!"

"T/N! CALMA! CICO È QUA! A CASA NOSTRA!" bisbiglia ma allo stesso tempo urla.

spalanco gli occhi, chiudo subito la chiamata ed esco di casa. non mi ero neanche cambiata i vestiti che ho usato a scuola, ma non mi importava, potevo vedere cico.

quando arrivo finalmente a casa di lyon e anna, vedo loro entrare dentro mentre anna scrive un messaggio al telefono, probabilmente è indirizzato a me, ma prendere il telefono adesso è il mio ultimo pensiero, perché poco più avanti, sul marciapiede...vedo lui.

"CICO!" urlo. lui si gira e rimane perplesso, poi inizia a correre.

lo inseguo con tutte le mie forze, lui è più veloce di me.

"CICO! TI PREGO!"

"V-VAI VIA! IO TI ODIO!" mi risponde, per un secondo rallento ma poi la mia determinazione torna a scorrere nel mio corpo.

corriamo per chissà quanto tempo, attraversiamo strade, parchi, perfino un bosco, poi arriviamo in una piazza quasi vuota. a terra è pieno di sassolini ma anche sassi più grandi, e cico finisce per cadere a terra, strappandosi leggermente i jeans, che erano già leggermente strappati, e sbucciandosi il ginocchio. la ferita è piccola ma esce del sangue, e guarda caso mi ricordo di avere dei cerotti dentro la cover del mio telefono. li porto sempre con me perché sono un'imbranata totale e molte volte mi capita di farmi male nei modi più stupidi.

"cico! tieni questi!" gli dico, avvicinandomi a lui, seduto a terra.

"lasciami stare..." mi risponde, senza neanche guardarmi.

allora decido di metterglieli io.

"ma che cazzo fai? ti ho detto di lasciarmi in pace!" mi rimprovera.

"no, ti sto aiutando"

"ho paura che i tuoi cerotti non potranno curare le ferite che mi hai inflitto al cuore" dice con freddezza.

alzo lo sguardo e incrocio i suoi occhi, finalmente mi sta guardando. non l'avevo mai notato, ma ha dei bellissimi occhi smeraldo.

"lasciami spiegare..." sussurro.

"e spiega, allora"

"lyon mi ha chiesto di diventare la rapitrice. ha creato per la vanilla una storia intrigante e interessante e ha deciso di aggiungere un nemico, io. un nemico spregevole, senza scrupoli, puramente malvagio, che vi ha distrutto chissà quante costruzioni, che vi ha ucciso chissà quante volte, che ti ha dovuto tradire. ma cico, io..."

"eh?"

"io ero felice con te, ero felice quando ti parlavo e non avrei mai voluto tradirti. quando ci vedevamo a scuola ero comunque felice, ma molto più chiusa, perché non potevo dirti che ero la rapitrice, ora che lo hai scoperto, io non ho nulla da nascondere. cico, io vorrei esserti amica, tu sei diventato amico di una persona cattiva, quindi ti prego, diventa amico di una persona che si è pentita di aver fatto quelle brutte cose, anche se non avrebbe voluto mai farle" dico con estrema fermezza, ero sicura di me in quel momento.

"no, non voglio" mi risponde, e sento il mondo piombarmi addosso.

"c-cos-cosa?" singhiozzo, con le lacrime agli occhi.

"pfff, scherzo! dai, come posso non essere amico di una persona che ha i miei stessi gusti musicali, su! alziamoci!" esclama, e si alza, poi mi allunga una mano per aiutarmi a tirarmi su.

io rimango per qualche secondo a fissarlo, sempre con gli occhi lucidi. poi prendo la sua mano e mi rialzo. 

"g-grazie..." sussurro.

"e non piangere!" con le maniche della felpa mi asciuga le lacrime.

"ma adesso parliamo un po' di questa storia della vanilla! veramente sei stata amica di alex per un po'? come ti trattava quando eravate insieme nel vostro castello?" chiede, curioso di sapere i backstage della rapitrice.

"beh, intanto anche ora sono amica di alex! e comunque, era proprio un simp! mi portava sempre i fiori, mi chiamava "mia regina"! madonna, che imbarazzo!"

ed eccoci, a parlare di nuovo come migliori amici, come se nulla fosse successo.

dio, quanto ho sognato questo giorno.

cerotti. cicotobbi×reader!!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora