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Cheryl

<<Cher, saranno le 02.00 di notte, che ci fai qui?>> Toni si strinse nella sua felpa verde scuro, rimanendo alle mie spalle.

<<Potrei chiederti la stessa cosa, sei entrata in camera mia>> Mormorai continuando a guardare il cielo.

<<Touchè>> Si sedette accanto a me incrociando le gambe.

<<C'è la luna piena stasera, per questo sono qui>> Spezzai il silenzio che si era creato tra di noi, sentendo il suo sguardo addosso.

<<Lo avevo immaginato, volevo solo stare con te>> Mi rispose facendomi voltare nella sua direzione mentre un sorriso divertito si faceva spazio sul mio viso.

La luce della luna la illuminava appena, ma i miei occhi si stavano abituando nel vederla all'oscurità.

<<Ah si?>> Sussurrai provocatoria, sentendola deglutire.

Mi sporsi verso di lei avvertendo il suo fiato mozzarsi improvvisamente.

<<Non vedevo l'ora che arrivassi>> Continuai passando i polpastrelli sulla pelle che rivestiva il suo collo.

<<La luna piena significa amore platonico, nel campo dell'amore>> La pelle d'oca piano piano si diffondeva sotto le mie dita.

<<A proposito di questo...volevo chiederti una cosa>> Riuscì a riacquisire un minimo di lucidità facendomi alzare gli occhi al cielo.

Fermai i miei movimenti e lei mi guardava come per pregarmi di riprendere.

<<Non è mai un buon segno>> Sorrise appena, cominciando a giocare con le dita delle mie mani, prendendo un bel respiro.

<<È una cosa così tragica?>>
<<L'hai detto a Jason?>> Chiese dopo poco, abbassando lo sguardo sulle nostre mani.

<<Dell'amore platonico riguardo la luna piena? non credo che gli interesserebbe>> Rise quietamente alla mia ironia.

<<Nemmeno io, ma intendo se gli hai detto di noi>> Distolsi lo sguardo sospirando.

<<O se vorrai farlo...>>
<<Non gliel'ho ancora detto, no>> Scossi la testa e lei annuì sommessamente.

Le alzai il mento con due dita lasciandole un dolce bacio sulle labbra.

<<Lo farò, devi solo...avere pazienza, non credo che la prenderà bene>> La rassicurai accarezzandole la guancia.

<<Non importa, volevo solo sapere se vuoi farlo>>
<<Lo farò>> Ripetei facendola sorridere.

<<Vieni in camera mia?>> Sussurrò, mi prese per mano facendomi alzare e aprimmo lentamente la porta addentrandoci nel corridoio.

James e Penelope erano andati a letto alle 22.00 come loro solito e Jason sicuramente non sarebbe uscito dalla sua stanza fino alla mattina seguente.

<<Puoi allentare la presa, non c'è nessuno>> La fermai prima che potesse aprire la sua porta, la presa che aveva sulla mia mano era stretta e tremante.

<<Scusa>> Entrammo finalmente chiudendoci l'anta alle spalle dove lei si appoggiò con la schiena, tirando un sospiro di sollievo.

<<Non agitarti, quei due dormono beati tra le braccia di Morfeo e Jason non si alzerà mai, è troppo pigro>> Incrociai le braccia al petto mettendomi di fronte a lei.

In un attimo i suoi occhi si posarono sui miei, si avvicinò mettendomi cautamente le mani sui fianchi, piantando le labbra sulle mie.

Mi fece appoggiare la schiena contro il muro ed io le presi il viso tra le mani.

let's save ourselves from this hellDove le storie prendono vita. Scoprilo ora