Capitolo 11 - your touch, magnetizing

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Janette

Quando al mattino arrivo a scuola non ne ho alcuna voglia.

Ross ha voluto andare in ospedale da Gin, che oggi dovrebbe uscire, mentre Adam resterà ancora in osservazione.

E io invece sono qui, sentendomi inutile come non mai.

Sono passati giorni da quando abbiamo scoperto tutto, e ancora non riesco a crederci.

Chiudo il mio armadietto e per poco non mi viene un infarto quando mi ritrovo il faccino tenero di Mike davanti agli occhi.

«Come stanno?»

E tu come lo sai?

«Chi?» faccio finta di niente mentre mi incammino lungo il corridoio.

«Ginevra e Adam. Perché non mi avete detto niente? Ross non risponde ai miei messaggi, l'ho saputo per caso da un notiziario locale in tv» Mike mi affianca.

Notiziario?

Merda, l'ultima cosa che vorrebbe Gin è che tutti sappiano e che per giunta ne parlino.

«Un notiziario che vede molta gente?» chiedo, sperando vivamente di no.

«No, ma chi l'ha visto deve aver sparso la voce, perché ormai lo sanno tutti a scuola. Anche il preside Evans. Mi ha chiamato pensando che sapessi qualcosa dato che mi ha visto con voi, e ti lascio immaginare il panico quando mi ha chiamato non specificando il motivo» lo sento sospirare, poi subito riprende a parlare. «Quindi come stanno?»

Alcuni ragazzi salutano Mike e ne approfitto per accelerare la mia camminata, ma lui riesce comunque a tornare a raggiungermi.

Gli interessa davvero?

«Sono in ospedale, Ginevra dovrebbe uscire oggi e sta... relativamente bene. Adam resterà ancora per qualche giorno sotto controllo, Hans gli ha sparato».

«È vero? La drogava e stuprava da quando aveva quattordici anni?»

Mi fermo nel bel mezzo del corridoio e mi volto a guardarlo, sentendo la rabbia di Ross in me in questo momento.

«Perché non lo chiedi a Ginevra quando torna? Ti racconterà tutto nei minimi particolari, tanto mica ci sta soffrendo. Non ha nessun trauma» lo spingo con rabbia e Mike mi guarda preoccupato.

Probabilmente non dovrei prendermela con lui, ma sono nervosa.

«Scusa, non intendevo farmi gli affari suoi. L'ho conosciuta, ho conosciuto lui, e sono semplicemente scioccato per tutta questa storia. Ci sono stato in quella casa, ci ho parlato con quel maiale. Non immagino nemmeno cosa stia passando Ginevra adesso...» allento la presa sulla sua camicia.

Sì, so che non lo hai chiesto con quell'intento, Mike. Scusa.

Sono anch'io ancora scioccata per tutta questa storia. Non credevo che Hans potesse fare una cosa del genere sul serio, e invece...

Non posso credere di essermi fatta fregare da Gin così facilmente. Avrei dovuto insistere. Avrei dovuto assicurarmene meglio invece di lasciar stare subito.

«No, non lo puoi immaginare. Nessuno di noi può. Fammi un favore, se vuoi davvero esserle amico e se vuoi essere amico mio e di Ross... fa smettere a tutti di parlarne».

«Ci sto provando, ma è difficile contenere le voci» Mike scuote la testa con fare sconsolato.

«Ginevra non può tornare qui e sentire la sua storia raccontata da idioti».

𝑺𝒍𝒆𝒆𝒑𝒊𝒏𝒈 𝑩𝒆𝒂𝒖𝒕𝒚Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora