Jisung pov
Il giorno dopo ci svegliammo tutti presto per andare al lavoro, mentre San e Wooyoung si diressero verso la casa di quest'ultimo.
Io: "non lavori oggi Wooyoung?" gli chiesi salendo nella solita limousine;
Wooyoung: "no, è il mio giorno libero" rispose guardandoci di tanto in tanto dallo specchietto;
Io: "che culo" borbottai poggiandomi comodamente allo schienale dei sedili in pelle nera;
Changbin: "ma tu stai zitto che hai poltrito per un mese" protestò lanciandomi un'occhiataccia.Io sbuffai e dopo pochi minuti arrivammo in azienda.
San: "ciao ragazzi, a dopo" ci salutò abbassando il finestrino;
Chan: "ciaoooo" rispose facendo un cenno con la mano.Entrammo nell'edificio e subito ci dividemmo per andare alle nostri postazioni.
Changbin: "stasera vengo da te e mi racconti per filo e per segno quello che è successo con Minho" mi sussurrò all'orecchio, per poi farmi l'occhiolino e sparire dietro un corridoio;
Minho: "cosa ti ha detto per farti arrossire così tanto?" chiese accostandosi accanto a me;
Io: "n-niente" balbettai guardando dal lato opposto rispetto al suo, per poi correre verso il mio studio ed entrare subito.Chiusi con un colpo secco la porta alle mie spalle, per poi poggiarmi su essa e tirare un sospiro di sollievo.
Andai alla mia postazione e accesi il computer, notando più di migliaia di email non aperte.
Io: "che due palle" borbottai scorrendo fino alla meno recente, inviatomi giusto un'ora dopo la mia partenza un mese prima "ma la gente non ha proprio un cazzo da fare nella vita" mi lamentai sbuffando ampiamente.Nonostante la mia voglia sotto zero, mi sistemai meglio e iniziai a rispondere a tutte le email.
Dopo qualche minuto il telefono bianco squillò, così presi la cornetta e risposi.
Io: "buongiorno, come posso aiutarla?" chiesi cordialmente appena portai il telefono all'orecchio "sì, posso chiederle quando è lib-" provai a rispondere, ma venni interrotto dalla voce dall'altra parte del telefono "non posso farla entrare senza il permesso del-" provai di nuovo a parlare ma mi interruppe "chiedo al capo se può riceverla subito al-" risposi ma mi parlò ancora sopra, facendomi innervosire enormemente "potrei sapere il suo nome?" chiesi cercando di nascondere il mio fastidio "okay grazie mille arrive- pronto?" chiesi spostando il telefono dal mio orecchio, per poi rimetterlo al suo posto "ancora più simpatico no?" chiesi ironicamente tornando a scrivere le mie email.Alle 9 in punto ero davanti allo studio di Minho con il suo caffè.
Bussai ed entrai con la bevanda fumante in mano.
Io: "buongiorno Minho" lo salutai inchinandomi e poggiandogli la bevanda sulla scrivania "volevo dirle che prima mi ha chiamato un uomo e mi ha chiesto se poteva incontrarla al più presto" dissi posizionandomi davanti a lui, il quale mi diede la sua piena attenzione;
Minho: "nome?" chiese poggiando i gomiti sulla scrivania;
Io: "Norman Choe" risposi picchiettando le dita sulla superficie trasparente della scrivania;
Minho: "come ti ha parlato? È stato cordiale?" chiese dopo qualche secondo passato a fissarmi attentamente;
Io: "beh no, continuava ad interrompermi ed era molto scortese... voleva parlarle a tutti i costi, ma poi io le ho detto che senza il suo consenso non poteva e si è arreso" risposi alzando le spalle;
Minho: "bel lavoro Jisung" si complimentò riportando la schiena sullo schienale della sedia nera.Rimanemmo qualche minuto in silenzio e dato che lui non sembrava volesse parlare, lo feci io.
Io: "quindi accetta l'incontro o no?" chiesi dato che non aveva ancora risposto;
Minho: "no e non rispondergli più quando ti chiama, d'accordo? E in caso dovesse insistere, cosa probabile, bloccalo" rispose guardandomi serio;
Io: "perché?" domandai guardandolo confuso;
Minho: "perché non devi averci accheffare" rispose semplicemente ricominciando a scrivere al computer;
Io: "oh okay, farò quello che mi ha detto, a dopo" lo salutai sorridendogli e inchinandomi;
Minho: "arrivederci" rispose facendomi un cenno del capo.Ritornai nel mio studio e dopo un'ora avevo già ricevuto più di 28 chiamate da quell'uomo, così lo bloccai come mi aveva detto Minho.
Alla fine, la giornata procedette senza intoppi e alle 19.40 ero già a casa.
Changbin: "com'è andata oggi?" mi chiese girando la pasta nella padella, mentre io tagliavo le cipolle;
Io: "a parte un signore che mi ha chiamato 200 volte per incontrare Minho ed è stato super scortese, tutto apposto" risposi aggiungendo le cipolle tagliate nella padella;
Changbin: "madonna quelli sono i più odiosi, ma l'hai detto a Minho?" chiese diminuendo di poco la fiamma del fornello;
Io: "sì, mi ha detto che se insisteva dovevo bloccarlo e così ho fatto" risposi togliendo due piatti dal cassetto sopra di me;
Changbin: "hai fatto bene" concordò continuando a mischiare la cena;
Io: "tu invece? Qualcosa di insolito?" gli chiesi sistemando le bacchette e i bicchieri sul tavolino in legno;
Changbin: "no, però ho incontrato Seungmin al bar dell'azienda e gli ho chiesto se gli andava di uscire martedì" spiegò spegnendo definitivamente il gas e prendendo il guanto da forno;
Io: "E?" urlai facendo quasi cadere la borraccia d'acqua;
Changbin: "secondo te? Nessuno può resistere al mio fascino" rispose ovvio mettendo la pasta nei piatti;
Io: "povero Minnie" borbottai sedendomi su una delle due sedie.Lui fece finta di non sentire e si posizionò davanti a me.
Changbin: "comunque, non mi sono mica dimenticato il motivo per cui sono qui" disse prendendo una manciata di spaghetti "devi raccontarmi ogni secondo passato con Minho" mi ordinò sorridendomi maliziosamente;
Io: "non mi lascerai mai stare fino a quando non ti racconterò tutto vero?" chiesi esasperato;
Changbin: "esattamente, ora parla" rispose guardandomi serio;
Io: "e va bene" mi arresi alzando gli occhi al cielo.Iniziai a raccontagli per filo e per segno ciò che era successo in tutto il mese: gli attacchi di gelosia di Minho, l'incidente ai vigneti, la giornata al Luna Park e infine anche la notte della festa.
Appena finì di raccontare tutto, lui mi guardò scandalizzato.
Io: "Bin?" sussurrai sventolandogli una mano davanti;
Changbin: "cioè tu mi stai dicendo che" borbottò prendendo una pausa "TU E MINHO AVETE GIÀ SCOPATO?!?!" urlò guardandomi allibito;
Io: "non urlare" mi lamentai alzando gli occhi al cielo;
Changbin: "almeno l'avete fatto solo una volta" disse prendendo un sorso d'acqua;
Io: "beh..." sussurrai abbassando lo sguardo;
Changbin: "COSA?!?! QUANDO, COME, DOVE, QUANTE VOLTE?!" urlò di nuovo rischiando di strozzarsi con la bevanda;
Io: "se non la smetti di urlare non ti dico più niente" ribattei guardandolo con aria di sfida;
Changbin: "okay okay sto zitto" rispose alzando le mani in segno di resa;
Io: "bene" dissi facendogli un piccolo sorriso "comunque, abbiamo limonato nel bagno di un bar il giorno dopo la festa, poi abbiamo scopato ancora su un sedile dell'aereo durante il viaggio di ritorno e basta... intanto" risposi prendendo un gelato dal freezer, per poi passarne uno anche a Changbin;
Changbin: "stai scherzando? Direi che ti è piaciuto allora" disse aprendo il dolce che gli avevo appena offerto;
Io: "molto, forse anche troppo" risposi addentato lo strato di cioccolato fondente e panna;
Changbin: "ma tu cosa provi per lui Jis?" mi chiese dopo un po' di minuti passati in silenzio.Pensai un attimo a quello che mi aveva appena chiesto.
Io: "cosa provo io per Minho?" pensai tra me e me guardandolo pensieroso "non ci ho mai pensato onestamente... però credo di provare qualcosa di più di semplice amicizia" conclusi confuso;
Changbin: "lo capirai, ma fino ad allora non pensare troppo al fatto che sia il tuo capo d'accordo? Perché so che è quello che ti tormenta" disse gustandosi il gelato;
Io: "mi conosci troppo bene" borbottai sospirando pesantemente;
Changbin: "dai ora non pensiamoci, sparecchiamo e guardiamoci un film d'accordo?" propose alzandosi e sistemando il suo piatto nel lavandino;
Io: "okay, grazie Binnie" risposi sorridendogli;
Changbin: "e di cosa" disse alzando le spalle.Io gli sorrisi e dopo aver sistemato tutto, ci guardammo una maratona di film fino a tarda sera, per poi andare a dormire nel mio letto.
~
Ecco fattoooo, come va?
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CEO-Minsung
FanfictionLee Minho è un CEO molto famoso, conosciuto per il suo carattere freddo e pretenzioso e si dice che non abbia mai avuto un assistente personale per più di 3 ore. Ma sarà veramente così? Oppure sarà esattamente il contrario? Dal testo: Io: "vuoi una...