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Cheryl

Vi è una differenza abissale tra il stare da soli e il sentirsi soli.

Lo stare da soli, comprende semplicemente il fatto di non necessitare di alcuna compagnia, il voler stare da soli a fare le cose che più ci piacciono, non c'è nulla di male in questo.

Il sentirsi soli è qualcosa di più oscuro, vuol dire convivere con la cosa che odi di più: te stesso, la tua mente, la voce nella tua testa che continua a parlare senza sosta e tu non puoi fare niente per fermarla.

Rimani sola con i tuoi pensieri, con tutto ciò da cui cerchi di distrarti ogni singolo giorno, tutto ciò da cui cerchi costantemente di scappare, ma non puoi fuggire da te stesso.

Puoi mettere in pausa i tuoi pensieri ma torneranno, torneranno con prepotenza divorandoti interiormente, ricordandoti che reprimerli non te li farà dimenticare.

Mi ero sempre sentita sola, mi avevano insegnato che bisogna contare solamente su se stessi, che le persone ti ingannano, ti persuadono e non appena notano un accenno di debolezza da parte tua loro si schierano contro di te, usando tutto ciò che hai riferito loro contro di te per distruggerti, questo mi avevano detto Clifford e Penelope.

Non dovevamo aver bisogno di nessuno se non di noi stessi, perché noi stessi siamo il nostro posto sicuro; per me non era mai stato così.

Io cercavo continuamente di fuggire da me,
mi avevano indotto ad odiarmi ed io non volevo stare con chi odiavo.

Però onestamente qualcosa era cambiato da quando era arrivata lei.

Non ero più sola da quando c'era Toni, lei non voleva ingannarmi, non voleva dissanguarmi, le bastava stare con me, lei voleva me con lei.

Ero d'accordo su una cosa con i miei genitori:
non avevo bisogno di qualcuno per stare bene,
io volevo qualcuno che mi facesse sentire bene.

È differente, se tu cerchi qualcuno per stare bene finisci per dipenderne, se non c'è quella persona ti senti persa, confusa e fuori posto.

Volere qualcuno che ti faccia sentire bene è opposto, quella persona vuole che tu stia bene in sua compagnia, vuole farti sentire al sicuro con lei e con te stessa, vuole il meglio per te senza pretendere nulla.

Toni era la persona che mi faceva sentire bene,
con lei i miei pensieri svanivano e mi odiavo sempre un po' di meno e amavo lei sempre un po' di più, con lei non mi dovevo sforzare, riuscivo ad essere me.

<<Tutti in cortile come se non avessero mai visto cadere un fiocco di neve e Toni Topaz è rifugiata nel laboratorio di fotografia>> Chiusi lentamente la porta dietro di me avvicinandomi alla sua figura.

Sollevò l'angolo della bocca appendendo qualche stampa gocciolante sul filo teso sopra la sua testa.

Si pulì le mani su un canovaccio sedendosi poi sulla sedia girevole della scrivania tirandomi dalle cinghie dei jeans.

<<Come hai fatto a trovarmi?>> Sussurrò, le accarezzai le gote illuminate dalla fioca luce rossa.

<<Beh, il tuo biglietto dentro l'armadietto è stato un buon indizio>> Inclinai il capo da un lato continuando ad osservarla.

Mi accarezzò i fianchi da sopra la mia maglietta attillata, mi abbassai un poco per poterle beccare dolcemente le labbra.

Mi sentii tirare in grembo, sotto al suo tocco ero molto più che manovrabile, non lo avrei mai ammesso, ma aveva un grande potere su di me.

let's save ourselves from this hellDove le storie prendono vita. Scoprilo ora