capitolo 46.

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sì.

cico's pov.

è mattina e sono sul mio letto, mezzo sveglio e mezzo addormentato. beh, diciamo più addormentato che sveglio. ho ancora gli occhi chiusi, mi muovo un po', e sento un qualcosa accanto a me. impaurito, apro gli occhi, e poi li spalanco, c'è t/n qui con me, che dorme, è perfetta, non trovo altre parole. non voglio svegliarla, quindi mi alzo mooolto lentamente per andare in bagno a sistemarmi e vestirmi. 

sto morendo di fame! corro in cucina, e vedo anna e strecatto chiacchierare mentre mangiano. dopo averli salutati, mi siedo e inizio a fare colazione, e loro continuano a parlarsi, anzi, a sussurrarsi all'orecchio.

"hey, ma che vi state dicendo?" chiedo.

"vabbè, a lui possiamo dirlo, no?" domanda strecatto ad anna.

"ovvio! a lui DOBBIAMO dirlo!" risponde lei, poi continua a parlare.

"allora...tra poco è il compleanno di t/n, fa 18 anni, quindi dobbiamo per forza organizzarle una bellissima festa! hai qualche idea su cosa fare?" chiede alla fine. 

eh già, tra poco la piccola t/n non sarà più così piccola!

"mhh, devo pensarci. è importante, quindi voglio rifletterci bene" rispondo, mentre inizio ad immaginare cosa potremmo organizzare, per lei voglio la perfezione.

"di che parlavate?" chiede improvvisamente qualcuno. e chi può essere, se non t/n?

"buondì, t/n! parlavamo di cavolate, come sempre, eheh!" risponde strecatto, cercando di non destare sospetti.

"capisco. cosa potrei mangiareee? uffa, questo posto non ha praticamente cibo!" dice, mentre apre la dispensa piena di tutte le pietanze immaginabili. è carinissima.

"ma se è stracolmo di cibo qua! prendi i cereali, sono molto buoni!" le consiglia anna. lei prende la confezione, la tazza, il latte e il cucchiaio, e poi si siede, ma non accanto a me.

"hey!" dico, per attirare la sua attenzione. lei mi guarda, innocente, non ha capito.

"oh!" dice ad un tratto, poi si alza e si mette finalmente accanto a me, e posso così accarezzarle i capelli. anna e strecatto, assistendo alla scena, si erano praticamente sciolti e sorridevano. t/n mette prima i cereali e poi il latte, e inizia a mangiare. 

dopo un po' mi sorge un pensiero, anzi, una domanda, un dubbio, e il mio cervello fa sì che le parole mi escono sole dalla bocca.

"ma quindi stiamo insieme, no?"

tutti si fermano. anna e stre stavano parlando, ma rimangono con la bocca aperta. t/n stava per mettersi in bocca un cucchiaio di cereali, e anche lei rimane bloccata, con gli occhi spalancati.

"ehm...m-ma con chi parli? eheh..." chiede, imbarazzatissima. quei due sono ancora con la bocca aperta, ma stavano iniziando ad accennare dei sorrisetti.

"vabbè, loro due possono saperlo, no?" chiedo.

"uff...sei un cretino..." sussurra lei.

"SIIIIIIIIIIIIII! EVVIVA! T/NTOBBI!" festeggiano anna e stre, avevano pure preso due bicchieri pieni di latte e stavano brindando, ballando e cantando, ma poi si mettono finalmente in silenzio e si siedono.

"rispondi, t/n!" la incoraggia anna. lei si guarda attorno, imbarazzata, e sorride un po'.

"allora?" le chiedo piano io, accarezzandole leggermente la soffice guancia.

"sì" dice pianissimo e in modo davvero veloce.

"che?" chiedo.

"sì..." ripete, ancora a voce bassa.

"non ti sento, davvero" dico.

"sì" pronuncia ancora.

"scusami, potresti dirlo a voce alt-"

"PEZZO DI MERDA! HO DETTO DI SÌ! MI VERGOGNO, OKAY? MI IMBARAZZO A DIRLO DI FRONTE A LORO, ANCHE SE SONO GLI UNICI INDIVIDUI DECENTI IN QUESTO POSTO! OKAY? ORA FAMMI MANGIARE I CEREALI, CHE MI PIACCIONO MOLTO!" urla, seccatissima. da quel momento in poi in cucina regna il silenzio, ma si sentono anna e stre che gioiscono e ridacchiano, mentre io nuoto tra i miei pensieri e sorrido come un ebete.

mi ha davvero detto di sì? lei, la ragazza che per me è qualcosa di irraggiungibile per una persona come me. io sono normale, lei e le sue qualità vanno oltre il tetto di questa villa, vanno oltre il cielo e oltre le nuvole, e raggiungono infine livelli che neanche lo spazio può pensare di superare. uno stupido ragazzo come me, un po' goffo, a volte estroverso ma a volte tremendamente introverso, che ascolta musica triste, è davvero riuscito a conquistare la cosa più pura e straordinaria che sia mai esistita al mondo? sì, ci sono riuscito. questa è la vera felicità per me.


t/n's pov.

questi cereali sono proprio buoni, e questa è sicuramente una delle mattinate più belle della mia vita. ricorderò per sempre il sapore di questa colazione, e lo assocerò al calore, all'affetto, all'amore per cico. 

gli ho detto di sì. gli ho detto che stiamo insieme. gli ho detto che è il mio fidanzato. eppure, mi sembra incredibile, che io, una stupida ragazza che fino a poco tempo fa era scappata dai suoi genitori, adesso sia felice. non conoscevo la felicità, almeno, non quella vera. 

conoscevo un'idea di felicità che mi ha trasmesso la società. la felicità "comune" è ridere e sorridere, magari in compagnia di qualcuno. io, che sono sempre stata sola, ho conosciuto poche volte perfino la felicità comune, invece adesso sto finalmente conoscendo e amando la vera gioia, la vera felicità, e per me, questa felicità si chiama cico. 

i suoi capelli rossi e i suoi occhi verdi sono bellissimi, ovviamente, ma non sono nulla paragonati a ciò che c'è dentro di lui. è così educato, divertente e dolce in un modo totalmente diverso dalle altre persone. io non capisco, non capisco proprio come io sia stata così fortunata.

finisco di mangiare, e lo guardo. sorride, mentre pensa a qualcosa. starà pensando a me? sarebbe un onore.

"sì, sto pensando a te" mi dice, e divento rossa in viso. come ha fatto? non lo so. nella mia testa inizia a emergere il pensiero che siamo da sempre stati collegati da quel famoso filo rosso. è destino, ormai ne sono certa.


-spazio prezzemolo e finocchio!! 

DAI che domani è venerdì, manca poco e potete riposarvi!! 

cerotti. cicotobbi×reader!!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora