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Toni

Chi non ha mai avuto paura dell'abbandono?

Davvero esiste qualcuno che non ha timore di restare da solo da un giorno all'altro?

Non è da tutti percepire che anche le persone a cui vuoi più bene si allontanino improvvisamente senza dare più notizie di sé lasciandoti in un cumulo immenso di domande a cui non sai dare una risposta?

Perché mi ha lasciato qui?

Perché non è rimasto?

Eppure me l'aveva promesso, aveva promesso di rimanere sempre qualsiasi cosa accadesse, aveva promesso di restarmi accanto.

Quelle stupide promesse.

"Mai fare promesse quando si è felici", dicono così, perché la felicità annebbia la realtà.

A parer mio non si dovrebbero mai fare delle promesse, non bisogna promettere che starai con qualcuno a vita se sai che la vita è breve e ci sono fin troppi ostacoli di cui tu ancora non sai l'esistenza.

Mai promettere che qualcuno sarà sempre la tua persona preferita nonostante il tempo che passa perché non sarà mai così.

Mai promettere a tua figlia che andrai alle sue recite scolastiche o alle gare di nuoto se sai che non ci arriverai mai perché starai tradendo tua moglie con la segretaria o con qualche cliente che vuole firmare una semplice scartoffia.

Lui se n'era andato tante volte di casa lasciandomi sola, lasciandomi a piangere mentre lo pregavo in ginocchio che rimanesse, non accadeva mai.

Si metteva al mio livello e guardandomi con fare sfuggente mi diceva: "Toni, papà tornerà tra qualche giorno, te lo prometto".

Io annuivo stringendolo forte tra le mie esili braccia ancora incurante di ciò che faceva quando non stava con la mamma.

E così passavano dei giorni.

<<Papà quando torni?>>
<<Presto, abbi pazienza, te l'ho promesso>>

Da quel momento passavano settimane o addirittura mesi, ormai ci stavo facendo l'abitudine ma poi tornava perché "Te l'ho promesso".

<<Domani c'è la mia gara, mi tufferò per prima, ci sarai vero?>> Chiedevo dopo mesi che non sentivo la sua voce.

Ero così ingenua da pensare che mio padre sarebbe mai venuto o si sarebbe mai interessato mettendo da parte le sue scopate.

<<Certo principessa, te lo prometto>> Mi sorrideva guardando poi mia madre.

<<Dov'è papà?>> Correvo dalla mamma mentre lei cercava di dirmi di non farlo perché avevo le ciabatte e il pavimento della piscina era scivoloso.

<<Non lo so piccola>> Rispondeva sempre così, non sapeva nemmeno lei se stava più male per me o per se stessa.

Non riusciva a dormire, non mangiava molto ed era sempre più triste, infondo sapeva cosa faceva papà ma non lo voleva ammettere.

Non voleva ammettere che James era solo un bastardo traditore.

<<Non ti ho visto vicino alla mamma prima>> Incrociai le braccia al petto andando verso di lui che si trovava beatamente seduto sulla poltrona fumando la pipa e leggendo il giornale.

let's save ourselves from this hellDove le storie prendono vita. Scoprilo ora