Capitolo 7 - it wasn't real

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Janette

«E quindi nulla, piacere di conoscerti. Dov'eri nascosto? Nell'armadio? Ginevra non smette mai di sorprendermi». E di farmi prudere le mani dalla voglia di picchiarla.

Adam, il gemello di Ross, mi sta davanti a fissarmi con un cipiglio sul volto.

Proprio uguale a suo fratello, insomma.

Tutti e due silenziosi e che sembrano giudicarti in ogni istante con quello sguardo profondo e quelle dannate ciglia lunghe.

Ma come cazzo fanno? Voglio i loro geni.

«Che cosa volevi dire prima in camera? Riguardo a quella ragazza... Ginevra» mi viene spontaneo alzare gli occhi al cielo.

E non per la noia, ma per la rabbia.

Tutti vogliamo aiutarla e lei invece non parla, non ci dà spiegazioni. Non ci fa capire un cazzo e noi non sappiamo mai dove andare a parare.

Non vuole attirare l'attenzione su di sè, ma invece è proprio ciò che ottiene.

«Perché? Ti interessa?» chiedo, sedendomi su una delle poltrone del salotto.

Ginevra e Ross sono ancora di sopra da un'ora ormai, Kiara gli ha portato dell'altra camomilla per entrambi, ma il suo amato figlio l'ha praticamente cacciata via subito dopo perché "devo pensare".

Ross che pensa. Che grande novità. Di solito parte dritto in quarta.

Adam è rimasto in silenzio fino ad adesso, e di che cosa vuole parlare ora? Ginevra. Mi sembra ovvio.

«Ti tagliano spesso fuori?»

ANCHE LE DOMANDE SCOMODE COME LE FA LUI!

«Voi siete proprio gemelli, è vero» annuisco da sola, cercando un modo per non finire nella trappola di questo essere sconosciuto.

A detta di Ross è un infame, a occhio sembra un cucciolo di labrador.

«Quindi? Che cosa volevi dire prima? Che cosa sai su di lei? Che cosa voleva dimenticare?» mi acciglio, poi accavallo le gambe.

Un cucciolo di labrador troppo curioso. E con le orecchie di Dumbo aggiungerei.

«Non ci conosciamo e sono sicura che tu a malapena conosci la nostra Gin, a meno che non avevate una relazione clandestina di cui ovviamente io non ne so niente. Dimmi, è così? Perché conoscendo la mia migliore amica la cosa è abbastanza difficile per essere vera» Adam soprendentemente mette su un sorriso divertito che quasi mi confonde.

Però... è carino.

«Perché non ne approfitti invece di stare sulla difensiva? Voglio solo dare una mano, non ho alcun interesse particolare per la tua amica o per te. Mi interessa solo mio fratello».

Già, cosa tenera se non si stesse riferendo a Ross.

Non lo perdonerà. Sicuramente non subito.

«Perché credi che lei abbia bisogno di una mano?» sa qualcosa?

«Qualunque cosa sia successa stanotte, l'ha spaventata. E credo che si tratti di qualcosa a cui lei non ha dato il suo consenso».

Deglutisco prima di parlare, «e pensi questo perché?»

«Perché sono il figlio di mio padre e purtroppo certe cose le ho vissute, sono sicuro che quella ragazza ha qualcosa che non va. E non intendo che il problema sia lei, ma che qualcuno glielo ha creato. Questo è Hans?» mi chiede poi, indicando una foto poggiata su un mobile. Ci sono Hans e Ginevra insieme.

𝑺𝒍𝒆𝒆𝒑𝒊𝒏𝒈 𝑩𝒆𝒂𝒖𝒕𝒚Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora