capitolo 26.

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la notte, tante stelle, due cretini e uno skateboard.

durante la serata proviamo tante altre giostre altrettanto divertenti, ma devo dire che la più emozionante è stata proprio l'autoscontro. torniamo a casa tardi, sono tutti stanchi, ma io proprio no. sono ancora euforica e piena di energie.

"cioè, tutti stanno crollando, e tu sei ancora così vivace?" mi chiede cico, divertito, ci troviamo nella mia stanza.

"SI! È STATO BELLISSIMO! voglio andarci di nuovo!"

"poi ti ci porto ancora, allora" risponde, arrossisco di botto.

si siede sul mio letto, e poi si lascia cadere. io mi siedo accanto a lui e lo guardo dall'alto, sorrido.

"che sorridi?" mi chiede.

"e tu che guardi?" rispondo prontamente.

"la tua bellezza"

"smettila" gli ordino.

"no"

"si"

"no" dice ancora, e mi tira per un braccio, adesso sono anche io sdraiata, di fronte a lui, molto vicina.

"la nostra macchina era quella con la ship migliore" dice, inutile dire che sul suo viso è presente il solito sorrisetto.

"ma bastaaa! smettila!"

"uffa, va bene, me ne sto andando!" dice, e si alza, ma lo fermo.

"no! non ho sonno, ho bisogno di fare qualcosa"

"che vuoi fare?"

"parlare, dato che stai morendo e non sai fare altro, ma sei un vecchio, che vai a letto presto?" dico.

"mi stai provocando?"

"n-no"

mi si avvicina terribilmente, io indietreggio e pian piano arrivo con le spalle al muro, si avvicina ancora un po' e mi dice:

"guarda che ho energie per fare di tutto, io"

"h-ho capito...che ne pensi se saliamo sul tetto e..."

"e?"

"aspetta, devo pensare...posso provare il tuo skate?" chiedo.

"chiedi per favore"

"uffa, per favore" dico, dopo aver alzato gli occhi al cielo.

finalmente si allontana dal mio viso e va a prendere il suo skateboard. saliamo sul tetto, e lui si siede.

"e...come si fa?" chiedo.

"sali, e spingi con il piede" dice, e poi sbadiglia.

"uh, ci provo...WOAAH" stavo già per cadere, lui si mette a ridere.

"dai, non ridere, aiutami!"

"mi piace guardarti"

"ma sei ubriaco? alza il culo e aiutami, per favore!"

finalmente si alza e mi dice di risalire sulla tavola. mi tiene le mani e inizia a farmi muovere pian piano.

"ora dai una spinta LEGGERA, non come l'altra volta!" mi ordina.

lo faccio, e la velocità aumenta leggermente, lui mi lascia le mani, e mi spavento un po'.

"n-no ti prego aiutami!"

"HAHAHAHA, FAI MORIRE"

"SMETTILAAA!"

passiamo il tempo così, fin quando non mi stanco anche io. allora ci sediamo, e guardiamo insieme le stelle.

"oddio, guarda quella quanto è luminosa!" dico, indicando una piccola stellina, molto più luminosa di quelle che la circondavano. però non ottengo risposte, giro un attimo la testa, e vedo un magnifico esemplare di cico dormiente, con la testa appoggiata sulla mia spalla.

"cico, svegliati! andiamo a dormire, vah" gli sussurro, lui apre piano gli occhi.

"mmmmhhh, io sto bene così" risponde.

"e se per caso qualcuno dovesse venire qui?" ipotizzo, lui allora si alza in fretta, ed entriamo insieme dentro, ci diamo la buonanotte e andiamo a dormire.

cerotti. cicotobbi×reader!!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora