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Toni

<<Ricordami perché dovrei farlo?>> Mi chiese Cheryl sospirando mentre guardava la vetrata del locale dall'interno della macchina.

<<Per me, lo fai per me>> Mi girai sul sedile del passeggero girandole il viso nella mia direzione.

<<Nessuno è mai morto per un pranzo>>
<<Io dico di sì, hai mai sentito parlare del pranzo di Richard Gere?>> Alzai un sopracciglio confusa non capendo cosa centrasse.

<<No>>
<<Appunto, non c'è stato nessun pranzo perché lui è morto l'attimo prima>>
<<Okay, te lo sei inventata>> Scossi la testa trattenendomi dal ridere.

<<Ora andiamo>> Scesi dalla macchina sentendola ancora lamentarsi mentre usciva anche lei.

<<Allora se non è mai morto nessuno per un pranzo, chi ti dice che non sarò io la prima?
mi avrai sulla coscienza a vita>> Alzai gli occhi al cielo salendo gli scalini del Pop's.

<<In quel caso sarò così assalita dall'angoscia che mi farò bruciare come Petronilla De Meath per godere di una morte atroce e poi mi farò seppellire di fianco a te così che la mia anima salderà i conti con la tua>> Le aprii la porta, il campanello posto al di sopra tintinò leggermente segnando il nostro arrivo.

<<Non sei divertente>> Avanzò verso un tavolo delle file centrali accomodandosi sul divanetto di pelle rosso.

<<Io credo di sì>> Controllai dalla finestra l'arrivo delle due ragazze che però sembrava non arrivare.

Presi la mano di Cheryl intrecciando le sue dita pallide con le mie baciandone il dorso cercando di non farmi notare troppo.

<<Grazie di essere venuta>> Mormorai vedendola sorridere.

<<Avresti insistito per non so quanto tempo, quindi ti ho risparmiata>>
<<Troppo gentile da parte tua>> Continuai a guardarla ancora per poco perché la nostra attenzione venne catturata dalle mie amiche che si sedettero di fronte a noi.

<<Scusate il ritardo>> Disse mortificata Veronica mettendo la sua borsa affianco a lei.

<<Non preoccupatevi>> Sorrisi ad entrambe che poi presero a guardare la ragazza di fianco a me.

<<Oh, ciao>> Disse dopo qualche istante stringendo più forte la presa sulla mia mano.

<<Uhm...io direi di ordinare>> Prendemmo un menù ciascuna scegliendo la pietanza da consumare.

<<Avete deciso?>> Si avvicinò a noi un ragazzo mentre si affrettava ad aprire il tappo della penna.

Dopo aver detto ciò che volevamo al cameriere se ne andò in cucina a portare gli ordini.

Un silenzio imbarazzante ci avvolse mentre la mia gamba rimbalzava ansiosamente al di sotto del tavolo.

<<Oddio, questa è Killer Queen, la adoro>> Disse Cheryl d'un tratto mentre la canzone risuonava dal jukebox.

<<Anche tu fan dei Queen?>> Domandò Betty ringraziando il cameriere per i frappè che aveva appena posato sul ripiano.

let's save ourselves from this hellDove le storie prendono vita. Scoprilo ora