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Cheryl

Percepivo il calore del suo corpo accanto a me, adoravo quando rimanevamo a dormire insieme, mi piaceva l'idea di svegliarmi prima di lei per poterla ammirare nella sua quiete.

I capelli coprivano maggior parte del cuscino, aveva una mano chiusa a pugno vicino al mento e le sue labbra carnose semiaperte.

Voglio sentirle sulle mie.

Dopo poco aprì gli occhi e sorrise, avevo il gomito appoggiato al materasso e allungai l'altro braccio per accarezzarle la guancia con il pollice.

Le spostai una ciocca di capelli dietro l'orecchio e le premetti un bacio tra le sopracciglia.

<<È sempre piacevole trovarti qui la mattina>> Mormorai con voce ancora roca.

La sua mano coprì perfettamente la mia e finì per intrecciare le nostre dita, portò il dorso della mia mano alle labbra e ci lasciò un piccolo bacio.

<<Non temere, quando andremo a convivere potrai trovarmi qui tutte le volte>>

Feci una faccia sorpresa difronte a quella affermazione, mi fissava intensamente e non sembrava per niente contrariata da ciò che aveva detto.

<<Dove andremo a convivere?>> Domandai tirandola più vicina a me.

Le nostre ginocchia si scontrarono sotto il piumone.

<<Io direi in una bella casa con un grande giardino sul retro, vivremo lontano da qui naturalmente>>
<<Naturalmente>> Ribattei sentendola ridere lievemente, la sua risata mi mandava in subbuglio lo stomaco ogni volta.

<<Forza, dobbiamo andare a scuola>> Percorsi il suo fianco con una mano alzandole di poco la maglietta del pigiama.

Sbuffò rotolando sullo stomaco, stringendo il cuscino contro la testa.

<<Devi sempre rovinare questi momenti?>> La sua voce era attutita dal materiale morbido del cuscino, la girai facendole scontrare la schiena contro il materasso.

La sentii deglutire non appena mi vide a cavalcioni sopra il suo corpo.

Mi avvicinai con il busto piegando la schiena, un braccio si tese trovando spazio accanto alla sua testa.

Le nostre labbra si sfiorarono brevemente, l'attesa pareva snervante.

<<Non ti bacerò con l'alito mattutino>> Mi spostai e lei si alzò immediatamente mettendosi seduta sul letto.

<<Oh no, tu non puoi fare così>> Esclamò frustrata.

Non riuscivo a prenderla seriamente con un pigiama a scacchi e i capelli scompigliati.

<<Ti ho dato un motivo in più per alzarti, mi ringrazierai>> Mi strinsi nelle spalle raccogliendo i vestiti, le lanciai un'ultima occhiata prima di entrare nel bagno.

Chiusi la zip laterale della gonna nera e mi infilai un maglione rosso fin troppo attillato.

Bagnai lo spazzolino con un po' d'acqua, afferrai il tubetto di dentifricio alla menta spremendone un po' tra le spatole.

Sfregai velocemente i denti e la lingua, alzai lo sguardo verso lo specchio notando una figura appoggiata allo stipite della porta.

Sentivo i suoi occhi dappertutto eppure guardava solo il mio riflesso nello specchio.

Mi scostai i capelli dietro le spalle e sputai i residui di dentifricio stanziati nella mia bocca nel lavandino.

Toni avanzò di qualche passo, sentii entrambe le sue mani stringermi i fianchi, le sue braccia piano piano mi fasciarono delicatamente lo stomaco e appoggiò la testa sulla mia spalla.

let's save ourselves from this hellDove le storie prendono vita. Scoprilo ora