capitolo 15.

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piove.

"allooora..."

"ALLOOOORA?" diciamo insieme.

"vabbè raga voi lo sapete, devo dirlo principalmente a t/n" ci dice lyon.

"OOOH! HO CAPITO! EHEHEHEHHE SIIII!" urla alex.

"allora, come voi ormai sapete bene, ogni anno appena finisce la scuola andiamo tutti in vacanza in una villetta insieme vicino al mare, t/n, vorremmo invitare pure te, se sei d'accordo!" mi propone. sono un po' sbalordita, ma anche tanto felice! però...gli esami di maturità...

"ma, gli esami?" chiedo.

"beh, dobbiamo farli anche noi! studieremo comunque lì, tanto non durano molto!" mi risponde anna.

"dai ti prego!" mi implora cico, poi si aggiunge pure alex.

"ma non voglio disturbar-"

"MA CHE DISTURBARE!!!" urlano tutti insieme.

"e allora...va bene dai!" accetto alla fine, tutti festeggiano insieme.

"SIIIII! ADESSO ANDIAMO A MANGIARE UNA PIZZA!" propone alex, in effetti si era fatta ora di cenare.

andiamo ad una pizzeria che si trovava là vicino e passiamo una bellissima serata. finalmente tutto si è risolto anche con gli altri wgf, almeno quelli che oggi erano presenti, inoltre abbiamo avuto la possibilità di conoscerci meglio.

la sera ci salutiamo e ci dividiamo. io inizio a incamminarmi verso casa, ma inizia a piovere.

"ma porca di quella..." sussurro.

continuo a camminare e non posso far altro che sorridere pensando alla splendida serata. improvvisamente però sento dei passi sempre più veloci e più vicini.

"T/N!"

mi giro.

"cico!" rido, vedendo il ragazzo correre verso di me, mezzo bagnato.

"sta piovendo!" mi dice.

"oh, veramente? oddio! grazie per avermelo detto! adesso cambia tutto!"

"eddai! volevo dire che...cioè...non dovresti andare da sola! in verità volevo portare un ombrello ma l'ho dimenticato!" dice.

"IDIOTA! AHAHAH!" inizio a ridere, poi si aggiunge pure lui.

"DAI, SBRIGIAMOCI! CORRIAMO!" propongo, lui accetta, allora iniziamo a correre sotto la pioggia, ridendo come dei cretini. è una bella scena: due semplici ragazzi che corrono veloci mentre il cielo gli butta addosso un'infinità di piccole goccioline, i lampioni illuminano la strada buia di un colore giallo-arancione. la strada, le macchine, i cartelli e i pali sono fradici e ci offrono la loro compagnia solo per qualche secondo, dato che li sorpassiamo subito.

arriviamo a casa completamente fradici e senza fiato, un po' per la corsa, un po' per le risate. è stato uno dei momenti più belli della mia vita.

"bene, missione compiuta! ora me ne torno a casa!" esclama lui, lo interrompo subito con un "ma che dici, coglione! dopo tutta la strada! almeno entra e aspetta che smetta di piovere! io ho dormito a casa tua senza motivo, è ora di ricambiare il favore!"

"ma-"

"DAIII!" inizio a spingerlo verso la porta, ma lui è pesantissimo per me.

"HAAHAHAH MA COSA STAI FACENDO?" chiede divertito.

"uuuffaaa! muoviti ed entra! siamo completamente zuppi!" mi lamento.

"okaaay, andiamo!" dice, e finalmente possiamo entrare.

"allora, fatti subito la doccia, se no mi sporchi tutto! ci penso io ad asciugarti i vestiti" ordino.

"hey! calma, calma, chiedimi per favore!"

vado in cucina e prendo una padella, appena mi vede corre subito in bagno e mi lascia i vestiti di fronte alla porta.

appena finisce trova sul tavolo una zuppa calda e i suoi abiti, io vado subito a lavarmi.

dopo una ventina di minuti torno anche io, e lo trovo seduto, non ha toccato la zuppa.

"ma...la mia zuppa! non ti piace?" chiedo dispiaciuta.

"no, no! ti stavo aspettando! è ancora bollente!" risponde, "tranquilla! a te non farei mai una cosa del genere!" mi dice poi, io arrossisco.

"perché sei tutta rossa?" mi chiede, con uno stupido sorrisetto in faccia, io mi ero seduta accanto a lui.

"perché sta zuppa è caldissima, ovviamente!" rispondo.

finita la zuppa, gli chiedo se gli fosse piaciuta.

"si! falla di nuovo, qualche volta, magari quando saremo sposat-"

"COSA?!"

"NIENTE!"

"lasciamo perdere, ti va di giocare al computer? a quel famoso gioco dove ti credi fortissimo?"

"io SONO fortissimo in quel gioco!" si vanta.

"ma se muori cadendo dai palazzi!" dico, e ridiamo insieme.

facciamo qualche partita. io gioco e lui guarda, per darmi qualche consiglio.

"no, no e NO! sei scarsissima veramente! con quest'arma devi muoverti in questo modo, guarda!" dice, e mette la mano sopra la mia, che era sopra il mouse. arrossisco totalmente.

"c-c-" provo a dire.

"cosa?" chiede, sorridendo.

"niente..."

continuiamo così per un po', poi improvvisamente il computer crasha.

"NO, TI PREGO! IL COMPUTER CHE MI HA PRESO LYON, PER FAVORE!" urlo, quel computer è troppo prezioso, non solo per il suo prezzo.

"hey, tranquilla, ho capito che è successo, niente di che, ci metto poco ad aggiustarlo" mi tranquillizza lui.

"g-grazie"

inizia a smanettare e fa cose davvero strane. dopo venti minuti ancora nulla. io inizio a sbadigliare, si era fatto davvero tardi.

"senti, tu vai a dormire, lasciami le chiavi, così poi torno a casa" propone.

"coglione, ancora sta piovendo. tu dormi qua, ho detto che devo ricambiare il favore. ma ci senti quando parlo?" dico, con un tono estremamente minaccioso.

"o-okay, ma vai a dormire almeno, va bene? t/n? hey?" si gira, e vede che stavo già nel mondo dei sogni, sorride, e torna a lavorare sul mio computer.

cerotti. cicotobbi×reader!!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora