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Toni

<<Oggi come ti senti?>> Erano passati tre giorni e Cheryl se ne stava ancora stesa sul letto e non sembrava sentir ragioni di uscire dalla sua stanza.

<<Non diversamente da ieri>> Si mise sui gomiti per tirarsi su appoggiandosi sui comodi cuscini con la schiena.

Mi sedetti con cura accanto a lei restando al bordo del letto.

Mi aveva chiesto di non farle troppe domande, così annuii solamente cercando di distrarla.

<<Ti ho fatto le crêpes>> Le mostrai il vassoio che lei prese tra le mani guardandomi scettica.

<<Perché questa faccia stupita?>> Corrugai le sopracciglia confusa.

<<Ti ho detto come voglio la bara? perché altrimenti questo è il momento adatto>> Spalancai la bocca mentre dalle sue belle labbra rosa fuoriuscì una risata divertita.

Era la prima in quei tre giorni.

Mi fermai a guardare il suo sorriso e i suoi occhi un po' più vivi.

<<Come ti permetti, le crêpes sono la mia specialità>> Tenni le braccia strette al petto facendo il broncio.

<<Mi fido allora>> Tagliò una fettina prendendola poi con la forchetta ispezionandola a fondo.

<<Stai esagerando, assaggia>> Battei le mani sul materasso.

<<E va bene, sappi però che al mio funerale voglio solo te e Jason>>
<<Vuoi la tua assassina al tuo funerale?>> Domandai divertita da quella situazione.

<<Ovviamente, immagina che plot twist>> Mi rispose con ovvietà.

Addentò il pezzo di pastella masticandolo lentamente.

<<Non sei una critica gastronomica, ti piace?>> Le mossi un ginocchio da sopra il piumone.

<<La mia morte avverrà più avanti, devo ammettere che è molto buona>> Parlò con la bocca quasi piena.

<<Lo sapevo>> Sorrisi avvicinandomi al suo corpo sollevando una mano all'altezza del suo viso.

<<Sei sporca>> Mormorai passando il pollice sull'angolo della bocca portando via lo strato di marmellata pulendomi sul tovagliolo presente nel piatto.

<<Grazie>> Finì di mangiare mettendo il piatto sul comodino e prendendo le sue medicine mandandole giù con dell'acqua.

<<Tua madre ha chiesto come stai>> Le riferii abbassando lo sguardo sui pantaloni del mio pigiama.

<<A Penelope non interessa davvero>> Sbuffò.

<<Sembrava preoccupata...>> La vidi alzare gli occhi al cielo frustrata.

<<Hai detto bene, sembrava, non lo è>>
<<Ti ho raccontato di mia madre, dovresti saperlo>> Proseguì facendomi mordere nervosamente il labbro inferiore.

<<Si, scusa->> Prima che potessi dire altro mi sentii tirare verso il basso da una mano pallida.

Il mio fianco toccò il materiale morbido ed io mi distesi tranquillamente accanto a lei.

<<Che fai?>> Sussurrai sentendo una mano posarsi sulla mia guancia e un dito premere sulla mia bocca.

<<Vuoi stare zitta?>> Deglutii mentre l'indice si trascinava verso il basso.

let's save ourselves from this hellDove le storie prendono vita. Scoprilo ora