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Toni

<<Ho appena finito di parlare con mia madre>> Invasi la stanza di Cheryl, chiusi la porta dietro di me e lanciai le pantofole in modo da potermi sedere sul letto.

<<Cosa ti ha detto?>> Mi domandò dal bagno.

<<Niente di che, mi ha chiesto come vanno le cose con James...e con te>> Mi contorsi nervosamente le dita delle mani.

Avevo un ottimo rapporto con mia madre, le raccontavo qualsiasi cosa, era l'unica a conoscenza della mia relazione.

L'opinione di mia madre era sempre stata molto importante per me, e aveva approvato Cheryl.

<<Ah si?>> Uscii dal bagno.

Aveva i pantaloni della tuta grigi, un top sportivo e i capelli umidi le ricadevano oltre le spalle, aveva qualche goccia d'acqua sul seno e sull'addome.

L'osservai attentamente, deglutendo non appena i miei occhi si posarono sulle sue cime.

<<Allora?>> Mi domandò nuovamente, non avevo notato che si fosse avvicinata al letto e che fosse addirittura davanti a me.

Mi leccai lentamente le labbra e borbottai qualcosa di incomprensibile, aveva ancora lo stesso effetto su di me, proprio come la prima volta.

<<S-si, abbiamo parlato di te e ha detto che vuole conoscerti>>

Trattenni il fiato non appena mi ritrovai il suo viso di fronte al mio, aveva le ginocchia a terra e aveva i palmi delle mani sulle mie ginocchia ricoperte dai soliti pantaloni del pigiama a scacchi.

<<Anch'io voglio conoscerla>> Sussurrò ad un centimetro dalle mie labbra, era tremendamente difficile non avvicinarmi ancora di più.

<<Sul serio?>> Le domandai con il fiato corto.

Con un dito mi scostò una ciocca di capelli che mi era ricaduta di fronte agli occhi, le sue braccia si tesero accanto ai miei fianchi e le sue labbra erano sempre più vicine.

Il suo profumo mi faceva girare la testa.

<<Si>>

Premette lentamente le labbra sulle mie, il nodo allo stomaco era ritornato, e ogni giorno era sempre più stretto.

La sua lingua si fece spazio nella mia bocca e sfiorò la mia, la tirai dalla bretelle del top per farla avvicinare di più a me.

Le mie mani s'incastrarono tra i suoi capelli ancora umidi, l'eccitazione che provavo era alle stelle.

Indietreggiai non appena sentii che si stava alzando, gattonò sul letto in modo da raggiungermi, mi fece appoggiare la testa sui morbidi cuscini e salì sul mio corpo.

Mise un ginocchio al lato della mia coscia, mentre avvertii l'altro farsi spazio in mezzo alla mie gambe, le aprii involontariamente, non sapevo cosa stessi facendo però sapevo che non volevo smettere.

Il suo ginocchio salii sempre di più fino a raggiungere la mia intimità, premette un po', sempre più forte.

Il mio respiro era affannoso, premetti prepotentemente le labbra contro le sue, sempre di più, non volevo che si staccasse.

Volevo di più.

Premetti il mio centro contro il suo ginocchio, oscillando i fianchi per accogliere il movimento.

Spostò la bocca sulla mia mascella, lasciando dei baci lenti fino al collo, non potevo nascondere la pelle d'oca che si innalzò contro esso nel momento in cui Cheryl prese tra le labbra una parte di pelle, la succhiò varie volte, lasciandoci un piccolo bacio alla fine.

let's save ourselves from this hellDove le storie prendono vita. Scoprilo ora