rapitrice.
mi sveglio, ancora stretta a lui, e mi alzo, sentendo le voci degli altri che probabilmente stanno già facendo colazione. dopo essermi sistemata mi reco in cucina, e vedo che sono tutti seduti, non stanno mangiando, ma discutono di qualcosa, e appena mi vedono, si fermano.
"o-oh, t/n, potresti andare a chiamare cico?" mi chiede lyon. c'è qualcosa di strano in lui. torno da dove ero venuta e mi avvicino pian piano a cico.
"cico, sei sveglio?"
"no"
"idiota, alzati, lyon mi ha detto di chiamarti" gli dico. dopo altri 5 minuti finalmente si decide ad alzarsi e possiamo quindi andare insieme in cucina.
"sedetevi" ci dice anna.
siamo tutti seduti al tavolo, lyon è messo a capotavola, e io sono di fronte a lui. ci stiamo guardando negli occhi. alex decide poi di rompere il ghiaccio.
"allora, amici, parliamo un po'..." dice, imbarazzato.
"c-che succede?" chiedo.
lyon sospira, e anna gli mette una mano sulla spalla.
"è preoccupante?" chiedo, e cico poggia la sua mano sulla mia, che era ferma sulla mia gamba.
"no, no...è solo che è difficile dirlo, ecco..." dice ettore.
"non è vero, dai!" lo incoraggia giorgio, felice.
"non fatemi preoccupare, forza" dico.
"t/n, noi vorremmo che tu entri a far ufficialmente parte dei wgf, come la rapitrice" mi spiega. rimango a bocca aperta, con gli occhi spalancati, e il cuore che mi trema. era da molto tempo che non si parlava della rapitrice. posso tornare a impersonarla? no.
"no" rispondo. "rifiuto" continuo. tutti mi guardano perplessi, tranne cico e alex, che sanno veramente quanto ho sofferto.
"voglio dire, tutti i fan come la prenderanno? mi hanno già odiata abbastanza, direi" dico ancora, e mi alzo. lyon mi segue con lo sguardo.
"ti faremo diventare nostra alleata, t/n! non succederà ciò che è già successo!" prova a rassicurarmi anna.
"per evitare che q-qualcosa si ripeta, forse n-non dovremmo neanche menzionarla" dico, con gli occhi lucidi, ed esco dalla villa.
inizio a camminare molto velocemente, ma verso dove? non lo so. dove mi stanno portando le mie gambe? in un posto lontano. e perché me ne sono andata? potevo semplicemente rifiutare e basta. penseranno che io mi sia arrabbiata, quando veramente sono solo ferita. il capitolo "rapitrice" era ormai chiuso, e allora perché? perché chiedermi di tornare? perché sto andando via? sto esagerando. inizio a correre, con le lacrime agli occhi. per strada non c'è quasi nessuno, e anche se fosse pieno di gente, non me ne fregherebbe nulla. la mia mente sta combattendo, tra momenti di "perché non sto tornando a casa?" e momenti di "devo andare più lontano". improvvisamente rallento, perché mi accorgo di essere arrivata dove la mia anima, dove il mio cuore e dove la mia intera essenza volevano portarmi. salgo delle scale, e mi ritrovo sopra uno scoglio, con sopra una panchina. mi ci siedo sopra, e posso finalmente rilassarmi. qua non esiste la rapitrice, qua c'è solo t/n, e un giorno ci furono anche t/n e cico, insieme.
cico's pov.
"per evitare che q-qualcosa si ripeta, forse n-non dovremmo neanche menzionarla" dice t/n, con gli occhi lucidi, ed esce dalla villa. appena chiude la porta, c'è un silenzio che fa rabbrividire, e le facce di tutti non sono per niente felici.
"io lo sapevo che non era una buona idea" dice alex, piano, e giorgio lo abbraccia per tranquillizzarlo. io guardo lyon, e lui guarda me.
"lo sai che non volevo, cico..." mi dice.
"lo so, lo so, è che quella cicatrice non le è ancora guarita" rispondo. le fa ancora male. per un po' di tempo è stata spensierata, ma purtroppo le abbiamo fatto tornare in mente quel ricordo.
"non volevamo assolutamente ferirla e farle ricordare quello che è successo" commenta anna, con un tono al dir poco tristissimo.
mi alzo, e vado nella mia camera, pieno di pensieri. mi vesto in fretta e mi metto le scarpe, 2 minuti dopo sono già fuori casa per cercarla. gli altri volevano venire con me, ma credo sia meglio di no. dove potrebbe essere andata? lei non conosce benissimo questi posti, quindi potrebbe anche essersi persa. avrà il cellulare con lei? provo a chiamarla, nessuna risposta. non so proprio cosa fare. inizio a camminare, e pensare.
la rapitrice. da tanto non sentivo questo nome. mi ricordo cos'ho passato, mi ricordo cos'ha passato. non dimenticherò mai quel giorno in cui si è messa a piangere, di fronte a me, perché i ragazzi la odiavano. adesso però la amano, e per sbaglio le hanno fatto tornare in mente ciò che era successo. ma t/n lo sa che non è colpa loro, è andata via solo perché aveva bisogno di liberarsi dai pensieri. devo trovarla.
"oh, ops, scusami!" mi dice una vocina. ho urtato un bambino per sbaglio.
"no, scusami tu. mhhh, senti, non è che per caso hai visto una ragazza un po' più bassa di me...che indossava..."
"...una maglietta bianca e dei pantaloncini neri? si, è andata da quella parte!" dice, e con il suo dito indica la direzione che dovevo seguire.
"grazie!" dico, e corro via. dopo qualche minuto, mi trovo di fronte al mio posticino speciale, lo scoglio con la panchina. che t/n sia là? boh, vale la pena provare. salgo piano le scale, e man mano inizio ad intravedere la panchina, sopra c'è una figura indistinguibile. sorrido. ti ho trovata.
t/n's pov.
il mare oggi è proprio calmo, mi ha aiutata a distrarmi. sento dei passi rumorosi e veloci, come se qualcuno stesse correndo. beh, a volte qualcuno viene a correre qua, chissà con che voglia. immagina svegliarti presto e andare a correre, che pall-
"a che pensi?" qualcuno interrompe i miei pensieri. è la sua voce. la riconoscerei tra mille. sorrido. grazie a dio, mi hai trovata.
-spazio prezzemolo e finocchio!!
ciao bellissimi amici, come state? se tutto va bene dovrei riuscire a pubblicare anche più tardi, non so se farlo prima o dopo la live, dipende jdjdhdj COMUNQUE passate una splendida domenica, ciao ciao ♡
STAI LEGGENDO
cerotti. cicotobbi×reader!!
Romance"ho paura che i tuoi cerotti non potranno curare le ferite che mi hai inflitto al cuore" "lasciami spiegare..." t/n è la rapitrice, spietata nemica dei wgf nella loro vanilla. troverà degli alleati, ma non filerà tutto liscio. dovrà tradire, dovrà...