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Cheryl

Tornai nella mia stanza, il cuore mi si spezzò nell'esatto momento in cui sentii il rombare dell'automobile, la mia mente non riusciva ancora a metabolizzare.

Toni era partita, se n'era andata.

Se n'era andata con tutte le sue cose, la sua stanza era vuota, non c'era più niente che la riguardasse.

Chiusi la porta della mia stanza e mi trascinai con la schiena fino a finire seduta per terra, strinsi forte nel palmo della mano il ciondolo a forma di lanterna e cominciai a piangere.

Toni era stata l'unica persona che avessi mai amato, l'unica a cui abbia dato tutta me stessa, l'unica di cui mi importava realmente, e mi era stata portata via.

Avrei tanto voluto urlarle di restare, di fare le valige e di andarcene lontane da Riverdale, lontane da tutto, ma era una cosa più grande di noi.

Mi sentivo pesante, era tutto così pesante.

Non mi piaceva quella sensazione, non era nulla di fisico, ma sentivo come un macigno sul petto, una pressione che mi stava schiacciando.

Tristezza, una tristezza immensa era straziante, tremavo e non riuscivo a respirare.

Mi alzai in piedi e fissai il letto, trattenendo il respiro per paura dei versi strozzati che tentavano di uscirmi dalla bocca.

Smetti di piangere.
Smetti di piangere.

Mi stesi sul letto, chiusi gli occhi e nascosi il viso, aggrappandomi alla coperta.

Continuavo a tremare e, improvvisamente, i singhiozzi che cercavo di contenere con tutte le mie forze esplosero.

Mi alzai di scatto e cominciai ad urlare, strappai la coperta da sopra il letto gettandola in mezzo alla stanza.

Mi guardai attorno stringendo i pugni, cercando furiosamente qualcos'altro da lanciare.

Tirai via i cuscini, scagliandoli contro la mia foto da bambina sopra la scrivania, le corro incontro finché i miei pugni non si scagliano contro essa, mandandola in frantumi.

Le guardai cadere sul tappeto in un milione di schegge luccicanti.

Afferrai la cassettiera, ribaltandola completamente, liberando un altro grido imprigionato da troppo tempo.

Quando il mobile si trovava a terra, iniziai ad aprire i cassetti, lanciai tutto quello che mi passava fra le mani, presi tutto a calci.

Mi aggrappai alle tende rosse e le tirai, finché non spezzai il bastone che mi cadde quasi sui piedi.

Avevo il respiro affannato, ero al centro della camera con tutte le cose sparse attorno a me.

Era la prima volta che avevo una reazione del genere, almeno dopo Megan.

Mi sedetti per terra, tra i frammenti di vetro sparsi e piansi di nuovo.

Cercai il telefono sopra il comodino, avevo bisogno di sentirla.

Toni
Sono arrivata, mi manchi già

Strinsi forte il telefono, le lacrime m'impedivano di digitare una qualsiasi parola, diedi una gomitata al comodino accanto a me e cadde un foglio di carta piegato.

Mi asciugai le lacrime con le mani e afferrai il biglietto, spiegazzandolo poco per volta.

Cher, abbiamo parlato di quanto tu ami le lettere, di quanto ti piaccia scriverle ma soprattutto, quanto ti piaccia riceverle, quindi ti ho scritto questa lettera la notte prima della mia partenza , so che mi rimprovererai perché non sto dormendo, ma non ci riesco, pensare di dovermene andare da qui mi fa male, perché questo significa che non ti potrò vedere tutti i giorni e che questa storia potrebbe giungere al termine. Sono riuscita a conoscerti fino in fondo, e sono onorata di essermi acquistata la tua fiducia, la terrò sempre nel cuore. Ti sei confidata con me come non hai fatto con nessuno e ne sono grata, perché ho imparato tante cose di te. A partire dal fatto che togli i pezzi di pomodoro dal ragù perché ti fanno ribrezzo, alle cose più importanti: Non sei mai stata amata nel modo giusto, e non è affatto corretto perché sei la persona migliore di questa terra, anche se credi il contrario. Hai tirato fuori la parte migliore di me, mi hai aiutata ad affrontare le mie paure, hai combattuto contro le mie insicurezze, mi sei stata accanto in ogni momento e mi hai dato tutto il tuo amore. Dicevi che a nessuno l'avresti dato ma con me hai fatto del tuo meglio ed io lo so, lo so perché l'ho sentito, ho sentito quanto con i tuoi baci mi trasmettessi sicurezza, ho sentito i suoi silenzi, i silenzi non imbarazzanti, i silenzi pieni d'amore, ho sentito il tuo tocco sulla mia pelle, un tocco dolce, mi hai fatto sentire viva, tu mi hai insegnato a vivere Cher. Mi hai fatto battere il cuore dal primo giorno in cui ci siamo viste, la tua maschera piano piano è calata e mi hai mostrato la vera te, perché so bene che quando eravamo insieme eri te stessa, ma tu non devi dimostrare niente a nessuno, capisco che la gente faccia schifo delle volte, però tu devi essere la parte migliore di te, far vedere alla gente che tu non sei il diavolo che cammina sull'inferno e che brucia tutto ciò che tocca, tu sei un angelo del paradiso, sei il mio angelo nel mio paradiso. Ricordati che vali tantissimo, non ti sottovalutare, perché tendi spesso a farlo, credi di non essere abbastanza per nessuno ma per me lo sei, per me sei abbastanza okay? Tienilo sempre a mente. Non so quando ho capito veramente di amarti, non credo ci sia stato un momento preciso, l'ho capito e basta, perché è così, io ti amo Cheryl, ti amo davvero e pensare di stare lontana da te mi porta ad amarti ancora di più. Tu mi hai insegnato cos'è l'amore, e l'amore per me sei tu, sei sempre stata tu e sarai sempre tu.

Tua, Toni

Il mio cuore cominciò a battere forte nel petto, come se quelle parole me le avesse appena sussurrate all'orecchio.

Tirai su con il naso e lessi le ultime righe ancora una volta.

Io ti amo Cheryl, ti amo davvero e pensare di stare lontana da te mi porta ad amarti ancora di più. Tu mi hai insegnato cos'è l'amore, e l'amore per me sei tu, sei sempre stata tu e sarai sempre tu.

Toni mi amava davvero, ed io amavo Toni con tutta me stessa.

Non ci pensai due volte, io dovevo andare da lei.

***

Toni mi aveva parlato molto di casa sua, di sua madre, chiesi a qualche passante e mi chiede le corrette informazioni per raggiungerla.

Parcheggiai nel vialetto di fronte.

Ignorai le varie chiamate di mia madre e uscii velocemente dall'auto.

Suonai due volte il campanello, tremavo dall'ansia.

<<Cher>> Mi aprì la porta con un sorriso e gli occhi ancora rossastri.

<<So che ami conoscere il finale, ma nella nostra storia non esiste>> E mentre mi avvicinavo a lei,  le mie sensazioni erano chiare, la desideravo, io la desideravo come non avevo mai desiderato niente.

Le circondai il collo con le braccia, lei rimase in silenzio, mi stava ascoltando.

<<Ti amo anch'io Toni>>
<<Ti amo davvero>>

Mi attirò velocemente a lei e mi baciò, era il bacio più bello di tutti, erano indimenticabili le sensazioni che provavo ogni volta che la baciavo.

<<Ti amo Cher>>
<<Anch'io ti amo>>

Vedete, io l'amavo.
Era amore.
a prima vista,
a ultima vista,
a eterna vista.

FINE.

———————
Cari lettori, questa storia è giunta ormai al termine, spero comunque che vi sia piaciuta e che vi abbia appassionati.

Grazie per aver letto "Let's save ourselves from this hell"

let's save ourselves from this hellDove le storie prendono vita. Scoprilo ora