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Cheryl

<<Ve lo giuro, mi ha interrogata senza preavviso e mi ha messo una D, la professoressa Lopez sa essere davvero una stronza>>

Stavamo camminando per i corridoi intente a raggiungere la palestra visto che a quell'ora avrei dovuto valutare alcune ragazze per la selezione delle cheerleader e Josie continuava a lamentarsi con me e Sophie della sua insufficienza a spagnolo.

<<Anche se te lo avesse comunicato con anticipo non avresti studiato>> Mi scostai i capelli dietro le spalle girandomi a guardarla, lei aveva un'espressione quasi stupita in volto.

Spalancai la porta dello spogliatoio e mi diressi immediatamente al mio armadietto per appoggiare lo zaino, non ci saremmo dovute cambiare oggi.

Sentii le ragazze vociferare su quanto i loro seni si fossero ingrossati e le lasciai perdere.

Poi sentimmo di nuovo le porte aprirsi, nessuno fiatò, mi girai con calma e notai tre ragazze sulla soglia della porta che si guardavano un po' imbarazzate.

Veronica Lodge, Elizabeth Cooper e...Toni Topaz.

<<Questa non è la biblioteca, mi sa che avete sbagliato posto>> Ridacchiò Midge facendo spuntare un sorriso di scherno sul viso di tutte, io nel frattempo stavo osservando quella che da tempo aveva occupato un posto nella mia abitazione.

Stava in piedi anche se le gambe le tremavano leggermente, le guance avevano assunto una leggera sfumatura di rosa, i capelli erano racconti in una coda alta e due ciocche rosa le ricadevano sul viso, però era l'unica che tra le mani non aveva una busta di plastica contenente la divisa delle Vixens come le altre due ragazze.

Per un secondo mi guardò tutta ma poi affogò nuovamente nelle mie sfere.

I miei occhi la catturavano, la imprigionavano e l'avrei tenuta con avidità tra le sbarre delle mie iridi.

<<Midge Klump, non sei mai stufa di fare battute scontate come questa?>> Disse la corvina, tra le tre era sicuramente quella che aveva meno timore di intraprendere una discussione.

Sorrisi appena mentre chiusi l'anta di metallo attirando l'attenzione di tutte nella stanza.

<<Vixens andiamo fuori visto che devono cambiarsi, tra cinque minuti vi voglio di la pronte per l'audizione>> Non diedi loro nemmeno il tempo di rispondere, uscii seguita dalle ragazze facendole sedere sul pavimento nell'attesa.

<<Hai sentito come mi ha risposto quella novellina? chi si crede di essere>> Mi si avvicinò la ragazza dai capelli corti.

La ignorai e le richiamai in modo che si spostassero dal centro campo.

Le loro scarpe da ginnastica nuove stridevano contro il pavimento ben lucidato della palestra.

Avevano tutte e due i pantaloncini corti e la maglietta corta bianca con le maniche gialle, Veronica aveva le mani poste sui fianchi in segno di sfida, la biondina le braccia incrociate contro il petto e lei si mordeva l'interno guancia.

Davvero insolito.

<<Ok, chi vuole partire?>> Ero l'unica in piedi mentre tutta la squadra era seduta sulle panche dietro di me pronte ad osservare un qualsiasi movimento sperando in un qualche sbaglio.

Mormoravano fastidiosamente così le zittii bruscamente girandomi verso le tre ragazze di fronte a me.

<<Pensavano di fare una coreografia insieme, se non è un problema>> Mi stupii sentire la sua voce rimbombare per tutta la palestra, mi avvicinai di qualche passo a lei sentendola deglutire, potevo quasi percepire il battito accelerato del suo cuore.

let's save ourselves from this hellDove le storie prendono vita. Scoprilo ora