Jisung pov
una settimana dopo*Io: "MINHOOO" urlai cercando di farmi sentire dal maggiore.
In risposta, sentì dei passi avvicinarsi sempre di più alla camera e dopo poco la porta spalancarsi.
Minho: "che è successo?" si allarmò preoccupato;
Io: "mi passi il telefono che ho lasciato sul pouf?" domandai indicando l'oggetto dall'altro lato della stanza;
Minho: "sei serio?" bofonchiò guardandomi con un sopracciglio alzato;
Io: "è colpa tua se non riesco ad alzarmi, quindi è il minimo" ribattei facendogli un cenno del capo di nuovo verso ciò che mi serviva.Sbuffò, ma prese il dispositivo e me lo passò.
Minho: "sei un falso Han Jisung" mi incolpò incrociando le braccia al petto;
Io: "perché?" chiesi lanciandogli un'occhiataccia offesa;
Minho: "perché ci sono andato anche più piano del solito" spiegò alzando un angolo della bocca;
Io: "ma se stavamo per sfondare il letto?" precisai scrollando alcune notifiche di Instagram;
Minho: "in realtà quello sempre" mi incalzò facendo un sorrisetto;
Io: "sì beh, rimane il fatto che se vuoi avere il mio culo, devi subirti le tue conseguenze" conclusi collegando i nostri occhi.Alzò gli occhi al cielo e se ne andò, ritornando nel suo ufficio a fare ciò che stava facendo prima che io lo interrompessi.
Passai più di venti minuti pieni a guardare video a caso e ridere come un coglione per le minime cazzate, fino a quando una chiamata interruppe il video di Tom Holland e Zendaya.
Vedendo il mittente, schiacciai sulla cornetta verde e misi direttamente il vivavoce.
Io: "tutto bene?" le domandai già in panico;
Zia: "ho una splendida notizia da darti" esclamò con tono allegro;
Io: "wow, dimmi" mi interessai mettendomi sull'attenti;
Zia: "tua madre se n'è tornata in Australia" annunciò facendo dei piccoli strilletti di felicità.Urlai, alzandomi in piedi di scatto, non facendo nemmeno più caso alla fitta che aveva subito il mio sedere a quel gesto irruento.
Io: "SERIA?" tuonai emozionato;
Zia: "siii, ha detto che le hanno offerto un'enorme somma di denaro e ha accettato senza esitare" confermò continuando a parlare con un tono di voce estremamente alto;
Io: "oddio, devo andare allora zia, ci sentiamo e grazie" dissi uscendo dalla camera;
Zia: "certo, salutami Minho" rispose capendo subito il motivo della mia fretta.Assentì e chiusi la chiamata, dirigendomi dal maggiore, ancora barricato nel suo ufficio.
Bussai e in pochi secondi ricevetti uno squillante 'avanti'.
Minho: "perché bussi?" chiese alzando lo sguardo dal computer;
Io: "magari stavi facendo una telefonata" presupposi alzando le spalle;
Minho: "com'è che ora ti sei alzato? Ti è già passato il dolore?" domandò analizzando la mia figura, cambiando argomento;
Io: "sì e solo grazie a te" affermai facendo il giro della scrivania e posizionandomi accanto a lui, il quale girò la sedia girevole verso di me, ritrovandoci faccia a faccia.Mi guardò confuso, aspettando delle spiegazioni.
Io: "mi ha chiamato mia zia e ha detto che mia madre è tornata in Australia" annunciai sorridendo;
Minho: "godo" sussurrò vittorioso;
Io: "e anche che gli hanno offerto molti soldi" aggiunsi guardandolo con sguardo accusatorio;
Minho: "mmmh, fortunata lei allora" divagò controllando un'email che gli era appena arrivata sul computer;
Io: "grazie Min" lo ringraziai senza tanti giri di parole.Si rigirò verso di me, sorridendomi e batté le mani sulle sue cosce, invitandomi a sedermi su esse.
Eseguì immediatamente i suoi ordini e posizionai comodamente il culo sulle sue gambe, poggiando la schiena al suo petto.
Minho: "spero che bastino per il resto della sua vita" commentò poggiando il mento sulla mia spalla;
Io: "non immagino neanche che somma le hai offerto guarda, ti avrà mangiato fuori metà stipendio" proferì giocando con gli anelli delle sue dita;
Minho: "nah, sono troppo ricco" negò alzando le spalle;
Io: "sborone" lo stuzzicai girandomi verso di lui;
Minho: "sì e intanto questo sborone ti da tutto ciò che vuoi" definì circondandomi la vita con le braccia.Gli sorrisi e collegai le nostre labbra, baciandolo lentamente e affettuosamente, dimostrandogli la mia gratitudine.
Io: "un giorno riuscirò a pagarti qualcosa pure io" mi imposi appena ci staccammo;
Minho: "no" negò deciso;
Io: "eddai Min" insistetti facendogli le labbrucce;
Minho: "non se ne parla, non mi devi nulla in cambio anzi, sono io il primo che vuole viziarti" precisò accarezzandomi i capelli con le dita;
Io: "ricordati queste parole, perché te ne farò pentire" dissi maleficamente;
Minho: "e tu ricordati che mi hai mentito prima, perciò dovrai farti perdonare in qualche modo" controbatté formando un ghigno a fior di labbra;
Io: "lasciami almeno qualche giorno" lo pregai ridacchiando;
Minho: "se fai il bravo" rispose infilandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio;
Io: "certo capo" affermai tornando serio.Rise, scompigliandomi i capelli e continuò a coccolarmi per qualche minuto, fino a quando il suo telefono squillò.
Sospirò e lo prese, rispondendo alla chiamata.
Minho: "Jimin?" chiese stupito.Mi girai di scatto verso di lui, così mise il vivavoce.
Jimin: "hey Min, volevo avvisarti che io e gli altri stiamo venendo a trov-" annunciò entusiasta;
J-Hope: "CIAO" sbraitò interrompendo bruscamente il minore;
Jungkook: "domani dovremmo essere lì, se tutto va bene" ci avvisò sovrastando il vociare di sottofondo, fatto principalmente di insulti e urla;
Io: "CIAO RAGAZZI" gridai avvicinando la bocca al cellulare;
Namjoon: "come mai non sono stupito di sentirvi insieme?" domandò ironicamente facendo una piccola risata;
Taehyung: "state insieme?" chiese emozionato;
Io: "sì" risposi precedendo il blu;
Suga: "LO SAPEVO" esultò prendendo finalmente la parola;
Minho: "muovetevi che vi aspettiamo" disse prima che iniziassero altri scleri;
Jimin: "sì, ti chiamo quando arriviamo" mi avvisò riprendendo possesso del suo telefono;
Minho: "okay, a domani ragazzi" li salutò volendo terminare la chiamata il prima possibile;
Io: "ciaoooo" mi aggiunsi anche io continuando a spolmonarmi, così da farmi sentire;
BTS: "a domaniii" conclusero all'uniscono parlando uno sopra l'altro.Ridacchiai, immaginandoli tutti spiaccicati in un metro cubo di macchina e il maggiore chiuse una volta per tutte la chiamata.
Io: "che bello, non vedo l'ora di presentarli agli altri" strombazzai emozionato;
Minho: "ho paura di ciò che potrebbe accadere" commentò dubitante;
Io: "shhh, è quello il bello" lo ammonì alzandomi di scatto.Sorrise e mi prese per i fianchi, facendomi risedere su di lui e bloccandomi, così che non potessi più scappare.
Io: "non devi fare le tue cose?" chiesi poggiando una mano sul suo petto;
Minho: "non ho voglia" bofonchiò poggiando la testa sulla mia spalla.Gli baciai la testa e stammo nella stessa posizione per gran parte della giornata, spiaccicando qualche parola ogni tanto e baciandoci ogni secondo.
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Preparatevi mentalmente per gli Skz e i bts insieme :)
Comunque giusto per mettervi un po' d'Hansia, mancano pochi capitoli all'ultima smut della storia *cry together*🥹
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CEO-Minsung
FanfictionLee Minho è un CEO molto famoso, conosciuto per il suo carattere freddo e pretenzioso e si dice che non abbia mai avuto un assistente personale per più di 3 ore. Ma sarà veramente così? Oppure sarà esattamente il contrario? Dal testo: Io: "vuoi una...