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Cheryl

<<Ti amo Cheryl>> Mormorò sospirando mentre muoveva abilmente le sue dita dentro di me.

Portò l'altra mano intorno al mio collo stringendo la presa.

<<Questo è-è amore?>> Balbettai con il sudore che scendeva lungo la mia fronte, volevo che smettesse, lo volevo con tutta me stessa.

<<Si, questo è amore>> Chiusi fortemente le palpebre sperando che così facendo lei si sarebbe volatilizzata, ma le spinte che continuavo a sentire rivelavano il contrario.

Quando la tortura finì, lei uscì dalla stanza ed io ripresi il mio intimo che era finito a terra insieme alla gonna.

Mi rannicchiai sul letto portando le ginocchia strette al petto, ero così debole.

Rabbrividii quando sentii dei leggeri rintocchi contro la porta, sperai vivamente che non fosse lei.

<<Ti prego no>> Sussurrai mentre il mio corpo tremava dalla paura.

Sentii due mani posarsi sulle mie braccia.

<<Cher, sono io>> Alzai lo sguardo riconoscendo gli occhi azzurri di mio fratello.

Gli buttai le braccia intorno al collo stringendolo forte piangendo sulla sua spalla.

Mi accarezzò la schiena per cercare di farmi calmare.

<<Che è successo?>> Non gliene avevo mai parlato, Megan diceva che era una cosa tra me e lei.

<<Megan...>> Singhiozzai il suo nome piangendo ancora più forte.

<<Che ha fatto Megan?>> Domandò a bassa voce asciugandomi le lacrime con i pollici.

<<Mi ama troppo JJ>>
<<Come sarebbe a dire?>> Corrugò la fronte, aspettò che mi calmassi prima di farmi continuare, aveva molta pazienza quando si parlava di me.

<<Fa delle cose...mi tocca ovunque>> Con una mano tracciai tutto il mio corpo.

Il viso di mio fratello era sempre più sfocato grazie alla quantità di lacrime stanziate nei miei occhi velati di uno strato rossastro.

<<Mi ama troppo>> Ripetei accasciandomi contro di lui.

<<Cher, lei non ti ama affatto>> Mi accarezzò gentilmente la nuca facendomi allontanare un po' dalla sua spalla per guardarlo.

<<Ma lei-lei ha detto che...>>
<<Si sta approfittando di te, non ti ama>> Mi accarezzò il viso cercando di farmi capire.

Tornai a singhiozzare e a stringere in due pugni la sua maglietta dei Green Bay Packers.

<<Mi aveva fatto credere che l'amore fosse ciò che mi faceva lei, ed io sperai che non l'avrei mai provato con un'altra persona se avessi dovuto rifare quello che mi faceva Megan>> Scossi la testa sorridendo amaramente.

Eravamo distese una di fronte all'altra, lei allungò una mano sul mio fianco accarezzandolo dall'alto al basso.

<<È una persona orribile>> Mormorò facendomi annuire.

<<Ora dov'è?>>
<<È stata ricoverata, non so dove, non me l'hanno mai voluto dire per la mia salute mentale>> Mi spostò i capelli dal viso sorridendomi dolcemente.

<<Hai mai visto il lago che c'è qui?>> Cambiai argomento in modo immediato.

Lei non chiese altro di Megan, rispettava il fatto che le avrei raccontato quando me la sarei sentita.

let's save ourselves from this hellDove le storie prendono vita. Scoprilo ora