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Toni

le mie 10 cose preferite di lei:

1- i suoi occhi.
2- il modo in cui il mio cuore batte quando siamo insieme.
3- il modo di fare che ha con me.
4- la sua voce, l'unica che ascolterei addirittura da appena sveglia.
5- il suo sorriso.
6- il suo tocco sulla mia pelle.
7- i suoi baci.
8- il suo profumo.
9- il suo modo di preoccuparsi per me anche se cerca di nasconderlo.
10-

<<Toni?>> Mi sentii scuotere violentemente la spalla rinsavendo dallo stato di trance in cui ero appena caduta.

<<La signora Collins ti ha chiamato già tre volte>> Sussurrò Veronica cercando di smuovermi.

<<Come?>> Mi voltai verso di lei sbarrando gli occhi quando notai l'espressione di sdegno che aveva la professoressa.

<<Vedo che si è svegliata>> Assunse una posizione eretta incrociando le braccia contro il cardigan color avorio.

<<Mi scusi, non stavo prestando attenzione>> Ero mortificata, cominciai a giocherellare con la penna rigorosamente rossa che avevo tra le dita.

<<Questo l'aveva notato l'intera classe, ora può spiegare cosa stava facendo di più interessante che seguire la mia lezione?>> La sua voce stridula mi riempii i timpani.

I rumori presto divennero ovattati, il cuore prese a pulsarmi forte nel petto, le mani cominciarono a sudare e non riuscivo a controllare i vari tremolìi, tanto che mi cadde la penna a terra.

Veronica mi posò una mano sul braccio in cerca di calmarmi ma ero fin troppo agitata.

Sentii anche il suo sguardo puntato sulla schiena, in un attimo la mia compagna di banco mi portò subito fuori dall'aula trascinandomi fino al bagno.

<<Toni respira, non è successo niente>> Mi tamponò il viso con un fazzoletto impregnato di acqua fresca inoltrandosi in una delle cabine per farmi accomodare sul gabinetto.

Dopo qualche minuto mi ripresi stringendo la maglietta a pugno proprio dove stava il cuore abbandonando la testa contro il muro liscio del bagno.

<<Tutto ok?>> Mi accarezzò dolcemente il ginocchio porgendomi il fazzoletto bagnato.

No.

<<Si si, è stato solo un momento, ora passa>> Continuai a respirare affannosamente scostandomi i capelli da una spalla all'altra.

Sentimmo la porta principale aprirsi e poi richiudersi abbastanza velocemente, cercai di ricompormi in modo che nessun altro potesse vedermi in quello stato.

Incontrai il suo sguardo.

1- i suoi occhi.

Il mio cuore cominciò a battere velocemente, ma non per il panico o per l'ansia, prese a battere perché era lei, lei era venuta qui per me.

2- il modo in cui il mio cuore batte quando siamo insieme.

Davvero era venuta qui per me?

Erano passati diversi minuti da quando eravamo uscite dalla classe.

<<La Collins chiede tra quanto tornate in aula>> Guardò la mano di Veronica che stringeva il mio ginocchio e poi guardò me.

Deglutì e serrò fortemente la mascella.

Era gelosa?

Impossibile.

<<Quando starà meglio>> Dichiarò umilmente la ragazza ancora seduta sul pavimento del bagno.

let's save ourselves from this hellDove le storie prendono vita. Scoprilo ora